22° CAPITOLO

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-Hope vestiti!-le ordino.
-dove dobbiamo andare il 27 Dicembre?!-domanda.
-da una parte, basta che ti vesti!-le passo un leggins e una felpa.
-uff! Che palle!-si veste facendo storie e senza fare colazione usciamo di casa.
Sono le dieci e siamo arrivate in palestra, prima abbiamo fatto colazione al bar accanto e poi siamo entrate in palestra.
-che ci facciamo qui?!-domanda Hope.
-facciamo un pò di pugilato!-le dico mettendomi i guantoni.
-Niki tu lo sai che nelle condizioni che ti trovi non puoi fare sforzi e tanto meno sport!?-dice allarmandosi.
-Hope che sarà mai!-le dico sorridendo. Cominciamo a dare pugni ai sacchi e a saltellare qua e la. Era da tanto che non ci venivo.
Prima fitta.
-Niki tutto a posto?!-domanda preoccupata Hope. Annuisco un pò indolenzita.
Altri pugni, altri salti, seconda fitta.
-Niki se vuoi andiamo a casa!-dice Hope.
-Hope sto bene! Dai continuiamo!-la invito a continuare.
Pugni più forti e veloci, salti più frequenti e più impegnativi, terza fitta. Mi piego in due dal dolore ed emetto un grido. Mi porto le mani al basso ventre.
-Niki?! Tutto a posto?! Io ti avevo detto di andare a casa!-mi dice piegandosi accanto a me.
-HOPE...CHIAMA UN'AMBULANZA!-grido dal dolore. Tutte le persone si accerchiano intorno a me. Perdo i sensi.

-Niki?! Bambina mia, ci hai fatto prendere uno spavento!-dice mia nonna stringendo la mia mano. Provo ad alzarmi, ma un dolore lancinante mi impedisce di farlo.
-nonna che mi succede?!-domando.
-ti hanno dovuta operare d'urgenza!-dice il nonno.
-perché?-domando indolenzita.
-questo non c'è l'hanno ancora detto!-risponde nonno.
-nonna, nonno, potete lasciarci un attimo sole?! Perfavore!-dice Hope. I nonni escono dalla stanza. Quando sono sicura che non mi posso sentire, mi decido a parlare.
-Hope il bambino?!-dico allarmandomi.
-Niki io ti avevo detto di non andare!-mi dice stringendomi la mano.
-Hope il bambino!?-gli occhi mi si riempiono di lacrime.
-Non c'è più! L'hai perso!-dice Hope scoppiando a piangere, poi mi abbraccia e io faccio a meno di non piangere. Perché ora piango se quel bambino nemmeno lo volevo?!
-Hope dillo tu ai nonni! Io non c'è la faccio!-dico asciugandomi le lacrime. In quel preciso istante entra un dottore e Hope esce.
-Signorina lei sapeva di essere incinta di due settimane e mezzo?!-mi domanda. Annuisco.
-si, lo sapevo!-dico.
-il padre è fuori?!-domanda.
-il padre non lo sa nemmeno!-dico.
-è già una buona cosa che sa chi è il padre!-dice controllando la cartella clinica. Ma mi avete preso per una puttana? Sebastiano che credeva non fossi vergine, ora ci si mette il dottore a dire che è già una cosa buona che so chi è il padre!
-stasera può andare a casa! Deve fare solo molta attenzione ai punti!-mi dice. Poi sorride.
-vuole che lo dico ai suoi parenti?-mi domanda prima di uscire.
-ci ha già pensato mia sorella!-dico. Appena esce entrano mia nonna e mio nonno.
-chi è il padre?!-dice mio nonno.
-un mio amico!-dico.
-Antonio?!-domanda la nonna. Scuoto la testa.
-Sebastiano!-dice Hope sulla soglia della porta.
-Sebast..ia..no!-dice il nonno.
-si, Sebastiano! Lo stesso Sebastiano che mi ha salvata quando ho fatto l'incidente!-mi agito.
-Niki non devi agitarti!-dice la nonna.
-nonna, non devi agitarti un cazzo! Tutti che mi fanno la morale della vita, ma nessuno che pensa alla mia di vita! Perché anche io una vita c'è l'ho! Prima mi muoiono i genitori, poi mio fratello, mi dicono che mia sorella è morta e dopo dieci anni la ritrovo, ho litigato con il mio miglior amico, ora perdo un figlio! Ma alla mia di vita ci pensate almeno un pò?!-domando scoppiando a piangere.
-stai calma!-la nonna prende la mia testa, la appoggia sul suo petto e accarezzandomi i capelli, mi addormento.

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