Capitolo 13

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Sasha, la ginnasta del gruppo intrattenitore delle serate a bordo della crociera, andò a procurarsi tutto il necessario per lo spettacolo. Aveva in mente un numero che avrebbe stupito il pubblico molto più di quello eseguito la sera precedente. Ogni trucco, che sia illusionistico o meno, necessita di tanta pratica ma soprattutto della giusta attrezzatura che permetterà la riuscita del numero al cento per cento. Così la ragazza con in mano i bozzetti del suo favoloso progetto, si ritrovò a costruire i suoi costumi con l'attrezzatura messa a disposizione dallo staff, sperando che tutto andasse per il verso giusto.
Richie:" Ehi Brice hai visto Sasha?"
Brice:" Si, sta preparando i suoi costumi per la serata."
Richard:" Allora diceva sul serio quando parlava di aver già pensato al numero."
Brice:" Sasha é geniale, vedrai quello che ha preparato lascerà tutti di stucco."
Richard:" Sai già di cosa si tratta?"
Brice:" No, ha detto di volercelo illustrare dopo."
Richard:" Bene, aspettiamo allora."
I due ragazzi rimasero ad aspettare Sasha per un bel po' di tempo, lei fece tutto il possibile per cercare di finire in tempo e raggiungere gli altri colleghi in modo da poter spiegare loro tutto il suo progetto.
Sasha:" Ragazzi, scusate il ritardo."
Richard:" Finalmente, ci hai messo davvero troppo."
Sasha:" Tengo tantissimo alla riuscita di questo numero, quindi ho costruito i costumi e poi sono subito andata a collaudarli , perché non voglio fare una brutta figura davanti a tutti e rovinare tutto il nostro lavoro."
Brice:" Sì ma il nostro vero compito é derubare le star, non dimenticarlo."
Sasha:" Non l'ho dimenticato, ma dobbiamo anche infondere sicurezza alle persone che ci osservano e perché no invogliarli a venire dietro le quinte."
Richard:" Vuoi portarli dietro le quinte? Ma ha detto rapimento di oggetti preziosi, non di persone."
Sasha spintonò leggermente Richard il quale sorrideva per l'idea bizzarra della sua amica.
Thomas:" Brava Sasha, stai iniziando ad entrare nella giusta ottica."
Disse Thomas venendo verso di loro.
Sasha:" Grazie Thomas, io so perfettamente cosa devo fare, loro un po' meno."
Richard:" lo sapremmo se tu ci illustrassi la tua idea super segreta."
Sasha:" In realtà ho intenzione di illustrativi solo una parte della coreografia, mentre il mio numero super speciale rimarrà segreto fino a questa sera."
Richard:" Cosa? Non vuoi dircelo? Ma come faremo a sincronizzarci?!"
Brice:" Per me va benissimo, a me interessa sapere la mia parte."
Sasha:" Allora ragazzi, ecco la mia idea."
La giovane ginnasta cominciò ad illustrare cosa dovevano fare: dalle entrate, ai numeri acrobatici, come dovevano sincronizzarsi e soprattutto in quale momento Sasha avrebbe sfoderato il suo numero "Wow". Thomas era davvero fiero di Sasha, che aveva cominciato a prendere gusto in queste esibizioni, ed é per questo che riusciva a vedere il piano portato a termine; Thomas sapeva bene che quando il cuore di Sasha s'infiamma di passione per qualcosa allora mette tutta se stessa per far in modo che esso risulti eccellente, ecco perché il suo compito era spronarla a vedere oltre i suoi limiti ed incoraggiarla dandole la giusta carica per arrivare al traguardo.
MSCVIP Cruise - Qualche minuto prima dello spettacolo...
Concentrazione, respiri profondi, riscaldamento muscolare, meditazione.... questi erano i pensieri che passavano per la mente di Sasha, che nonostante fosse consapevole delle sue capacità, l'agitazione cercava sempre di avere la meglio, ma lei tentava di annullare ogni emozione che voleva sopraffarla.
Richard:" Sasha sei pronta?"
Sasha:" ancora cinque minuti."
Brice:" Non credo che il presentatore ci lascerà altri minuti."
Sasha:" Solo cinque minuti."
Sasha sentiva tutti i muscoli del suo corpo irrigidirsi, forse era la tensione o la paura di deludere gli spettatori; la sera prima andò tutto bene ma la ragazza prese quel numero troppo seriamente e stava rischiando seriamente di svenire. Respirava a fatica e senza capirne il motivo stava per avere un attacco di panico.
Brice:" Sasha, che ti succede?"
Richard:" Non sta bene."
Sasha svenne, fortunatamente Richard e Brice si trovavano accanto a lei e riuscirono ad afferrarla prima che potesse battere la testa.
Tutti erano intenti a farla riprendere, ma all'improvviso l'immagine svanì lasciando solo il buio....
Richard:" Sasha? Sasha!"
Aprì gli occhi, era in piedi, osservò le sue mani e si guardò attorno come stordita, era accaduto tutto nella sua mente. Non era affatto svenuta ma aveva appena fatto i conti con le emozioni che le avevano fatto capire che volevano tenerla sottomessa. Ma lei era uno spirito libero, almeno quando diventava una ginnasta ed uno spirito libero non può essere imprigionato ma rimane libero di volare e di esprimere il suo vero essere.
Presentazione:" Facciamo un caloroso applauso al gruppo che ci ha tenuti con il fiato sospeso fino all'ultimo secondo, Ladies and Gentleman la Against The Wind."
L'applauso del pubblico fu abbastanza clamoroso, dovuto al fatto che gli ospiti avevano gradito la precedente esibizione. I tre ragazzi fecero il loro ingresso sul palco, con il massimo della concentrazione, ripassando bene le regole principali del loro eccellente piano, ma allo stesso tempo la parte ribelle della loro personalità venne fuori in quel numero pieno di colpi scena e numeri acrobatici. Uno di questi era il meraviglioso cambio d'abito di Sasha, all'inizio indossava un abito composto da due stoffe di colore differente: una color carne che creava questo gioco mimetico che lo faceva sembrare un tutt'uno con la pelle della ragazza e l'altra bianca con una punta di color oro sui dettagli ma soprattutto glitter sparsi ovunque a quantità. Lei aveva deciso di darle un tocco in più trasformandolo in un abito fatato aggiungendo delle favolose ali le cui venature ricordavano dei rami d'albero, il tutto armonizzato dalla sua straordinaria e poetica danza che la facevano sembrare sul serio una fata. Brice e Richard si fecero da parte lasciando come al solito la scena a lei, ma prima ci voleva un velocissimo cambio d'abito avvenuto con uno straordinario gioco illusionistico. Con la luce dei riflettori puntati ed un immensa esplosione di glitter che la circondavano il suo abito cambiò forma e colore diventando un graziosissimo abitino dolcevita blu elettrico con delle sfumature bianche sulle pieghe della gonna e decorato con delle rose sempre bianche, che partivano dal collo e scendevano fino ai fianchi ed arricchito sempre dagli immancabili swarovski. Sulle braccia invece aveva dei lunghi guanti senza dita della stessa tonalità del vestito, sui bordi e lungo la manica degli stessi vi erano sempre gli intramontabili swarovski. La giovane aveva studiato alla perfezione il numero finale che non conoscevano neppure i suoi colleghi, quindi si sarebbero stupiti pure loro se il numero fosse riuscito come lei lo aveva immaginato e progettato. I tecnici che si occupavano del backstage le avevano messo un'imbragatura che era riuscita a mimetizzare con i costumi così da non svelare nulla e tenere il suo pubblico con gli occhi puntati su di lei. Ad un segnale da parte della ragazza gli addetti dietro le quinte la sollevarono e mentre saliva lentamente dal costume sbucarono delle ali di farfalla blu che riflesse alla luce si coloravano di un turchese intenso. Inutile descrivere ancora una volta lo stupore dipinto negli occhi della gente che la osservava volteggiare come una fata libera in quel ampio spazio della sala, con l'adrenalina, il cuore che esplodeva di gioia