19° CAPITOLO

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Siamo a scuola, è il 7 Dicembre, ovvero l'ultimo giorno prima delle vacanze dell'Immacolata. Mi sono lasciata con Tonio perché, prendendo il mio telefono, aveva visto che io mi vedevo di nascosto con Sebastiano.
Esco dalla classe per andare in bagno. Qualcuno mi afferra per il braccio.
-ora che vuoi?!-dico girandomi e sapendo già chi trovare. Ma non è lui.
-perché non me l'hai detto?!-mi domanda Valentina in lacrime.
-che avrei dovuto dirti?!-le domando.
-ora fai anche la finta tonta?! Sei mia cugina! Come mi hai potuto nascondere che te la facevi con il mio ragazzo?!-mi domanda.
-calma! Io quando ho saputo che voi stavate insieme, noi ormai l'avevamo già fatto!-le dico. Poi trascinandola per un braccio la porto in bagno. Piange.
-mi spieghi tutto per favore?!-le dico e lei comincia a parlare.

-Sei vergine?!-mi domanda Sebastiano e io annuisco. Lo facciamo e ci addormentiamo.

-Buongiorno!-mi dice mentre viene in cucina. Mi trova in lacrime.
-Buongiorno un cazzo!-sbraito.
-che hai Piccola?!-mi domanda.
-piccola vallo a dire a quella puttana di mia cugina! Che cazzo sono questi messaggi eh?!-gli urlo contro. Lui non fiata.
-uno non chiamala puttana, due, per me non esisti, sei stata solo un passatempo!

-scusami non c'è la faccio a continuare!-poi Valentina scoppia dinuovo a piangere.
Torno in classe.
Alla fine delle cinque ore lo fermo fuori.
-Sebastiano aspetta!-gli dico. E lui si gira.
-ora non posso! Stasera passa da casa!-mi dice accendendosi una sigaretta. Poi si gira e va via.
Ora lo prendo a calci! Lo butto a terra e lo prendo a calci in culo!
-Niki?!-mi chiama Fede.
-Dimmi amica mia!-mi giro.
-la vigilia si fa a casa di Tommaso! Ti passo a prendere io!-mi dice. Le rispondo con un semplice 'ok' e poi va via.
Io e Hope andiamo a casa, mangiamo e poi ci chiudiamo in camera.
-che ti metti alla vigilia?!-mi domanda Hope.
-non so nemmeno se vengo!-le rispondo scocciata.
-perché?!-mi domanda.
-mi deve venire il ciclo! Che palle!-le rispondo e lei annuisce.
-a che ora devi andare a casa di Sebastiano?!-mi domanda.
-tra cinque minuti mi vado a sbrigare!-le dico. Passati questi cinque minuti mi vado a sbrigare. Mi lavo, mi vesto e mi trucco, poi da Giuseppe mi faccio accompagnare.
-Buonasera!!-mi dice Sebastiano facendomi entrare.
-anche a te!-entro lasciando la borsa sulla poltrona e sedendomi sul divano.
-dimmi! Che hai da dirmi?!-mi dice sedendosi all'altro divano.
-te le sei sverginate tutte le tue ex?!-gli domando.
-che vuoi dire Niki?!-mi dice.
-mi puoi prendere in giro quanto vuoi, ma te la farò pagare per quello che hai detto a mia cugina!-gli dico puntandogli il dito contro.
-Niki, io con lei sono stato chiaro fin dall'inizio! Era una relazione che aveva creato mio padre! Lei si è innamorata di me, ma io non di lei! Io odio mio padre per questo!-dice serrando la mascella.
-allora perché non te ne sei andato da tua madre quando si sono separati?! Eh?! Fammi capire! Se davvero odi tuo padre perché non ti fa stare con la ragazza che ami, perché non te ne vai da tua madre?!-sbraito.
-perché mia madre è morta sedici anni fa dando alla luce mia sorella! E se vuoi sapere di più, questa casa non me l'ha regalata lui, me l'ha sono comprato da solo, con l'aiuto dei miei nonni!-dice gridando e diventando rosso per la rabbia. Non fiato. Non so che dire. Ho esagerato. Non dovevo intromettermi nella sua vita privata.
-mi nascondi qualcos'altro?!-gli domando fulminandolo con gli occhi. Scuote la testa.
-allora io vado via! Addio!-prendo la borsa e mi dirigo verso la porta. Afferro la maniglia e mentre sto per aprirla, Sebastiano mi afferra per un braccio.
-Niki aspetta!-mi dice. Mi giro violentemente e gli tiro uno schiaffo. Uno dei miei famosi schiaffi. Mi rigira verso di lui, ma questa volta, mi tiene stretta a lui. Le sue labbra si fiondano sulle mie e io lascio cadere la mia borsa. Mi prende in braccio e si incammina verso la camera da letto. Finiamo con il farlo, DINUOVO!

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