-Niki mi dici che ti prende?!-il richiamo della mia migliore amica risuona nella mia camera.
-Fede, hai anche il coraggio di dirmi che mi prende?! Ti sei rimessa con Tommaso! Poi non venire a piangere da me quando ti lascia! Io ti ho avvisata!-dico alzando il tono della voce e guardandola negli occhi.
-mi piace, io non ci posso fare niente Niki!-mi dice sbuffando.
-appunto! Hai detto che ti piace, Non che lo ami!-le dico.
-Niki, tu non mi capisci mai! Te ne stai sempre sulle tue, mai una volta che mi ascolti! Se te ne parlo, mi fai pure da mammina! Guarda che io una mamma c'è l'ho!-mi dice Fede.
-Fede, sparisci dalla mia camera! E non ti permettere più di dire quello che hai detto!-la mando via. Ha detto una cosa che non doveva dire. Siamo amiche da dieci anni e mi conosce fin troppo bene, ma questa cosa non la doveva dire. Va via arrabbiata. Sento sbattere la porta.
-che è successo con Federica?!-mi domanda mio fratello.
-fatti i cazzi tuoi Peppe!-urlo sbattendogli la porta in faccia. Ho bisogno di sfogarmi e non ci penso due volte, mi infilo una tuta nera e bianca dell'Adidas, prendo il borsone, il telefono ed esco di casa. Scendo al primo piano con l'ascensore e poi comincio a correre.
Arrivata! Apro la porta della palestra e mi dirigo negli spogliatoi. Infilo il borsone nel mio armadietto e mi infilo i guantoni da box. Vado sul ring e comincio a prendere a pugni un sacco da box.'Guarda che io una mamma c'è l'ho! Una mamma c'è l'ho! Io c'è l'ho!'
-ehi, sta calma! Non vorrai buttarmi a terra!- un ragazzo tiene il sacco da box.
-ti levi dalle palle?!-urlo fermandomi a dare pugni.
-nervosetta la ragazza! Comunque anche per me, è un piacere conoscerti!-dice con un sorriso a trentadue denti.
-non so, vuoi un caffè, una birra o un cazzotto sul naso?!-dico urlando.
-sta calma! Non voglio niente! Da quand'è che vieni in questa palestra?!-mi domanda mantenendo il sacco da box e invitandomi a continuare ad allenarmi.
-da quando avevo 6 anni!-dico facendo delle piccole pause.
-e quanti anni hai?!-mi domanda nuovamente.
-sedici!-rispondo saltellando qua e là.
-ragazzi la palestra sta chiudendo!-avvisa l'allenatore. Mi dirigo nello spogliatoio, mi faccio una doccia e mi rivesto. Prendo tutte le mie cose e mi dirigo verso la reception per pagare. Passo una banconota da €50 alla signorina.
-pago due allenamenti! Per me e per la ragazza!-dice il ragazzo vicino a me che passa una carta di credito alla segretaria. Mi fa segno di rimettere i soldi a posto e così faccio. Esco dalla palestra e mi incammino verso il mio condominio.
-lo vuoi un passaggio?!-mi domanda sempre quel ragazzo accostando con la moto vicino al marciapiede.
-Ma tu che vuoi da me?! Devi lasciarmi in pace! Io sono andata in palestra per sfogarmi e arrivi tu a farmi innervosire!-dico.
-brutta giornata?!-mi sorride. Sbuffo e mi mordo un labbro.
-dai sali, andiamo a mangiare qualcosa!-mi dice passandomi un casco.
-non mangio con gli sconosciuti e per lo più rompipalle!-dico e riprendo a camminare.
-io sono Sebastiano e tu devi essere la piccola Nicole della palestra giusto?!-dice il ragazzo continuando a camminarmi accanto.
-non chiamarmi mai più in quel modo!-mi giro incazzatissima.
-come?! Piccola Nicole!?-mi sorride. Gli sto per mollare uno schiaffo, ma fa in tempo a bloccarmi.
-dai sali! Ora non siamo più sconosciuti!-mi sorride. Accetto. Mi passa il casco e partiamo. Mi porta al Mc'Donalds.
Ordiniamo e chiacchieriamo un pò.
-e tu?!-domando.
-Cosa?!-contraccambia la domanda.
-tu da quanto tempo frequenti la palestra!?-domando.
-fammici pensare un pò su...ah si! Da stamattina!-sorride.
-ah ah ah! Spiritoso!-dico sarcastica. Arrivano gli hamburger. Per lui un Big Mac e una Coca-Cola, e per me un McChicken e una Coca-Cola zero.
-quanti anni hai?!-domando.
-diciotto!-dice.
-Quindi niente scuola! Beato te!-dico addentando il panino.
-magari! Mio padre mi costringe ad andare a scuola! Perché, secondo lui, io devo diventare come lui!-cerca di imitare la voce del padre ma si strozza con il panino. Rido.
-ridi, ridi! Dopo vedi!-dice.
-a che scuola?!-domando. Aspetto risposta.
-ragioneria! Tu?!-domanda.
-idem!-rispondo.
-allora, visto che non ti sto simpatico, speriamo non nella stessa classe!-dice.
-Ma se sei due anni più grande di me!-dico.
-sono stato bocciato due volte! Ecco perché poi abbiamo cambiato città!-dice. Sorrido vedendo con quanta leggerezza ammette il fatto di essere stato bocciato per ben due volte. Continuiamo la serata in silenzio.
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LUI, LA MIA PASSIONE!
RomanceSebastiano, o Seba (ragazzo-bullo-figo della scuola, capelli scuri, occhi verdi, un bel fisico e due anni più grande), incontrerà Nicole, o Niki (ragazza semplice, di 16 anni, un bel fisico, capelli scuri, occhi scuri, con un' unica passione, il pug...