ed emozione ed un enorme sorriso sulle sue labbra leggermente più rosse del solito per via del suo rossetto che adorava mettere per le esibizioni speciali e questa lo era. Ma prima o poi ogni farfalla si posa in un fiore per riprendere fiato, stessa cosa per lei; la terra la richiamava e non poteva continuare a volteggiare a lungo. Prima che i suoi piedi toccassero di nuovo il suolo ghiacciato del palco, decise di regalare un altro po' di stupore al suo amato pubblico, così alzò entrambe le braccia e creò un altro dei suoi trucchi, che consisteva nel creare una sfera luminosa che lasciata andare sarebbe esplosa in una sorta di fuoco d'artificio glitterato che sarebbe caduto poi, come pioggia sul capo degli spettatori. Tornata con i piedi per terra, Sasha fece un inchino ringraziando di cuore il pubblico che ancora una volta le mostrava tutto l'affetto attraverso quel calorosissimo applauso. Richard e Brice tornarono al suo fianco e lei li accolse abbracciandoli entrambi ed inchinandosi a loro volta ringraziandoli ancora, poi uno dei due prese un enorme mazzo di rose ed ordinò che venissero distribuite alle donne della sala. Richard e Brice, una volta tornati nel backstage chiesero spiegazione a Sasha di come le era venuta in mente questa sfavillante idea, ma a dirla tutta nemmeno lei sapeva come, apprese solo che fu un vero e proprio successo e questo le bastava; non aveva alcuna intenzione di cercare altre risposte nella sua mente e lasciò che le cose facessero il loro corso, ma che risposta dare agli amici? Semplice, decise di rispondere in maniera semplicissima con un " ho sempre sognato di volare ed ora ho realizzato il mio sogno". Certamente non era un granché come risposta e pure fuori logica ma sicuramente aveva il suo effetto. Come richiesto dagli animatori, i camerieri distribuirono le rose a ciascuna donna presente che non si fecero pregare e poi un regalo é un regalo, come rinunciarci. Anche Amanda Francesca e Laura si trovavano lì e quindi venne donata una rosa anche a loro, la presero e ringraziarono i camerieri per la loro gentilezza.
Francesca:" Che bella, ed ha anche un buon profumo."
Laura:" Sono stati favolosi, mi piacerebbe sapere come fanno ad organizzare spettacoli del genere."
Amanda:" Potremmo andare dietro le quinte per conoscerli e parlargli, se ce lo concedono."
Michael:" Provate, magari vi fanno passare."
Amanda:" Ho una bellissima idea, perché non ci accompagni tu? Sicuramente con te ci faranno passare."
Michael:" D'accordo vi accompagnerò."
Amanda:" Grazie papà."
Michael:" Possiamo vedere se ci fanno passare adesso."
Amanda:" Vuoi andare adesso?"
Michael:" Si, forza venite con me."
Amanda:" Ok."
Michael:" Eric vieni anche tu?"
Eric:" Si, eccomi."
Tutti e quattro si recarono dietro le quinte per conoscere il team. Vedendo i tre ragazzi accompagnati da Michael, nessuno fece obiezione e li fecero passare senza aprire bocca, anzi li accompagnarono direttamente da loro presentandoli.
Thomas:" Michael Jackson, conoscerti é davvero un onore, io sono Thomas Potter il capo della Against the wind."
Michael:" Lieto di fare la sua conoscenza, Thomas."
Thomas:" E questi bellissimi giovani sono?"
Michael:" Loro sono Amanda ed Eric, i miei figli e lei é Laura la ragazza di Eric."
Thomas:" É un vero piacere. Come posso esservi utile?"
Michael:" Siamo venuti qui per congratularci con lei ed i suoi ragazzi per lo spettacolo, se volevano avere gli occhi puntati su di loro ci sono riusciti in pieno."
Thomas:" Molte, molte grazie, ma sono sicuro che loro apprezzeranno i vostri complimenti. Ragazzi avvicinatevi!"
Il gruppetto dei tre ragazzi vennero e si misero al fianco di Thomas cercando di capire perché lui li avesse chiamati.
Thomas:" Ragazzi vi presento Michael Jackson e la sua famiglia. Sono venuti dietro le quinte per complimentarsi con voi."
Richard:" Ciao io sono Richard."
Richard fu abbastanza colpito da Amanda e le porse la mano in segno di presentazione.
Amanda:" Ed io sono Amanda."
Richard:" Obrigado."
Amanda:" Parli il portoghese?"
Richard:" In realtà, conosco solo questa frase."
Amanda gli sorrise, lui rimase a guardarla per un po', Thomas intervenne per smorzare il momento.
Thomas:" Ah questi giovani. Basta davvero poco per farli innamorare eh Michael?"
Michael:" Beh mi dispiace tantissimo dover deludere il suo ragazzo ma, mia figlia é già impegnata."
Thomas:" Oh che peccato e tu sei lontana da lui?"
Amanda:" No é qui in vacanza con noi."
Thomas:" Ora capisco perché non soffri la solitudine."
Richard:" Non dirmi che lui é il tuo ragazzo?!"
Disse indicando Eric.
Amanda:" Oh no! Lui é mio fratello ."
Eric:" Ma per carità, io il suo fidanzato."
Amanda:" Credimi sarebbe il giorno più fortunato della tua vita se tu uscissi con una come me. Ma in effetti é meglio evitare o i paparazzi scriverebbero sul giornale: Amanda Jackson. La figlia del re del pop esce con una scimmia."
Eric:" Stupida."
Amanda:" Stupido tu."
Michael:" Ragazzi per favore. Amanda siamo sempre alle solite con te."
Thomas:" Hanno un bel caratterino, immagino non siano facili da gestire."
Michael:" No infatti, ma stanno crescendo e quindi é normale che non vadano d'accordo perché ognuno di loro vuole i propri spazi e le loro ragioni."
Amanda:" Lasciatemi dire ragazzi che siete stati mitici, io non ho partecipato a molti spettacoli ma ho amato i vostri e sei stata favolosa, ho amato alla follia i tuoi costumi."
Sasha:" Grazie, sei dolcissima."
Thomas:" Sono veramente orgoglioso di questa ragazza, si é impegnata tantissimo in questi anni a raggiungere dei livelli molto alti e adesso si vedono i risultati degli anni di studio."
Michael:" É vero, non ci sono parole per descrivere questo numero, io amo la magia e quindi hai saputo tenermi incollato alla sedia con lo sguardo costantemente sul palco."
Sasha:" Oh mamma, la ringrazio Mr. Jackson, fatto da parte sua é davvero un bellissimo complimento."
Laura:" Mi piacerebbe sapere chi ti ha realizzato i costumi."
Sasha:" Li ho realizzati da sola, ho imparato un paio di cose sulla meccanica e robe del genere quando ero piccola, così l'ho progettato su misura per il numero."
Michael:" Piccola ma tosta."
Thomas:" Eh si, non bisogna lasciarsi ingannare dalla sua statura e poi sappiamo bene che i giovani governano la nave della vita, hanno tanta vitalità e voglia di fare cose nuove, mentre noi vecchi possiamo solo accomodarci e lasciare che loro prendano il timone e traccino da soli la rotta."
Michael:" Ha usato le parole giuste Thomas. Io la penso esattamente come lei."
Thomas:" Anni di lavoro e di vita vissuta su questa terra, mi hanno reso l'uomo che sono e penso che tu sappia benissimo di cosa sto parlando."
Michael:" Si, immagino. Da quanti anni lavora in questo settore?"
Thomas:" Beh già sono parecchi. Un giorno andrò in pensione, ma non posso farlo senza prima aver visto milioni di facce felici."
Michael:" Capisco cosa intende."
Eric:" Potresti farti spiegare un trucco per far apparire le rose, così puoi usarlo con la mamma quando pensa che la tradisci."
Michael:" Credimi finirei per avere una serra fiorita per quante rose dovrei regalarle, ma sono sicuro che non si convincerebbe nemmeno così."
Eric:" Se lo dici tu."
Michael:" Bene, sarà meglio tornare al nostro gruppo. Thomas é stato un vero piacere conoscerla."
Thomas:" Lo stesso vale per me Michael, speriamo di riuscire a regalarvi altre emozioni, nel corso di questo viaggio."
Michael:" Sono sicuro che ci riuscirete. Buona serata ragazzi."
Thomas:" Grazie, anche a voi."
Si apprestarono a tornare dal resto della loro comitiva, lasciandosi alle spalle Thomas ed il suo gruppo, ovviamente il boss non si aspettava che sarebbero venuti dietro le quinte a parlare con loro ma meglio così, pensò dentro di se, perché gli avevano facilitato le cose e subito si fece venire una brillante idea che li avrebbe aiutati a mettere in atto il loro piano.
Alla reception Miranda stava parlando con delle sue colleghe, l'argomento era sempre il lavoro, che lei svolgeva con molta efficienza e adorava farlo, non bisogna dimenticare dopotutto che molti anni prima lei lavorava come receptionist, quindi riuscire a svolgere bene la sua professione era un suo sacrosanto dovere e dato che se ne intendeva parecchio, aiutava le nuove reclute a capire come svolgere il proprio lavoro con la massima serietà e cordialità ma con un pizzico di charme ed eleganza che rende il quadro unico e completo. Mentre era intenta a spiegare delle cose ai suoi colleghi, venne chiamata da Max, che si era gentilmente nascosto dietro il bancone della reception.
Miranda:" Ecco ragazzi, la prima cosa che dovete assolutamente evitare, é quella di comportarvi come il cameriere laggiù."
Disse con sarcasmo pensando di essere riuscita ad imbarazzare il suo collega "flirto in fretta", ma a quanto pare Max non era il tipo da perdere subito la calma, così la prese a ridere stando al gioco.
Max:" Mi avete beccato, io che pensavo di farle una sorpresa ma non ci sono riuscito."
Disse facendo ridere tutti, tranne Miranda che non era affatto contenta del suo modo di mettersi in mostra.
Max:" Beh ragazzi, a parte lo scherzo dovete ascoltare la vostra insegnante perché sa esattamente di cosa parla ed ha davvero molta esperienza nel suo settore che le dà l'opportunità di essere elegante e non di sembrare uno sguattero come me, che si nasconde dietro i banconi cercando di recuperare qualcosa per nutrirsi."
Miranda:" Ok ho capito, ragazzi facciamo una pausa riprenderemo dopo."
Disse congedando il gruppo che era con lei.
Miranda:" Cosa vuoi?"
Max:" Sapere se sei concentrata."
Miranda:" Sono molto concentrata."
Max:" A far che?"
Miranda:" Il mio lavoro."
Max:" Il tuo lavoro? Questo non é il tuo lavoro Ivanov, tu sei un'agente e sembra che tu non ti stia concentrando abbastanza."
Miranda:" Senti non dirmi come devo svolgere il mio lavoro perché so meglio di te qual'é la mia missione."
Max:" Quindi ti stai dando da fare."
Miranda:" Certo che mi sto dando da fare."
Max:" Va bene, e cosa hai scoperto fino ad adesso?"
Miranda rimase senza parole non sapendo cosa rispondere con esattezza.
Max:" Lo vedi, non sai niente."
Miranda:" Tu invece sai molte più cose?"
Disse parecchio infastidita dal comportamento del suo egocentrico collega.
Max:" Oggi ho avuto un piccolo battibecco con un ospite."
Miranda:" Oh é così che svolgi il tuo lavoro, battibbeccando con gli ospiti?"
Max:" Ma era un tizio alquanto sospetto, era come infastidito dal fatto che cercassi di ascoltare la conversazione con il suo gruppo."
Miranda:" Ma davvero?! Beh posso capire esattamente come si é potuto sentire."
Lui capì subito che lei si riferiva all'episodio di qualche minuto fa.
Max:" Sono serio Ivanov."
Miranda:" Anche io, sei una vera piaga Max."
Max:" Insomma si può sapere il motivo di tutto questo astio nei miei confronti."
Miranda:" E me lo chiedi anche?! Hai visto come ti sei comportato? Hai fatto lo snob credendoti il migliore in circolazione e sei venuto ad accusarmi di non svolgere affatto il mio lavoro."
Max:" Va bene Miranda, mi dispiace, ti chiedo scusa, e solo che a volte penso che tu perda la rotta e ti concentra troppo su altro."
Miranda:" Ok siamo degli agenti ma non dimenticare tu che nessuno deve scoprire la nostra vera identità o non servirà a nulla quello che stiamo facendo."
Max:" Si hai ragione, scusa ancora se mi sono surriscaldato. Spero che ora potremmo fare pace."
Miranda:" D'accordo accetto le tue scuse ma ad una condizione."
Max:" Quale sarebbe?"
Miranda:" Da questo momento in poi esigo rispetto e quando ti rivolgi a me dovrai rispondere con calma e ovviamente dovrai già esserti sbollentato o la prossima volta utilizzerò le mie unghie super smaltate e ben limate per graffiarti quel bel viso che ti ritrovi, ed ho letto nel tuo fascicolo che é il tuo pezzo forte."
Max:" Si era il pezzo forte di qualche anno prima, ora il mio punto forte sono i bicipiti, vuoi vedere?!"
Miranda:" Tieni quelle armi letali lontano da me, vedo che non hai ancora smesso di flirtare."
Max:" Direi che non posso farci niente, sono attratto dalle bionde armate e pericolose come te , probabilmente i tuoi capelli non sono di un biondo naturale, perché di solito le bionde sono delle stupide ochette, ma questo non é il tuo caso."
Miranda:" Mi hai appena fatto un complimento, wow mi sento veramente lusingata."
Max:" Accetteresti di prendere un caffè insieme?! magari domani."
Miranda:" Scordatelo, non riusciremmo a fare bene il nostro lavoro se usciamo insieme e caro mio Max perderesti la concentrazione, quindi la mia risposta é prendiamocelo ognuno per i fatti nostri."
Max:" Come vuoi, hai anche una buona memoria vedo e sai usarla contro gli altri, io non ci riuscirei, ho già dimenticato ciò che mi hai detto."
Miranda:" Oh mi dispiace, ma non preoccuparti ti attaccherò un gigantesco foglio con su scritto a caratteri veramente enormi 'NON VOGLIO USCIRE CON TE'. Così forse te lo ricorderai."
Max:" Non demordo, la speranza é l'ultima a morire."
Miranda:" Con me morirà prestissimo e ora torno al mio 'lavoro', ciao."
Lo lasciò così senza lasciargli il tempo di realizzare che lo avesse appena friendzonato, altro non poteva aspettarsi da una donna seria come lei che volentieri direbbe si all'amore ma nel modo corretto e soprattutto non durante il lavoro, perché mischiando il lavoro con la vita sentimentale non si ottiene quasi mai nulla di buono, salvo eccezioni, ma l'eccezione non faceva parte della vita di Miranda. Tornando alla famiglia Jackson, che dopo aver passato una serata tutti insieme ed aver lasciato ancora una volta spazio al divertimento, si ritirarono nelle loro camere, pronti per andare a dormire, dopotutto anche la più bella festa finisce prima o poi o forse non proprio tutte. Nella camera dei ragazzi vi era una gran confusione, pare che Eric abbia deciso di organizzare un pigiama party con tanto di musica, con un volume per niente ragionevole, difficile comprendere come gli altri riuscissero a dormire o almeno Amanda e Laura non ci riuscivano proprio.
Laura:" É terribile, non riesco a chiudere occhio."
Amanda:" Lo dici a me, io ho davvero bisogno di dormire o domani mattina sembrerò mio padre con il trucco da zombie."
Laura:" Dobbiamo fare qualcosa."
Amanda:" Concordo pienamente, vado subito a dirgli di abbassare il volume."
Si alzò per andare a bussare alla porta della camera di suo fratello che faceva insieme al resto dei ragazzi un gran baccano. Eric aprì la porta e si ritrovò Amanda alquanto arrabbiata ed infastidita da quel volume assordante.
Eric:" Che vuoi sorella?"
Amanda:" Esigo che tu abbassi il volume della musica, ma dove credi di essere, in discoteca?"
Eric:" Forse. Questo é un super party room, una vera e propria festa in camera per soli uomini e tu non sei la benvenuta."
Amanda:" Non ci tenevo per niente a far parte del tuo schifo-party o come cavolo si chiama, adesso cerca di abbassare il volume prima che vada subito a chiamare..."
