"Cosa intendeva con "a dopo" Rosario?"
Chiede Clarissa sedendosi sul letto.
"Usciamo insieme stasera"
Dico abbassando lo sguardo.
"Uscite insieme!?Oddio gli piaci!"
Esclama.
"Smettila...siamo solo amici e basta,non farti strane fantasie inutili"
Dico e lei alza gli occhi al cielo.
"Viene a prenderti?"
Chiede e annuisco.
"Dai preparati!"
Esclama.
"Clar...sono le due del pomeriggio...verrà a prendermi circa alle otto di stasera"
Dico e sbuffa.
"Devi iniziare a prepararti...cosa vuoi mettere?"
Chiede.
"Mhh...metto degli skinny jeans neri, una camicetta bianca e un paio di décolleté nere"
Dico.
"Non è meglio un vestito?"
Chiede.
"Nah...voglio vestirmi semplice,ma carina"
Rispondo.
"I capelli?"
Chiede.
"Li lascio sciolti, lisci ovviamente"
Rispondo e lei annuisce.
"Secondo te li dovrei tagliare?"
Dico guardando i miei capelli allo specchio...ormai mi arrivano a metà schiena.
"No!Sono bellissimi!"
Esclama.
"Si ma ogni tanto vanno tagliati"
Rispondo.
Lei è stata sempre contraria al taglio di capelli...le forbici sono il suo nemico.
"Dove andate stasera?"
Chiede.
"A mangiare Italiano!"
Esclamo.
"Uhh voglio venire!"
Esclama."No,stai a casa"
Dico sorridendo.
"Stronza!"
Risponde e rido.
"Giada ti squilla il telefono"
Dice.
"Oh...che cazzo sempre lui è!"
Dico.
"Rispondi"
Dice Clarissa.
"Pronto?"
Rispondo.
"Ehi..."
Dice.
"Samuele?"
Chiedo.
"Piccola..."
Dice con voce strana...come se fosse,non lo so,ubriaco?
"Samuele che stai facendo?"
Chiedo e lui scoppia a ridere.
"Dove sei?Samuele cazzo rispondi!"
Esclamo.
"Non lo so,tesoro"
Dice ridacchiando.
"Perché sei ubriaco?"
Chiedo.
"Perché dicono di dimenticare le persone che si amano e che non ricambiano"
Dice sospirando.
"E da sobrio non riesco a dimenticarti"
Continua.
"Non puoi bere per dimenticare...Samuele dove sei?"
Dico trattenendo le lacrime.
"Non lo so,forse in un parco...tipo dove ci siamo visti oggi"
Risponde.
"Arrivo"
Dico.
Prendo la giacchetta e la infilo.
"Dove stai andando?"
Chiede Clarissa.
"Da Samuele"
Rispondo.
"Dove!?"
Esclama.
"È ubriaco,non posso lasciarlo solo...ha bisogno di me..."
Dico sussurrando l'ultima parte.
"Vengo anch'io"
Dice.
"No Clar,stai qua..a dopo"
Dico uscendo dalla stanza.Esco in fretta dall'hotel e per fortuna il parco è vicino.
Dopo 10 minuti arrivo al parco e vedo Samuele seduto su una panchina.
Per fortuna a quest'ora non c'è nessuno...sono le due e mezza del pomeriggio."Samuele..."
Dico sedendomi accanto a lui.
"Che succede?"
Chiedo.
"N-Non ho t-te..."
Dice balbettando.
"Quanto hai bevuto?"
Chiedo.
"Guardami"
Ordino e lui alza lo sguardo.
"Non ricordo...non lo so"
Dice.
"Ti amo così tanto..."
Dice guardandomi.
Ha gli occhi rossi,questo mi fa capire che probabilmente ha pianto.
Mi attira a sè dandomi un bacio sulle labbra.
Metto le braccia attorno al suo collo e mi attira di più a sè.
Rosario ha ragione: sono fottuta.
"Usciamo stasera?"
Chiede.
"Non posso...io e Clarissa stiamo in hotel perché...dobbiamo cercare una casa su internet?"
Dico ma più che un'affermazione sembra una domanda,ma lui sembra crederci.
"Okay piccola...allora usciamo domani?"
Chiede e annuisco.
"Samuele...adesso cosa siamo io e te?"
Chiedo.
"Non lo so"
Risponde.
"Non possiamo andare avanti così...non possiamo baciarci e fare finta di niente"
Dico guardandolo.
"Ci riproviamo per un'ultima volta?"
Chiede e sorrido.
"Va bene...solo un'ultima volta..."
Dico e mi bacia.
STAI LEGGENDO
Strange Love
Teen FictionGiada Stewart,una ragazza italiana,con origini inglesi,dopo aver finito gli studi in Italia,decide,con la sua migliore amica Clarissa Watson di trasferirsi a Londra,lasciando in Italia un suo vecchio amore,che cercherà di dimenticare. Questa storia...