Cuore spezzato

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PROLOGO:

Ero da sempre stata innamorata del mio migliore amico Jace ma sfortunatamente lui non se n'era mai accorto in tutti questi anni.

-Clary hai visto che gnocca quella!- esclamò indicando una ragazza bionda che stava entrando nel locale dove avevamo deciso di passare il sabato sera.

-non mi piace molto sinceramente- risposi con un punta di gelosia nella voce, ogni volta che uscivamo non perdeva mai l'occasione di provarci con qualcuna.

-sei incredibile Jace- esclamò Simon ridacchiando- l'unica ragazza con cui non ci hai mai provato è Clary!

-ma non potrei mai provarci con la mia migliore amica- rispose facendomi tremare le gambe.

Lui non ricambiava i miei sentimenti e non li avrebbe mai ricambiati, avevo imparato a conoscere ogni sfumatura del suo carattere e riuscivo chiaramente a notare che non fosse interessato a me.

-ciao disturbo?- domandò la bionda di poco prima.

La guardai male ma lei parve non accorgersi del mio sguardo perché il suo era diretto solo ed esclusivamente verso Jace.

-certo che no- rispose il mio migliore amico ammiccando in sua direzione.

-le mie amiche laggiù mi hanno dato una penitenza- mormorò arrossendo.

-e sarebbe?- domandò Jace con un ghigno malizioso.

-baciarti- disse iniziando ad arrossire sempre di più.

-CHE SGUALDRINA!- esclamò la mia coscienza.

-sono perfettamente d'accordo con te. Jace non la baciare, ti prego non davanti a me- pensai iniziando a muovere nervosamente le mani sotto al tavolo.

-non mi faccio mica problemi a baciare una ragazza bella come te- rispose Jace alzandosi dalla sedia per raggiungerla.

-grazie- disse semplicemente saltandogli addosso.

Abbassai lo sguardo per evitare di vederli, non ce la facevo più a reggere quella situazione, ogni volta che uscivamo trovava una ragazza con cui divertirsi.

-che sfacciata quella!- esclamò Simon attirando la mia attenzione.

Anche Simon e io eravamo amici da una vita ma il rapporto che avevo con Jace era il migliore in assoluto.

-scusami Simon ma devo andare a casa- sbottai alzandomi dalla sedia e uscendo dal locale di corsa.

Jace non si era nemmeno accorto che ero andata via, era troppo impegnato a limonare con quella biondina.

Ero sempre più convinta che la storia della penitenza fosse solo una scusa per baciarlo.

Dopo cinque minuti stavo correndo senza una meta precisa e i piedi cominciavano a farmi davvero male.

Quella sera non dovevo indossare un paio di sandali con il tacco dodici.

-MALEDIZIONE- esclamai fermandomi per massaggiarmi il piede, sicuramente il giorno dopo avrei avuto una vescica.

-ti senti bene?- domandò una voce che non avevo mai sentito prima d'ora.

-in realtà no- ammisi rimettendomi in piedi, dovevo andare il più lontano possibile da quel pub.

-ti si è alzato il vestito- mi avvertì indicando la mia coscia completamente scoperta.

Arrossii di botto e lo abbassai subito, se non fosse stato per quello sconosciuto avrei continuato a correre con la gamba scoperta.

Shadowhunters- il fratello che non sapevo di avere (Storia Clace e Clabastian)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora