Amanda:" Mamma?"
Francesca:" Si, dimmi."
Amanda:" Come si può far cambiare gusti al proprio uomo."
Francesca:" Facile. Esiste una sola arma che puoi usare a tuo vantaggio."
Amanda:" E cioè?"
Francesca:" La seduzione."
Amanda:" Mi stai dicendo che per convincere Liam a cambiare i suoi gusti in fatto di film, o qualunque altra cosa possa avere in comune con Eric, dovrei mettermi in minigonna e calze a rete?"
Francesca scoppiò a ridere non appena udì ciò che aveva finito di pronunciare sua figlia.
Francesca:" Ma no, non sto parlando di quel tipo di seduzione, a parte che sinceramente parlando a tuo padre verrebbe un infarto."
Amanda:" Questo vuol dire che non ha superato il trauma di Billie Jean, dirty Diana e dangerous?"
Francesca:" Erano solo delle canzoni."
Amanda:" D'accordo e che mi dici della storia dei travestiti che si son tolti le arance dal reggiseno? quella si che abbastanza inquietante, un'esperienza del genere ti segna a vita."
Francesca:" Non possiamo cambiare il passato e ciò che abbiamo vissuto. Anche se a dirla tutta, se io fossi stata al posto di tuo nonno, non avrei mai permesso che mio figlio frequentasse posti del genere a soli 9 anni, nemmeno per lavoro."
Amanda:" Certamente non dev'essere stato facile per lui. Comunque per cambiare discorso, che avete fatto di bello tu e papà da soli? E sottolineo da soli."
Francesca:" Ma che vuoi sapere? Sono fatti nostri."
Amanda:" Ma dai non puoi accennarmi anche solo qualcosina?"
Francesca:" No, sono cose nostre private."
Amanda:" Siete veramente antipatici quando vi comportate così. Io non vi ho mica chiesto di entrare troppo nello specifico."
Francesca:" Non abbiamo fatto nulla di speciale, abbiamo visto il film e poi siamo andati a fare una passeggiata, tutto qui."
Amanda:" Tutto qui? Che noia."
Francesca:" Insomma, cosa ti aspettavi che ci saremmo spogliati in sala?"
Amanda:" Perché, poteva esserci questa possibilità?"
Francesca:" Ovviamente no."
Amanda:" meno male."
Disse tirando un sospiro di sollievo.
Amanda:" Visto che siamo sole, perché non mi racconti un po' di cose di voi due."
Francesca:" Cosa vuoi sapere?"
Amanda:" Non so, hmm qualcosa sul vostro periodo di frequentazione. Come vi siete innamorati?"
Francesca:" Beh tuo padre mi invitava a trascorrere del tempo con lui a neverland, lui pagava tutti i viaggi sia di andata che di ritorno e questo ci ha permesso di frequentarci e di conoscerci meglio."
Amanda:" Ed eravate già fidanzati?"
Francesca:" No amici."
Amanda:" Hmm però che amica. Dovevi essere un'amica davvero speciale. Quanto tempo ci ha messo per dichiararsi?"
Francesca:" Un bel po' perché voleva che entrambi fossimo sicuri."
Amanda:" E tu come l'hai presa?"
Francesca:" Non tanto bene, visto che ero io che affrettavo le cose."
Amanda:" Tu eri già innamorata di lui?"
Francesca:" Si moltissimo, lui era il mio idolo, la mia camera era completamente tappezzata con le sue foto, i suoi poster, e con i suoi ritratti che io stessa avevo dipinto."
Amanda:" Allora eri completamente ossessionata."
Francesca:" Tenevo un diario segreto dove ho disegnato tutte le copertine dei suoi dischi ed illustravo le sue canzoni."
Amanda:" Non riesco ad immaginarti mentre disegni tutta questa roba."
Francesca:" Tuo nonno mi prendeva in giro e chiamava la mia stanza il santuario."
Amanda:" Ci credo, la tua era una vera e propria venerazione."
Francesca:" Pensa che quando uscì il disco di Thriller avevo solo dodici anni e dopo averlo ascoltato fino all'esaurimento, convinsi tutta la mia famiglia ad ascoltarlo e ad andare in negozio a comprarne una copia per ciascuno."
Amanda:" Caspita, a soli dodici anni hai messo in riga tutta la famiglia. Ora capisco perché continuano a ripeterti che sei pazza."
Francesca:" Non c'era nessuno della mia famiglia che non sapesse chi era Michael Jackson, persino il mio gatto lo sapeva."
Amanda:" Tu avevi un gatto?"
Francesca:" Si e sapeva perfettamente chi era Michael, solo che quando tuo padre é venuto a casa nostra, lui rimase nascosto tutto il giorno sotto il letto."
Amanda:" Cosa era venuto a fare papà a casa tua?"
Francesca:" Innanzi tutto mi riaccompagnò a casa con il suo jet privato, perché avevo trascorso una settimana al ranch e poi anche per chiedere a mio padre il permesso di sposarmi."
Amanda:" Capisco, e come é andata?"
Francesca:" Non tanto bene, mio padre ci fece separare per un po', lui voleva essere sicuro che non fosse un'infatuazione la nostra."
Amanda:" E non vi siete più visti?"
Francesca:" Non ho più visto tuo padre per otto lunghissimi mesi, però potevamo sentirci per telefono o spedirci delle lettere."
Amanda:" Ora capisco perché hai detto che avevi paura di essere presa in giro da papà per la storia di Tatiana, perché eravate lontani."
Francesca:" Il futuro era pieno d'incertezze perché non sapevamo se mio padre ci avrebbe dato il permesso di sposarci."
Amanda:" Non era una situazione facile."
Francesca:" No per niente. Tuo padre però era così dolce, ricordo che mi faceva regali assurdi. Durante la vigilia di natale, la nonna che era intenta a preparare le pietanze, cominciò ad urlarmi dalla cucina di andare ad aprire la porta perché c'era una consegna per me, io corsi immediatamente ad aprirla e mi ritrovai il fattorino con un cumulo di palloncini in mano, mi chiese di firmare la ricevuta e poi mi disse di avere un ordine di 500 palloncini da consegnarmi."
Amanda:" Cosa?! 500 palloncini?"
Francesca:" Proprio così."
Amanda:" Ma 500 palloncini sono troppi, doveva essere impazzito, ma poi cosa dovevi farne con tutti questi palloncini?"
Francesca:" Questo non lo so, ma anche se é stato un gesto folle, io l'ho trovato così romantico e dolce ma soprattutto io trovavo impossibile che lui volesse me, una ragazza qualunque."
Amanda:" La vostra é una bella storia, molto romantica ma soprattutto incredibile; ma per caso avete....?!"
Francesca:" Mi stai per caso chiedendo se abbiamo consumato in anticipo il matrimonio?"
Amanda:" Si."
Francesca:" No."
Amanda:" Ma é un no che non vuoi dirmelo, oppure un no non lo avete fatto."
Francesca:" Non lo abbiamo fatto."
Amanda:" Conoscendovi non ci credo affatto."
Francesca:" Credici invece."
Amanda:" E come mai? No aspetta, lasciami indovinare, c'entrava qualcosa la religione?"
Francesca:" Quella era uno dei tanti motivi."
Amanda:" Tanti motivi?! E quali sarebbero gli altri?"
Francesca:" Non ti sembra di voler sapere troppo?"
Amanda:" Oh dai mammina ti prego, niente fatti troppo intimi, solo ciò che si può raccontare."
Disse mettendosi la faccia da cucciolo. Francesca sospirò rassegnata dal fatto che non l'avrebbe lasciata in pace, così decise di raccontarle ciò che poteva essere raccontato.
Francesca:" Ora capisco da chi ha avuto l'idea di fare la faccia da cucciolo."
Amanda:" Eh?!"
Francesca:" Mi riferisco a tuo padre. Forse dovrei separarvi un pochino perché tutti e due vi fate scuola."
Amanda le sorrise riconoscendo che in fondo sua madre non aveva tutti i torti.
Amanda:" Allora, quali sono le altre motivazioni?"
Francesca:" Ecco... come ti ho detto prima, tuo padre voleva essere sicuro che entrambi fossimo pronti e poi io ero più piccola, lui voleva rispettarmi e fare le cose per bene. E tra queste motivazioni c'era anche la religione."
Lei aveva lo sguardo fisso nel vuoto, con la sua mente stava viaggiando attraverso i ricordi, riscoprendo il dolce sapore di quei momenti insieme, ricordando anche le paure, le confidenze che facevano l'uno all'altro e tante altre cose che la facevano emozionare.
Francesca:" Ricordo perfettamente che mi diceva di avere paura e di sentirsi troppo sotto pressione."
Amanda:" Davvero?! Perché?"
Francesca:" Tuo padre mi ucciderebbe se sapesse che ti sto raccontando queste cose. Il motivo era la sua notorietà, pensava che troppa pressione non rende le cose facili e aveva paura di sbagliare, di fare cilecca."
Amanda:" Mi sembra strano, vedendovi adesso non mi sarei mai aspettata che certi pensieri vi fossero passati per la testa."
Francesca:" Io cercavo di fargli capire che se lui si fosse innamorato di me, io lo avrei accettato così com'era e gli dissi anche che avrei capito se il mio ragazzo avesse fatto cilecca alla prima volta, d'altronde non é una gara."
Amanda:" E tu non avevi paura?"
Francesca:" Si, ne ho avuta qualche volta. Volevo farlo ma allo stesso tempo avevo paura."
Amanda:" Davvero?! E della storia del ripostiglio che mi dici? Tanto lo so che sei stata tu a provocarlo."
Francesca:" Ero sempre io a provocarlo, lui non voleva, cercava di resistere ma io non gli rendevo le cose facili."
Amanda:" Caspita eri una vera e propria tentatrice."
Francesca:" Beh lui non si era ancora deciso a dirmi se stavamo insieme, quindi c'era il rischio che non ci saremmo mai più visti, ebbi uno slancio da adolescente e decisi che ci sarei andata a letto a tutti i costi."
Amanda:" Ma é da pazzi!"
Francesca:" Non dimenticarti che lo sono. Tuo padre mi dice sempre che sono una pazza ed una sconsiderata."
Amanda:"Non ha tutti i torti. Ma alla fine si é comunque innamorato di te, e come é andata la vostra prima volta?"
Francesca:" Questo non lo saprai mai."
Amanda:" Ma dai, ti prego voglio saperlo."
Francesca:" Assolutamente no, questa é una cosa che rimarrà tra me e tuo padre."
Amanda:" E va bene lo accetto. Grazie mamma."
Francesca:" Per cosa?"
Amanda:" Per avermi condiviso tutto questo, ora so che alla fine anche voi eravate combattuti su quale fosse la cosa giusta da fare e soprattutto che non é stato per niente facile tenere a bada le emozioni e le azioni del proprio corpo."
Francesca:" É stata una lotta abbastanza difficile da sostenere, ma alla fine ce l'abbiamo fatta, é questo quello che conta per noi."
Amanda:" Sono contentissima per voi, spero che possa accadermi lo stesso; stare con un uomo che mi ami per davvero."
Francesca:" Te lo auguro anch'io tesoro."
Amanda:" Ti voglio tanto bene mamma."
Francesca:" Anch'io Amanda."
Amanda:" Dovremmo fare spesso una cosa così, però magari raccontandomi qualche aneddoto della mia infanzia."
Francesca:" Magari quando torniamo a casa, finita la vacanza possiamo organizzare una serata di sole donne."
Amanda:" Possiamo farlo in inverno? sarebbe davvero il massimo."
Francesca:" Si perché no, davanti al camino e una buonissima tazza di cioccolata calda."
Amanda:" Oh con la panna, le granelle di nocciola ed il cocco ovviamente, ah e ci voglio anche quei buonissimi biscotti che sembrano delle cannucce. Adoro questa idea, ci metteremo addosso dei pigiami pesanti e degli enormi calzettoni di lana, ci avvolgeremo nelle coperte e staremo davanti al fuoco; si non vedo l'ora che arrivi l'inverno."
Francesca:"Intanto pensa a goderti il tempo di adesso, poi ci organizzeremo per la nostra serata."
Amanda:" Mi piacerebbe fare una vacanza in uno di quei meravigliosi paesaggi dove nevica."
Francesca:" In America ci sono molti posti dove nevica."
Amanda:" Si ma, adorerei visitare uno di quei paesini dove ci sono le baite, le case costruite in legno, hai presente no? Potrei sentirmi in una soap opera di quelle che vedono le donne di mezza età o le zitelle disoccupate."
Francesca:" Dalla tua descrizione, mi viene in mente una telenovela tedesca girata a monaco di baviera."
Amanda:" Sarebbe?"
Francesca:" Sturm der liebe, che tradotto significa tempesta d'amore."
Amanda:" E a Monaco di baviera ci sono questi paesini?"
Francesca:" Si, o almeno questo mostrano le immagini."
Amanda:" Perfetto, allora il prossimo viaggio sarà a Monaco di baviera in pieno inverno."
Francesca:" Siamo sempre al discorso di qualche settimana fa."
Amanda:" Parli di papà, non é così?"
Francesca: Si."
Amanda:" Lui viaggia sempre per lavoro, perché non possiamo organizzarlo noi un viaggio?"
Francesca:" E tu lasceresti tuo padre da solo?"
Amanda:" No io non escluderei mai papà dalla mia vita e nemmeno da un viaggio, anzi mi divertirei tantissimo con lui sulla neve, penso che ci sarebbe il delirio se tutti e due facessimo un viaggio insieme."
Francesca rise immaginandosi la scena.
Francesca:" Possiamo sempre proporglielo."
Amanda:" Sai meglio di me che quello da convincere non é papà, lui all'inizio sarebbe titubante ma poi accetterebbe, mentre tu invece..."
Francesca:" Ehi non starai cercando di farmi passare per la guastafeste?!"
Amanda:" Su forza mamma ammetti che é così e basta."
Francesca:" Possiamo dire che io sono la parte razionale, che cerca di far ragionare tuo padre, che si comporta peggio di voi quando in ballo c'è qualcosa che gli piace o se si tratta di accontentarvi."
Amanda:" A me sembra che sia lui la parte razionale, visto che ti dice che sei una sconsiderata. Io adoro questa meravigliosa opportunità ed apprezzo che papà abbia fatto di tutto per farmi passare del tempo con voi, ma... vorrei poter fare una vacanza dove nessuno sa chi siamo, sedermi nel mio posto sull'aereo ed incontrare persone nuove, uscire per le strade innevate del paesino scelto e visitare la città da normalissimi turisti."
Francesca:" É un po' difficile che questo accada e tu lo sai."
Amanda:" Si lo so."
Francesca:" Facciamo così, se tuo padre ti dice si organizzeremo questo viaggio."
Subito il volto di Amanda si accese di speranza e aveva un sorriso raggiante sul volto.
Amanda:" Dici davvero?!"
Francesca:" Sicuro, ma dovrai parlarne con tuo padre prima."
Amanda:" Oh si lo farò sicuramente."
La porta della loro camera si aprì e subito si udivano delle voci.
Miko:" Mi devi la rivincita."
Michael:" Non ti devo niente, ho vinto onestamente."
Francesca:" Di che state parlando?"
Miko:" Cerca sempre di mettermi in ridicolo."
Michael:" Questo non é vero."
Miko:" Puoi davvero dirlo con questa faccia?"
Michael:" É con questa faccia che lo sto dicendo."
Amanda:" Continuiamo a non capire."
Miko:" Siamo andati al bar a prendere un caffè, dopodiché abbiamo avuto la brillante idea di sfidarci ad hockey da tavolo, così siamo andati nella sala giochi e ci siamo sfidati. Indovinate chi ha vinto?!"
Michael:" Senti non puoi accusare me di farti fare attività che richiedono sforzi fisici se l'idea é stata tua."
Miko:" Fa la finita, mi vendicherò per questo, lascia solo che addenti un po' della mia famosa insalata e dimagrirò in tempo record."
Michael:" Non farmi ridere, l'unica insalata che tu riesci a mangiare é tutt'altro che dietetica."
Miko:" Ehi uomo verdura si dà il caso che le donne preferiscono toccare qualcosa di sodo piuttosto che le ossa e sinceramente penso che ogni donna sarebbe fortunata ad avermi."
Michael:" Questo non lo metto in dubbio amico. Ma si dà anche il caso che nessuna donna vorrebbe essere schiacciata dalla massa grassa."
Miko:" Ognuno ha i suoi peccati ed il mio é quello di amare il cibo, qualcosa in contrario?"
Michael:" Assolutamente no."
Miko:" Bene, perché fin'ora la mia ciccia ti ha salvato la pelle, nessuno si metterebbe mai contro un uomo alto e grosso, ricordatelo. Per questo sono io la tua guardia del corpo e non quegli altri stecchini che ti gironzolano attorno."
Michael:" Tutto giusto amico, ma devi ammettere che non adori molto fare attività fisica."
Miko:" Non ho bisogno di fare attività fisica, ne faccio già abbastanza proteggendoti e superando il bagno di folla che continua a spingermi e a tirarmi robe varie, beccandomi pure le parolacce a volte."
Amanda:" Povero Miko, prometto che quando torneremo a casa mi farò fare una t-shirt con su scritto tutto il mio sostegno per te."
Miko:" Ecco la vedete, dovete dare un tir di medaglie a questa ragazza."
Amanda:" Grazie del pensiero."
Miko:" Ma figurati, sei l'unica che mi sostiene."
Michael:" Insomma, vorrei riuscire a capire quale sarebbe il tuo problema, cos'è che ti ha infastidito tanto?"
Miko:" Vuoi davvero saperlo amico? Bene ti rispondo subito, senza farmi pregare. Il mio problema è che nonostante tutto ciò che faccio per te, non mi hai nemmeno concesso la vittoria; capisco che senti il brivido della vincita, però, potevi almeno fare finta e farmi vincere. Hai visto che ero quasi stanco morto e te ne sei davvero fregato."
Michael:" Ma una sfida é una sfida, non potevo farti vincere così, insomma sarebbe da sciocchi e poi il bambino che é in me fatica a rinunciare a certe cose."
Miko:" Prima o poi lo strozzerò quel "bambino che é in te" te lo assicuro, sono stanco di sentir dire sempre questa storia del bambino."
Michael non prendeva seriamente le parole di Miko, perché sapeva perfettamente che scherzava e faceva il finto offeso, così la prese a ridere perché non poteva esserci altro da fare e veder recitare Miko in quel modo era semplicemente uno spasso, forse avrà ereditato le sue doti recitative dal padre, Marlon Brando perché riusciva a rimanere serio e a far credere a tutti di essere profondamente ferito. Wow che grande attore.
Michael:" Miko, questo si chiama omicidio."
Miko:" Questo si chiama favore amico."
Michael:" Perché favore?"
Miko:" Perché farò un favore all'umanità liberandola dalla piaga della tua infanzia perduta."
Michael rise di gusto al sentire Miko che diceva quelle assurdità."
Miko:" Ah ridi?! così ti faccio ridere, eh?"
Michael:" Scusa, dovrebbe essere una cosa seria, ma ti giuro che non riesco a smettere di ridere."
Miko:" Lo vedo."
Francesca s'intromise cercando di interrompere quella litigata tra i due che sembrava non avere una fine.
Francesca:" Insomma voi due volete smetterla di litigare?"
Michael:" Ma non stiamo litigando."
Miko:" Io si, sto litigando."
Michael:" Ma piantala."
Miko:" Non posso mi hai ferito nell'anima."
Michael:" Niente paura, so io come chiudere questa ferita."
Michael tirò fuori dalla tasca uno snack al cioccolato e lo lanciò a Miko, il quale lo prese e cominciò a scartarlo."
Miko:" Va bene, va bene, per questa volta me la farò passare ma la prossima non penso che mi passerà in fretta."
Michael:" Al prossimo snack."
Miko:" Non ti salverai con una barretta di cioccolato, dovrai portarmi qualcosa di più grande di un semplice snack."
Michael:" Vedremo. Ma il resto del gruppo dov'è finito?"
Amanda:" Liam con i 3T Laura con Eric."
Michael:; E tu sei rimasta qui da sola."
Amanda:" Non é stato terribile, ho parlato con la mamma."
Michael:" E di cosa avete parlato?"
Francesca:" Cose da donne."
Michael:" Sono terrorizzato quando dite cose da donne."
Amanda:" Arrenditi papà, sono cose che non puoi sapere. Forse puoi saperne solo una."
Michael:" E quale sarebbe?"
Amanda:" Te la dico dopo."
Michael:" Dopo quando?"
Amanda:" Ahmm... dopo, é una cosa che richiede tempo e che devi riuscire a metabolizzare bene."
Michael:" Metabolizzare? Allora é una cosa di cui devo preoccuparmi?"
Amanda:" Se la tua idea era vedermi tornare a casa con i capelli legati con il pinzettone, la tuta da ginnastica ed un enorme pancione che sta ad indicare che sono nei guai e vi ho portato un figlio a casa, dimenticala."
Michael:" Beh, almeno sono sicuro che non si tratta di una gravidanza."
Amanda:" Ti assicuro che non é nulla di tutto questo, ma voglio dirtelo quando saremo soli e con molta tranquillità e non é nulla di grave."
Michael:" Allora posso rilassarmi."
Francesca:" Ragazzi, io vi abbandono, vado a fare una doccia."
Miko:" Sarà meglio che vado a prepararmi anch'io."
Michael:" Perfetto, io allora vado a prendere i bambini, vieni con me Amanda? Così puoi dirmi cos'è questa cosa."
Amanda:" Non ti arrendi mai eh?"
Michael:" Mi hai messo curiosità ed ora voglio sapere cos'è."
Amanda:" Va bene andiamo."
Padre e figlia uscirono dalla loro stanza per andare a prendere i bambini che era rimasti tutto il pomeriggio a giocare nella sala dei giochi fatta appositamente per loro. Nel frattempo che s'incamminavano per i corridoi e per raggiungere la sala, parlarono del tanto ambito "segreto di Amanda" che alla fine poi non era un granché come segreto.
Michael:" Allora tesoro, cos'è questa cosa che volevi dirmi?"
Amanda:" Non é niente di così terribile, é solo che ho parlato con la mamma di qualcosa che mi piacerebbe tantissimo fare."
Michael:" Di cosa si tratta?"
Amanda:" Mi piacerebbe fare una vacanza questo inverno, in uno di quei posti dove ci sono le baite o quelle piccole case che sembrano dipinte ma soprattutto che sia un posto pieno di neve."
Michael:" Perché questo viaggio non ti piace?"
Amanda:" Papà lo adoro, ma vorrei fare un viaggio un po' più intimo, magari possiamo andare in posto dove non ti conoscono."
Michael:" E dove? Tesoro mio non credo ci sia un posto dove non mi conoscono."
Amanda:" Possiamo sempre provarci."
Michael:" Non saprei, abbiamo già discusso una volta per questo e non vorrei discutere di nuovo."
Amanda:" No, nemmeno io."
Rimasero per un attimo in silenzio, camminando, non vi era certezza se Michael avesse detto si o no alla proposta di sua figlia. Si voltò a guardarla per un attimo pensando a come potesse sentirsi a ricevere sempre un no come risposta. Amanda non era mai stata capricciosa, nemmeno quand'era bambina, ma adesso che era cresciuta, era assolutamente normale che si confrontasse con gli altri coetanei e che volesse vivere delle esperienze simili a quelle dei giovani della sua età, proprio come una ragazza normale. Michael sapeva perfettamente che lei non voleva fare la capricciosa o la viziata e vedeva il dispiacere di sua figlia che cercava di nasconderlo, ma ad un genitore attento come lui, certe cose non gli sfuggono.
Michael:" Ti renderebbe davvero felice questa cosa?"
Amanda:" Si papà, ma io capisco se non puoi, d'altronde ci sono cose più importanti nella vita."
Michael:" Sai che mi dispiace e mi addolora tantissimo doverti dire sempre di no..."
Amanda:" Si lo so papà, non preoccuparti, io non mi arrabbierò questa volta."
Michael:" No, lasciami finire. Mi addolora tantissimo doverti dire sempre di no, però per questa volta farò un'eccezione e ti dirò di si."
Amanda:" Cosa? Sul serio?"
Michael:" Si, sul serio."
Amanda:" Grazie papà, grazie tante."
Lo abbracciò davvero forte e lui non poté che ricambiare stringendola fortissimo quasi a non farla respirare.
Amanda:" Papà, così soffoco però."
Michael:" Ti voglio tanto, tanto, tanto bene."
Amanda:" Anche io papà e te ne vorrò sempre, anche se dovessi passare il resto della vita a dirmi no."
Lui sorrise e la baciò sulla testa, allentando la presa e lasciandola andare così da poter riprendere a camminare.
Michael:" Guarda siamo quasi arrivati, laggiù c'è la sala per i bambini."
Sua figlia lo prese per il braccio costringendolo a fermarsi.
Amanda:" Facciamo una cosa divertente?"
Michael:" Cosa?"
Amanda:" Una gara a chi arriva prima."
Michael:" Non é leale, sai che ti batterei."
Amanda:" Questo lo vedremo mr. Jackson."
Michael:" D'accordo ma se perdi non venire a lamentarti."
Amanda:" Va bene, pronti partenza via!"
Michael:" Aspetta sei stata troppo veloce nel contare, non é valido."
Amanda:" Intanto stai perdendo tempo a parlare!"
Corsero fino ad arrivare alla porta della sala e non appena la raggiunsero, in parità tra l'altro, fecero un gran baccano da far girare tutti quelli al suo interno, mentre loro due ridevano ed avevano il fiatone per aver corso.
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Un'Insolita Crociera: Tra Lusso E Follia
FanficAmanda Jackson, insieme alla sua famiglia decidono di fare un viaggio a bordo della MSCVIP Cruise, nave da crociera che organizza viaggi per gente del mondo dello spettacolo, così da poter passare del tempo con i suoi genitori. A bordo della nave vi...