*Giada's pov*
Sono le 8 del mattino,ed ecco che la mia sveglia inizia a suonare.
Ovviamente Clarissa non la sente nemmeno e continua a dormire.
Metto sempre la sveglia alle 8 del mattino perché altrimenti se mi sveglio troppo tardi non riuscirei a lavarmi, farmi i capelli, truccarmi, fare colazione e magari andare fuori a prendere una boccata d'aria.
Ma..se adesso la facessi pagare a Clarissa per quello che mi ha fatto ieri?
Prendo un cuscino e glielo lancio in faccia.
"Stronza!"
Esclama con la voce ancora roca del sonno senza nemmeno aprire gli occhi.
Prende un cuscino e me lo lancia.
Ed ecco così che inizia una battaglia di cuscini."Basta ti prego!"
Dice ridendo mentre le lancio due cuscini.
"Perfetto però la prossima volta non mi svegliare!"
Le dico ridendo.
"No no lo giuro!"
Dice.
"Bene"
Rispondo.
"Giada,vado a fare una doccia,nel frattempo potresti preparare la colazione?"
Chiede.
"Ti ricordo che siamo in un albergo..c'è il bar al piano di sotto"
Dico,lei ridacchia e si chiude in bagno.
Nel mentre stavo sistemando alcuni vestiti che ho comprato ieri, nell'armadio,sento il mio telefono squillare.È lui.
Samuele,il ragazzo del quale mi ero innamorata e che mi ha tradita...
Decido di rispondere,anche se forse...me ne pentirò.
"Pronto?"
Rispondo prendendo un respiro profondo.
"Giada?"
Dice.
"Cosa c'è?"
Chiedo.
"Giada..mi dispiace,davvero"
Dice come se stesse cercando di non piangere.
"Cos'è!?La tua fidanzatina ti ha mollato e adesso sei venuto a piangere da me!?"
Dico ridacchiando ironicamente.
"Ascoltami,davvero,mi dispiace per quello che ho fatto..ti prego,torna con me.."
Dice.
"Per me non esisti"
Rispondo trattenendo le lacrime.
"Giada..io ti amo"
Dice e delle lacrime iniziano a rigare il mio volto.
"Stronzate!Ti ho dato troppe opportunità,ma ormai è finita"
Rispondo.
"No non è finita...verrò lì"
Dice e il mio cuore perde un battito.
"D-dove?"
La voce inizia a tremarmi e devo sedermi per non cadere a terra.
"Vengo lì a Londra"
Risponde.
"Come l-lo sai?"
Dico e inizio a piangere più forte.
"Mi ha detto tutto Alessandra..non piangere,ti prego"
Dice.
Cazzo non sa mai farsi i fatti suoi quella ragazza!
"Anche se vieni,sarà solo tempo sprecato"
Dico e chiudo la chiamata.
Mi butto sul letto e inizio a piangere.
"Ehi..che succede?"
Dice Clarissa sedendosi affianco a me.
"Mi ha chiamata e ha detto che verrà qui a Londra"
Dico tendendo lo sguardo basso.
"Samuele!?"
Esclama incredula e io annuisco.
"Non voglio venire stasera alla festa"
Dico sospirando.
"No,tu ci verrai cara mia,non puoi stare dietro quel coglione!Non puoi stare male per lui!"
Dice e annuisco.
"Quindi vieni con me"
Dice.
"Va bene"
Dico sconfitta e lei sorride vittoriosa.
"Forza,andiamo a fare colazione"
Dice.
"Però prima datti una sistemata"
Dice e ridacchio.
Prendo un paio di jeans, un maglione viola e mi reco in bagno.*Nel pomeriggio*
"Puoi farmi i capelli?"
Chiedo a Clarissa.
"Va bene,vuoi dei boccoli?"
Chiede.
"No,li voglio lisci"
Rispondo e lei annuisce.
"Ho paura..."
Dico mentre lei attacca la presa della piastra.
"Hai paura?Di cosa?"
Chiede.
"Che Samuele possa presentarsi qua da un momento all'altro"
Sospiro e lei alza gli occhi al cielo.
"Non lo farà,non verrà,lo dice tanto per"
Dice e annuisco.
"Lo spero"
Rispondo.*Un'ora dopo*
"Sei pronta?"
Chiedo a Clarissa che è chiusa in bagno da almeno mezz'ora.
"Si"
Dice ed esce dal bagno.
"Come sto?"
Chiede facendo un giro su ste stessa.
"Benissimo...e io?"
Chiedo.
"Stasera troverai un ragazzo"
Dice facendomi l'occhiolino e io alzo gli occhi al cielo.
"Dai usciamo,Ele è fuori che ci aspetta!"
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Strange Love
Teen FictionGiada Stewart,una ragazza italiana,con origini inglesi,dopo aver finito gli studi in Italia,decide,con la sua migliore amica Clarissa Watson di trasferirsi a Londra,lasciando in Italia un suo vecchio amore,che cercherà di dimenticare. Questa storia...