5° CAPITOLO

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-Dove vai?!-mi domanda Sebastiano vedendomi aprire la porta.
-vado in palestra!-rispondo.
-Nicole tu non vai da nessuna parte!-mi dice.
-Ho bisogno di sfogarmi, e puoi stare tranquillo che casa mia non è il posto migliore!-dico.
-Nicole, non farmelo ripetere un'altra volta, tu non vai da nessuna parte!-dice Sebastiano.
-non sei mio fratello!-vado via sbattendo la porta.

SEBASTIANO
Questa ragazza un giorno di questi mi farà uscire di testa. Prendo al volo le chiavi della moto e la seguo. Chiudo la porta alle mie spalle e mi dirigo verso la moto. Niki ha iniziato a correre. Sarà meglio sbrigarsi.
-Nicoooooooooole!-scendo dalla moto e le corro incontro.
-Niki! Mi senti?! Nicole?!-una macchina l'ha investita mentre attraversava. Perde sangue dalla testa.
-si è fatta qualcosa?!-domanda il conducente della macchina.
-che cazzo di domande sono?! Chiami un'ambulanza!-porto il mio sguardo sulla ragazza che ho tra le braccia e le lacrime una dopo l'altra bagnano la mia faccia.
Dopo un quarto d'ora arriva l'ambulanza. Recupero la mia moto e la seguo.

-Ho bisogno di parlare con qualcuno della famiglia!-mi dice il dottore.
-ok, ora chiamo il fratello!-il dottore annuisce e prendo il telefono di Niki. Per fortuna non ha il blocco.
-Niki dimmi! È successo qualcosa?
-Giuseppe sono Sebastiano, corri in ospedale!
-che è successo!?
-ti ho detto corri!
-mi spieghi che è successo?!
-Niki è stata presa sotto una macchina! Ti vuoi muovere?!
Giuseppe chiude il telefono in faccia. Chiamo Federica e avviso anche lei.

-Sebastià, dove sta mia sorella?!-mi domanda Giuseppe.
-ti cercano i dottori! Corri!-dico con le lacrime agli occhi. Giuseppe fa quello che ho detto.
-Seba!-Federica si avvicina e mi abbraccia, ricambio.
-non tanto ad abbracciare la mia ragazza!-dice Tommy. Non gli do retta.
-come è successo?!-mi domanda Federica.
-stava correndo per andare in palestra e una macchina l'ha investita!-dico.
-è tutta colpa mia! Non me ne dovevo andare in quel modo!-dice Federica scoppiando a piangere. Tommy l'abbraccia.
Vedo venire Giuseppe verso di noi con tutte le guance bagnate.
-Peppe come sta Niki?!-domanda Federica.
-Sebastiano dove stava andando Nicole?!-mi domanda.
-in palestra! Ha detto che aveva bisogno di sfogarsi!-dico.
-e tu che hai fatto?!-mi domanda nuovamente.
-Ho cercato di fermarla, ma lei ha detto che non potevo decidere io perché non sono suo fratello!-dico.
-e lei non ti ha ascoltato!-dice. Annuisco.
-Peppe mi dici come sta Niki?! È colpa mia! E ho il diritto di sapere!-dice Federica.
-FEDERICA, NICOLE È IN COMA! NON SI SA SE ARRIVA A DOMANI MATTINA, NON SI SA SE SI SVEGLIERÀ! HA BATTUTO FORTE LA TESTA!- dice urlando. Vedo nei suoi occhi rabbia, tanta rabbia e allo stesso tempo tristezza, tanta tristezza. Alle suo parole mi cade il mondo addosso.
-che cazzo dico ora a mia nonna!?-dice Giuseppe in lacrime.
-per quanto dobbiamo stare qua?!-domanda Tommy.
-Tommaso vattene!-gli urlo e lui va via lasciando Federica tra le mie braccia.
-che hanno detto?!-domando a Giuseppe.
-che ora arrivano!-dice.
-C'è la puoi fare Peppe! Niki è forte! Me lo dimostra sempre e oggi più che mai! Mi ha detto che Jake è morto!-dice Federica, Giuseppe subito l'abbraccia.
Mi prendo la faccia tra le mani e piango. Perché?! Perché mi interessa tanto di lei?!
-andate a riposare, rimango io qua!-dice Giuseppe.
Accompagno Federica alla casa e io vado in palestra. Ho bisogno di sfogarmi.
Metto i guantoni e comincio a prendere a pugni un sacco o meglio dire il sacco con cui ci siamo conosciuti. Pugno dopo pugno, lacrima dopo lacrima.
-Sei diventato una femminuccia?!-dice Fabio ridendo.
-cazzo ti ridi! La mia ragazza è in coma e tu ridi?!-dico.
-hai anche una ragazza! Fammi sentire, come si chiama?!-domanda ridendo.
-Niki, si chiama Nicole Matera!-dico. Ho detto che è la mia ragazza! Che cazzo mi sta succedendo!? Sebastiano riprenditi!
-Sebastià cazzo dici?! Ma se ieri stava in palestra!!-dice preoccupato Fabio.
-e oggi è in coma!-dico urlando.
-dove?!-mi domanda.
-Fabio dove cazzo deve stare?!-dico.
-che è successo?!-domandano le persone.
-la piccola Niki è in ospedale!-dice Fabio. Gli tirerei un pugno dritto in faccio se non ci fossero queste circostanze.
-non chiamarla mai più così!-dico puntandogli il dito contro.
-stai calmo!-dice ridendo. Vado via. Non sopporto vederlo.

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