POV CLARY
-non voglio tornare a casa- mi lamentai non appena raggiungemmo l'aeroporto, il nostro weekend romantico era già finito e tra poche ore sarei tornata alla mia solita e monotona vita.
-domani è Natale e se ti fa piacere la sera potrei portarti fuori a cena- la sua proposta non era per niente male. Un lampo di gioia attraversò i miei occhi verdi e un sorriso sincero si formò sulle mie labbra.
-certo- risposi eccitata- mia madre lavora al ristorante e quindi sono libera.
Ogni Natale io e mia madre pranzavamo da sole, qualche volta era capitato che decidessimo di passarlo con Jace e la sua famiglia ma solitamente rimanevamo da sole nella nostra casetta.
-tuo padre invece? non passi Natale con lui?- domandai poco dopo mentre raggiungevamo l'aerea del check-in.
-non abbiamo mai festeggiato Natale- confessò mordendosi il labbro- diciamo che io e mio padre non abbiamo un rapporto solido come quello che hai con tua madre- aggiunse facendomi rattristare.
Che razza di padre non voleva festeggiare il Natale con suo figlio?
-nemmeno quando eri un bambino?- chiesi appoggiando la valigia sul rullo mobile.
-neanche- rispose con voce atona.
Nonostante cercasse di mantenere la solita espressione indifferente quella volta notai qualcosa di diverso nei suoi occhi. Sembrava triste anche se cercava in tutti i modi di nascondermelo.
-mi dispiace- sussurrai mentre le nostre valigie venivano pesate.
-10 kg esatti- affermò l'hostess con un sorriso- potete andare ragazzi.
-domani a mezzogiorno non prendere impegni- sussurrai intrecciando le mie dita con le sue- sei ospite da me- aggiunsi poi sorprendendolo.
-non vorrei disturbare- il luccichio nei suoi occhi era aumentato, il mio invito l'aveva rallegrato parecchio.
-non lo farai- affermai unendo le nostre labbra in un bacio dolce- ti amo.
-anche io Clary da morire- sussurrò tornando a baciarmi.
Ci baciammo per qualche minuto fino a quando l'altoparlante annunciò l'apertura del gate numero 10.
-è il nostro- constatai prendendo tra le mani il biglietto- andiamo.
-arriveremo a New York per le otto di mattina- mormorò iniziando ad aumentare il passo.
Volevo evitare che perdessimo il volo.
Saremmo arrivati a casa a Natale e non vedevo l'ora di dargli il mio regalo.
Lo avevo scelto qualche giorno fa con molto amore e speravo che potesse essere di suo gradimento.
-A JACE HAI PRESO QUALCOSA?- domandò la mia coscienza facendomi sobbalzare.
Quel weekend si era fatta viva pochissime volte e mi ero perfino scordata della sua esistenza.
-IN REALTA' NO!
-NON GLI REGALI NULLA?
-regalargli qualcosa significherebbe illuderlo.
-E SE TI REGALA QUALCOSA CHE FAI?
-non mi regalerà nulla stavolta!
DIECI ORE DOPO:
-bentornata a casa amore mio- trillò mia madre uscendo dalla porta per corrermi incontro.
Non ci vedevamo da tre giorni e le ero mancata tantissimo.
STAI LEGGENDO
Shadowhunters- il fratello che non sapevo di avere (Storia Clace e Clabastian)
FanficClary è un'adolescente di diciotto anni che vive a New York con sua madre, non ha mai incontrato il suo vero padre e sua madre non ha mai voluto dirle niente di lui. Cosa succederà quando la nostra protagonista, innamorata da sempre del suo miglior...