Eric le chiuse la porta in faccia prima che lei potesse terminare la frase.
Amanda:" Papà."
La ragazza tornò in camera sua con l'intento di fargliela pagare in qualche modo.
Laura:" Non ti hanno voluta ascoltare vero?"
Amanda:" Esatto, ma vedrai non la passerà liscia, gli farò capire che si é messo contro la persona sbagliata."
Laura:" Non voglio fare la guasta feste, ma non sarebbe meglio che tu denunciassi il fatto ai tuoi, invece di sbrigartela da sola?"
Amanda:" Non se ne parla, gli farò venire la voglia di andare a dormire e dopo questa lezione ti farò vedere come celebrerà il culto della notte andando a dormire il più in fretta possibile, invece di fare i festini.
Laura:" D'accordo se lo dici tu. Anche se io rimango del parere di dirlo ai tuoi."
Amanda:" Non ho bisogno di svegliare i miei genitori, lo farò se sarà necessario ed io penso proprio di no."
Laura:" E come pensi di dargli questa lezione?!"
Amanda:" Vedrai."
Amanda si avvicinò allo stereo che era presente nella sua camera, lo accese e cominciò ad aumentare il volume superando la musica della camera di suo fratello, che tra l'altro l'aveva sentita e fece per andare nella camera di sua sorella per dirle di abbassare il volume. Non appena sentì bussare alla porta, sul viso di Amanda spuntò un sorriso piuttosto compiaciuto, credendo che prima o poi suo fratello si sarebbe arreso.
Amanda:" Cosa vuoi fratello?"
Eric:" Dirti di abbassare il volume."
Amanda:" Non se ne parla nemmeno, io e Laura stiamo facendo il super iper mega party room e non abbiamo alcuna intenzione di smettere."
Eric:" Senti stai rovinando la nostra serata."
Amanda:" E tu hai disturbato il nostro sonno ristoratore, perché nel caso non lo sapessi, incontri donne dolci e bellissime solo perché hanno avuto l'opportunità di dormire. Prova ad incontrarne una che non ha avuto questa possibilità e vedrai come andranno alla grande le tue tecniche di seduzione da micetto panterone."
Eric:" Stai dando i numeri come al solito."
Amanda:" Forse perché siamo già arrivati ad una tarda ora notturna ed io sto crollando?!"
Disse accentuando di più l'ultima parte del suo discorso.
Amanda:" Ed ora se vuoi scusarmi, c'è un party che mi aspetta, buona serata."
Gli chiuse la porta in faccia esattamente come suo fratello aveva fatto con lei qualche minuto prima."
Eric:" Va bene ho capito, é la guerra che vuoi? E guerra avrai."
Laura:" Sei proprio convinta di voler mandare avanti questa follia?"
Amanda:" Certo, vedrai cederà prima o poi."
Eric tornò nella sua stanza ed alzò il volume della musica ancor di più di quello di sua sorella. La musica era talmente forte che Amanda e Laura si misero le mani nelle orecchie.
Laura:" Arrendersi?! A me sembra che abbia deciso di continuare."
Eric urlò dalla sua stanza ma a malapena si riusciva a sentire per via del volume troppo alto.
Eric:" Allora sorella?! Che mi dici ora?!"
Amanda:" Ah si é questo quello che vuoi Eric, d'accordo, ora ti faccio vedere io."
Laura:" Cosa vuoi fare?"
Amanda tornò nella sua camera con una cassa che trovò nel corridoio della nave, forse lasciata li da qualche tecnico. Una cassa bella potente che avrebbe fatto sembrare la musica dello stereo dell'altra stanza un fischietto in confronto alla potenza di quell'oggetto.
Amanda:" Ora con questo potrai davvero metterti a tacere."
Collegò la cassa ed aumentò il volume facendo tremare il resto della stanza.
Anche i ragazzi si tapparono le orecchie per il forte rumore.
Amanda:" Prova a fermare questo."
Eric:" Ci puoi scommettere disse avendo trovato lo stesso oggetto anche lui.

Un'Insolita Crociera: Tra Lusso E FolliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora