29° CAPITOLO

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Torno a casa euforico, appena apro la porta la vedo. I nostri sguardi si incrociano.
-Vita mi avevi detto che lui non ci sarebbe stato!-dice mantenendo il suo sguardo nel mio.
-infatti non sapevo che sarebbe venuto!-dice.
-scusate, se volete me ne vado!-dico un pò agitato nel sapere la risposta di Niki.
-É casa tua!-mi risponde. Le sorrido, ma lei non sembra apprezzare e si risiede al divano.
-Seba, ho fatto portare camera mia da quelli dei traslochi e me l'hanno sistemata! Da oggi rimango con te!-mi dice.
-ok!-dico. Guardo Niki per un'altra volta e vado in camera mia. Mi stendo sul letto. Le sento scherzare e ridere. Avrò sbagliato io?! Glielo dovrei dire che non divento padre?!
Tante domande mi assalgono i pensieri.
-Seba a mangiare!!!-urla mia sorella. Esco dalla camera e vado in cucina. Niki mangia con noi. Perché mi fai questo?!
Ci sediamo a tavola. Non vola una mosca. Finiamo. Tocca a me sparecchiare. Niki e Vita si siedono sul divano.
-Vita, io me ne vado! Così ho tutto il tempo di preparare le valigie!-dice Niki.
-quando parti?!-le domanda Vita.
-stasera! Alle nove c'è il treno!-le risponde.
-dove vai?!-le domando io con la voce in gola. Nessuna risposta.
-Niki?! Perfavore!-la imploro.
-vado da mia nonna!-mi risponde con le lacrime agli occhi e con il suo sguardo fisso nel mio. Poi si saluta con Vita e va via.
Guardo mia sorella.
-è inutile! Non te lo dico dove abitano!-mi dice.
-Vita, per favore!-la imploro.
-non ti sembra si averla fatta soffrire abbastanza?-mi dice.
-Basta con questa storia! Vita non divento padre! Valeria mi ha chiamato e ha detto che avevano scambiato le cartelle! Non è incinta!-le dico.
-che tu sia padre o no, rimane il fatto che ci sei andato a letto!-mi urla e poi si chiude in camera sua.
-Vita...perfavore!!!!-le urlo bussando alla porta della camera.
-nooooooooooooo!-grida anche lei. Prendo le chiavi della moto e corro giù. Salgo, metto in moto e parto. Ha detto che doveva preparare le valige, quindi è andata alla casa. Mi incammino. Scendo dalla moto, la spengo e comincio a salire le scale a due a due. Suono. Ad aprire viene il nonno di Niki.
-Ciao!-mi dice serio.
-C'è Niki?!-domando.
-no...e...Non c'è!-dice. Poi dal corridoio sbuca Tonio.
-si, sta!-mi dice. Sorrido ed entro. Il nonno chiude la porta e poi Niki viene nel salone.
-nonno chi...È?!-dice correndo con in mano un paio di pantaloni.
-ah! Sei tu!-dice alzando un sopracciglio.
-si...Sono io!-dico.
-che vuoi di qua?!-mi dice.
-devo parlarti Niki!-le dico.
-parla allora!-dice.
-da soli!-ribatto.
-vieni!-sbuffa e la seguo in camera sua. Entriamo e chiude la porta.
-che vuoi?!-mi dice scocciata.
-ci tenevo a dirti che non divento padre! Valeria non è incinta!-le dico intimorito. Mi guarda con un luccichio strano negli occhi.
-pensi che torno da te a braccia aperte?! Sebastiano me ne vado! Ormai è tardi, dovevi pensarci prima di andarci a letto!-mi dice alzando il tono della voce. Abbasso la testa.
-dove vai?!-le domando.
-te l'ho già detto, da mia nonna!-mi risponde.
-Niki, che città!-le ridico.
-non te lo dico Sebastiano!-mi dice urlando.
-perché fai così?!-Le domando.
-sei tu che mi hai fatta diventare così!-mi dice. Mi viene da piangere. Trattengo. Ci guardiamo negli occhi per l'ultima volta, poi mi giro e vado via. Tonio cerca di fermarmi, ma vado via sbattendo la porta.
Arrivo a casa, apro la porta della stanza di Vita che sta facendo i compiti.
-Vita o mi dici dove va Niki oppure......-cado a terra, poi il buio più totale.

-Seba?! Ci sei?!-Vita mi schiaffeggia. Apro gli occhi e comincio a vedere la luce.
-che mi è successo?-domando stordito.
-sei svenuto!-mi dice.
-dove sono?-domando guardandomi intorno.
-in ospedale, ho chiamato l'ambulanza appena sei svenuto! Hanno detto che sono state le troppe emozioni e la troppa fatica! Comunque c'è ne possiamo andare!-mi dice.
-ah ok!-dico perplesso, poi scendo dal lettino e usciamo dalla camera.

NIKI
-allora buona fortuna amica mia!-mi dice Tonio.
-grazie!-lo abbraccio.
-mi raccomando, sorellina mia!-mi dice Hope con le lacrime agli occhi.
-dai non piangere!-le dico e l'abbraccio. Ci sono tutti.
Sono le otto e cinquantaquattro quando lo schermo del mio telefono si illumina. Un messaggio. Sebastiano.
'Non andartene...ti prego❤'
Il cuore perde un colpo, mi diventa difficile respirare. Alzo la testa per prendere un pò di aria e sbuffo. Appena la riabbasso, lo vedo in lontananza fissarmi. Ignoto il messaggio, dò gli ultimi saluti e poi salgo sul treno. Infilo le cuffie nelle orecchie e il treno parte. C'è la canzone di Bianca Atzei-Ora esisti solo tu, qualche lacrima comincia a bagnate le mie guance. Lo vedo allontanarsi, o sono io che mi allontano da lui? Sto facendo la cosa giusta a partire? Lui ha bisogno di me, e io ho bisogno di lui!

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