Si risolverá tutto.

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Ian's Pov.

Nina ha lo sguardo perso nel vuoto. Ha smesso di guardarmi l'istante dopo che siamo entrati in auto.

Ho cercato di parlare ma è come se fossi al fianco di una persona non cosciente.

Ho il batticuore, le afferro la mano e la porto al mio petto, il mio gesto la scuote e lei si volta verso di me con una strana luce negli occhi.

<<Mi verrà un infarto!>> sibilo e lei scoppia a ridere.

La sua risata riempie l'abitacolo vuoto. Io le sorrido a mia volta.

<<Ho parlato con Paul.>> incalza alla fine della sua dolce risata.

La guardo un po' confuso, cosa centrerà Paul con noi?

E poi ricordo la mia chiacchierata con il mio fratello non di sangue e il cuore prende una rincorsa come se stesse gareggiando per una maratona.

<<Mi ha detto che entrambi ci stiamo facendo del male...>> si stoppa e poi dopo un respiro profondo e con lo sguardo puntato nei miei occhi continua.

<<Premetto che all'inizio sono stata molto contraria con il suo pensiero, ma poi ho riflettuto e un ruolo centrale in questa storia l'ha avuto anche mia madre..>>

<<Tua madre è in città?>> questa volta la fermo io e lei sembra confusa, poi agita il capo.

<<È ripartita qualche giorno fa... voleva salutarti, ma è stata troppo presa dal mio nuovo film, abbiamo viaggiato insieme e poi è ripartita.>>

I suoi occhi brillano come due diamanti, ha un rapporto bello e sincero con sua madre.

Faccio spallucce e mi rilasso sul sedile di pelle nera, lei mi scruta in volto e poi inizia a parlare.

<<Ha ragione Paul?>> la sua domanda mi fa diventare piccolo piccolo come se fossi uno degli elfi di babbo natale.

Paul mi ha letto dentro prima che io stesso mi leggessi, ha dato aria ai miei pensieri, ma in ballo c'è qualcosa di più grande.

<<Si, ha ragione, dall'ultima volta che ci siamo visti non faccio altro che pensare al tuo profumo, al tuo sorriso, ai tuoi occhi che si fanno più grande quando sei felice... Non lo so cosa ho sbagliato nella mia vita, non so cosa mi aspetto dal futuro, ma sono sicuro che non voglio più vivere nel dubbio..>>

Alla fine del mio discorso, lei sembra più serena come se l'avessi rassicurata.

Alza gli occhi dalle sue mani che si intrecciano l'una all'altra e mi fissa.

<<Mi aspettavo che lo dicessi. Mi aspettavo, però che il mio Ian mi avesse cercato per dirmelo, che avesse mosso mari e monti pur di trovarmi...>>

Non la sto davvero ascoltando, ha detto il mio Ian. Dentro di me sto ballando una sorta di ballo della felicità.

<<...mi stai ascoltando?>>

Poi la sua mano sulla mia, mi riscuote dalla mia trance.

<<Hai detto il mio Ian?>>

Lei è diventata rossa e sembra imbarazzata.

Prendo il suo viso tra le mie mani e mi muovo con fatica sul sedile per fissare al meglio quel viso angelico.

<<Non ti ho cercato perché tu mi avevi detto di non farlo.>>

Lei tenta di parlare, ma io le impedisco di farlo, mi avvento sulla sua bocca e comincio ad assaggiarla a piccoli passi.

Le sue labbra morbide stuzzicano le mie, le lingue giocano a rincorrersi fino a trovarsi.

Adoro la sensazione di quiete che si estende nel mio corpo, mi rilasso e il mondo mi sembra un posto migliore.

Nina si avvicina al mio corpo anche se è impossibilitata dalla posizione scomoda.

Sorride frustata contro le mie labbra senza staccarsi.

<<Cosa c'è?>> mormoro.

Lei si stacca.

Sbuffa, indica l'auto frustata.

<<Ho una voglia matta di baciarti, ma in queste condizioni mi passa del tutto.>>

Sorrido difronte alle sue lamentele e mi concentro sulle sue labbra carnose che adesso hanno una sfumatura rosso fuoco.

<<C'è qualcos'altro su cui discutere prima di sbroccare del tutto..>> dice premendosi le dite sulle tempie.

Sbalordito la guardo: <<Cos'altro c'è?>>

Lei frustata si appoggia sul sedile, accavallando le gambe.

<<Non ho intenzione di nascondere ancora alle persone a me care di averti visto e di averti baciato... non è mia intenzione dirti cosa fare, però voglio sapere se davvero vuoi che noi ricominciamo a costruire qualcosa.>>

Muove freneticamente le mani mentre parla, i piedi battono nervosamente sulla moquette.

Le prendo una mano, fermandola.

<<Sistemerò tutto, non dovrai più nascondere nulla... saremo io e te, come molto tempo fa. Cercheremo di non fare danni..>>

Lei si precipita sulle mie labbra e mi droga con i suoi dolci baci.

Poi alla fine indietreggia.

<<Vuoi che ti aiuti con Nikki?>> il nome di mia moglie sulle sue labbra suona male e lei fa una smorfia per spezzare la tensione che si sta impossessando di noi.

<<Penso che debba farlo io solo. Sarà difficile spiegarle cosa è successo, ma penso che alla fine capirà.>>

Quando finisco di parlare, Nina si appoggia al mio petto rimanendo in quella posizione rassicurante.

Never more without you!  #NianDove le storie prendono vita. Scoprilo ora