In cabina, stavano ancora giocando al twister, erano rimasti solo Miko, Amanda ed Eric, perché i bambini si erano arresi e si addormentarono sul divano. Laura era tornata in cabina e si era recata nella sua stanza per andare a riposare, poiché aveva un terribile mal di testa, a causa della precedente notte insonne.
Miko:" Qualcuno può girare la lancetta per me?"
Eric:" Ci penso io."
Eric girò la lancetta che avrebbe indicato l'arto ed il colore sul quale andava poggiato.
Eric:" La lancetta indica di mettere il braccio sinistro nel colore blu."
Miko:" Accidenti, é una cosa abbastanza complicata da fare."
Amanda:" Su Miko resisti, questa é l'ultima partita, cerchiamo di concluderla al meglio."
Miko:" Ci sto provando, ma credo di non avere più la forza, sto per cedere."
Amanda:" Non esiste, Miko, ti ordino di rimanere in piedi."
Miko:" Vorrei davvero ascoltarti ma proprio non ce la faccio più."
Noo Miko! Urlarono entrambi i ragazzi ritrovandosi Miko addosso, che li schiacciava.
Miko:" Scusate ragazzi, ma non ho resistito."
Eric:" Miko, sei un quarto di bue."
Amanda:" Potevi essere più gentile."
Eric:" Gentile? Mi ha rotto entrambe le costole, come posso essere gentile?"
Amanda:" Ti ricordo che é caduto addosso anche a me."
Miko:" Sarà meglio andare a mettere i bambini a letto."
Amanda:" Si giusto, Eric ci dai una mano?"
Eric:" Si arrivo."
Presero in braccio i bambini e li portarono nella loro stanza e gli rimboccarono le coperte, poi rimisero in ordine la cabina, pronti per andare a dormire.
Miko:" Bene ragazzi, io vado a dormire, sono stanchissimo e vi consiglio di fare lo stesso perché i vostri genitori non torneranno adesso."
Amanda:" Si, grande idea."
Miko:" Buona notte ragazzi."
Eric:" Notte Miko."
Miko se ne andò lasciando i due fratelli da soli.
Eric:" Mi sono divertito é stata una bella serata."
Amanda:" Per quanto mi dispiaccia devo darti ragione, mi sono divertita anch'io."
Eric:" Pensi che sia andata bene tra mamma e papà? Che era necessario organizzare tutto questo?"
Amanda:" Era assolutamente necessario. Loro si amano e hanno bisogno di sentirselo dire entrambi, anche se papà non si apre molto, ha bisogno di sapere che la mamma ci tiene a lui e lo stesso vale per lei."
Eric:" Si, hai ragione, condivido appieno il tuo pensiero. Domani fatti dare più dettagli possibili dalla mamma."
Amanda:" Ma ti pare, non mi farò raccontare queste cose. Piuttosto perché non lo chiedi a papà?"
Eric:" Scherzi? Non si aprirebbe mai, potrebbe affondare la nave, esplodere una bomba nucleare, ma lui non lascerebbe trapelare nulla."
Amanda:" È vero, non si lascerebbe scappare nulla sui suoi sentimenti."
Eric:" Comunque sia, mi spiace ammetterlo, ma hai avuto un'ottima idea."
Amanda:" Grazie fratello."
Si diedero il cinque e si separarono per recarsi nelle loro rispettive camere e mettersi a letto, subito dopo tornarono anche l'ultimo gruppetto che era andato al convegno ed anche loro stanchi dalla serata andarono a stendersi.
Qualche oretta più tardi, Michael e Francesca tornarono in cabina, cercando di non fare rumore e di non svegliare nessuno. Un'impresa davvero ardua al buio, Michael aveva urtato il piede contro qualcosa che spostandosi, fece rumore.
Francesca:" Shh fai piano i ragazzi dormono."
Michael:" Faccio piano, o almeno ci provo. Aspetta, accendo la luce."
Lei lo fermò subito impedendogli di premere l'interruttore.
Francesca:" No, é vietato accendere la luce, e poi lo sanno tutti, che le cose migliori vanno fatte al buio."
Michael:" Solo per raggiungere la stanza ed evitare di inciampare su qualcosa."
Francesca:" Ti guido io, conosco questa cabina come il palmo della mia mano ormai."
Michael:" Va bene."
Francesca gli prese la mano come per guidarlo ma invece di aiutarlo a distinguere gli oggetti, gli mise le mani sui suoi fianchi, invitandolo a capire di quale parte del suo corpo si trattasse.
Francesca:" Cosa sono questi?
Michael:" Sono i tuoi fianchi. Ma tu dovresti guidarmi per raggiungere la camera e non farmi toccare il tuo corpo."
Francesca:" Mi stai dicendo che non t'interesso?"
Michael:" Non ho mai detto questo."
Gli si avvicinò all'orecchio sussurrandogli e facendolo rabbrividire, per quanto la sua voce fosse leggera e calda.
Francesca:" Lasciati guidare, ascolta solo la mia voce, seguila."
Lui la baciò fermandosi sulle sue labbra per un po', non appena smise di baciarla, lei riprese a parlare.
Francesca:" Ma se mi baci, come faccio a parlarti?"
Michael:" Forse ti posso guidare io."
Lui le prese nuovamente le labbra in un bacio pieno di passione, le mise una mano sul viso e lei la sfiorò con la sua, scese a baciarle il collo, lei gli poggiò una mano sulla spalla e portò l'altra dietro la sua nuca, ma subito dopo lo costrinse a fermarsi.
Francesca:" Non siamo ancora arrivati in camera."
Michael:" Questo possiamo risolverlo subito."
La baciò un'altra volta, poi la prese in braccio come una sposa, la condusse fino alla camera da letto,una volta dentro, si chiuse la porta alle spalle e si diresse verso il letto, la poggiò sul morbido materasso e la baciò. Prima che potesse allontanarsi, lei lo afferrò per il bavero della giacca attirandolo nuovamente a se.
Francesca:" Non mi stancherò mai di te."
Michael:" Pensavo la stessa identica cosa."
Lei tornò ancora sulle sue labbra, sfiorandole, gli sfilò la giacca, accarezzando il suo corpo, passava le mani sulle sue spalle, sui reni, sui fianchi, il suo corpo era come una calamita, da cui non riusciva a staccarsi.
Michael:" Ehi un po' di poesia babe, di solito quando si scrive una canzone si parte dalla strofa, ma tu vuoi passare subito al coro."
Francesca:" Ci sono diversi casi, a volte nasce prima il coro e poi da quello si trae ispirazione per tutto il resto."
Michael:" Ma che brava."
Francesca:" Ho imparato dal migliore."
Le diede un bacio, lei gli mise entrambe le mani sul suo viso guardandolo dritto negli occhi.
Francesca:" Show me and let me feel your love."
Michael:" You too, babe."
Si baciarono, lasciandosi travolgere dalla passione e dal mood di quella dolcissima atmosfera.
In tutta la stanza si poteva sentire il rumore dei loro respiri, gli schiocchi dei loro baci, il suono impercettibile delle mani che sfioravano le stoffe dei loro vestiti, la fece distendere, le sollevò il vestito insinuando le sue mani sotto di esso accarezzandole le cosce, lentamente le sfilò la veste dalla testa, lasciandole addosso solo la biancheria intima. Lei continuava ad attirarlo a se, era come se dipendesse totalmente da ogni suo movimento, da ogni suo tocco, da ogni suo bacio, afferrò con le mani la sua maglia e con foga cercava di toglierla, affinché potesse sentire la pelle di Michael entrare in contatto con la sua. Scoprirono il letto e si misero sotto le lenzuola, continuando a baciarsi e a spogliarsi del resto. Se avessimo avuto l'opportunità di immortalare con uno scatto quell'attimo, avremmo potuto ammirare due innamorati che esprimevano appieno la loro passione, il loro amore, perché a volte i gesti non bastano, le parole non bastano, gli sguardi non bastano, quando si vuole esprimere un sentimento fortissimo. Spesso ci chiediamo cosa sia l'amore, ma in risposta alle nostre domande, Alan Douar, ci suggerisce di immaginare, collegare l'amore, ai gesti, agli sguardi, ai cuori di due persone che si amano e che condividono insieme un momento magico e per tanto così recita la sua poesia:
"Quando ti chiedi cos'è l'amore,
immagina due mani ardenti
che si incontrano,
due sguardi perduti l'uno nell'altro,
due cuori che tremano
di fronte all'immensità di un sentimento,
e poche parole
per rendere eterno un istante."
Mai altre parole potevano essere più giuste di queste, era come poter estrarre un capolavoro, da quel momento d'intimità.
Tutto attorno a loro era buio, persino le tende della stanza erano chiuse, così che neppure la luna e le stelle presenti in cielo potessero rubare nulla di quell'istante, neppure un singolo fotogramma. Volevano che quell'attimo, quella circostanza rimenesse privata il più possibile, un ricordo, un emozione che potevano condividere insieme. Nessuno poteva scorgere i loro corpi nudi che uniti insieme divenivano una sola carne, così come recita la bibbia: E così non sono più due, ma una sola carne; quello dunque che Dio ha unito insieme, l'uomo non lo separi.
Loro erano uniti insieme, da un legame indissolubile, che non riuscì a distruggere neppure la lontananza, che si amassero non vi erano dubbi.
Michael:" Ti amo, non posso fare a meno di te."
Francesca:" Anch'io ti amo, sei la mia vita."
Entrambi si sussurravano all'orecchio, poiché vicini al profilo l'uno dell'altra, con affanno, per il fervore del momento che stavano vivendo, per il piacere che aumentava, facendoli spesso arrivare al limite fino a spezzare l’intensità per ricominciare tutto da capo. Ad un tratto l'acme del piacere li travolse in pieno, sembravano sincronizzati e vennero insieme, ansimavano, esausti, Michael si distese accanto a lei, esausto ma allo stesso tempo felice ed appagato da quel momento di pura complicità e per il semplice fatto di riaverla con se.Francesca si coprì meglio con il lenzuolo e poi si girò su un fianco avvicinandoglisi il più possibile, gli diede un piccolo bacio sul collo, entrambi si guardarono e si sorrisero. Michael strinse a se sua moglie e le baciò la fronte, lei passava le sue piccole dita della mano sul suo petto, accarezzandolo. Ad un tratto anche lui si girò su un fianco così che potesse ammirarla meglio.
Si guardavano dritti negli occhi, senza vergogna, Michael le sussurrava quanto fosse felice di aver condiviso un momento magico come quella sera.
Michael:" É stata una bella serata."
Francesca:" Si é vero, mi sono divertita e ho pensato che ci voleva proprio."
Michael:" Anch'io; e sai per un attimo ho avuto l'impressione di vedere quella bambina, che stava davanti la tv a vedere quel cartone animato con occhi sognanti e mi sono sentito così vicino, era come se io facessi parte di quel ricordo, come se sul serio mi trovassi lì, con te."
Lei gli fece un ampio sorriso, felice per ciò che lui le stava dicendo.
Francesca:" E questa cosa ti ha reso felice?!"
Michael:" Molto, molto felice."
Francesca:" Allora, sono contenta di averti fatto stare bene."
Michael:" Tu mi fai stare sempre bene."
Disse lasciando che lei lo stringesse a se."
Michael:" Si brava, stringimi forte e dormiamo così, dimenticando tutto e tutti, siamo solo noi."
Francesca:" Wow, sono un po' preoccupata, dimenticarmi di tutti è molto difficile."
Michael:" No che non lo é, anzi è facilissimo, guarda, basta chiudere gli occhi e sentire i battiti dei nostri cuori, immaginando che siano diventati uno solo."
Francesca:" Che poeta."
Lui sorrise
Michael:" Baby non dimenticarti che io scrivo dei veri e propri successi."
Francesca:" Come dimenticarlo."
Michael:" Ma sai che questa sera ero geloso di quel tipo che cantava?! "
Francesca:" Veramente?"
Michael:" Beh non proprio di quel tipo, ma della canzone."
Francesca:" E perché mai?"
Michael:" Ti ricordi quando eravamo fidanzati e ti mandai l'album di Bad prima che uscisse?"
Francesca:" Si, certo che me lo ricordo."
Michael:" Ecco, nell'album erano presenti due canzoni romantiche ."
Francesca:" Si, I just can't stop loving you e Liberian girl."
Michael:" Proprio quelle, ricordo perfettamente che quando ti chiesi cosa pensavi dell'album e delle canzoni, tu le bocciasti e mi dicesti che man in the mirror ti faceva sognare di più. Pensai che forse non eri per il genere romantico, invece, alla fine scopro che ascolti delle canzoni contenenti delle tematiche d'amore come quella di stasera."
Francesca:" Beh, ok forse non mi facevano impazzire come canzoni, però mi innamorai subito, al primo ascolto di the way you make me feel ed anche quella era romantica. E poi non fare il bambino, che ti ingelosisci per una canzone."
Michael:" Non faccio il bambino, io pensai seriamente di aver fatto colpo con quelle canzoni e poi invece mi sento dire che sono state bocciate. M'impegnai tantissimo a scriverle."
Francesca:" Pazienza."
Michael:" Ma come pazienza."
Francesca:" Per favore é stata una serata favolosa, vuoi rovinare tutto per una canzone?!"
Michael:" No, certo che no."
Francesca:" Bene. E poi per la cronaca, io dicevo di averle bocciate ma alla fine le ascoltavo e le cantavo comunque. Quando sei venuto a Roma per il bad tour, che tra l'altro fu il primo concerto a cui andai, sapevo tutte le canzoni a memoria."
Michael:" Le sapevi tutte a memoria?!"
Francesca:" Si esatto, e poi questa canzone la ascoltavo da bambina, non si ha la certezza che i gusti rimangano gli stessi una volta cresciuti."
Michael:" Ma io non ho niente contro il brano, dico solo che la cosa non mi é sembrata equa, insomma, una canzone studiata nei minimi dettagli, per cui ho perso anche giorni interi a lavorarci su, viene superata da una nata a caso per un cartone animato."
Francesca:" Ma sai che sei un gran pallone gonfiato e visto che la pensi così da oggi comincerò a tifare per Shiller ed i kiss relish."
Michael:" Ma dai."
Francesca:" Oh no, hai ragione, comincerò ad ascoltarmi a palla i beehive, facendo finire le tue hit, nel dimenticatoio del mio cuore."
Michael:" Nel dimenticatoio, addirittura?!"
Francesca:" Si."
Michael:" Parli sul serio?"
Francesca:" Certo che si."
Michael:" Non posso crederci e mi dimentichi così?! Tanti anni ad amare la mia musica e alla fine mi scarichi."
Francesca:" Te la sei cercata. Da oggi in poi sarò solo tua moglie e non più una fan."
Michael:" Non sei seria."
Francesca:" Si che lo sono."
Michael:" Va bene, fa come vuoi, io stavo solo esprimendo un parere da un punto di vista prettamente professionale."
Francesca:" Ma per favore, tu stavi solo facendo l'egocentrico, convincendoti che solo tu scrivi dei veri successi."
Michael:" Ma é così, guarda, nessuno riesce a superarmi."
Francesca:" Oh piantala."
Lui rise, cercava di rimanere serio ma senza ottenere risultati. Quando finalmente riuscì a tornare serio, le accarezzò il volto con la mano e lei lo lasciò fare senza obbiettare .
Michael:" Lo sai che scherzavo, ho adorato la canzone, stimo e rispetto chi l'ha scritta, devo ammettere che sembra una canzone di un cantante qualunque e non il classico brano per le serie animate."
Francesca:" Sei sempre il solito, ora che mi sono arrabbiata, stai provando a rigirare la frittata."
Michael:" Non é vero."
Francesca:" Va bene, però adesso dormiamo altrimenti se non riusciremo ad alzarci, i ragazzi penseranno che ci siamo dati alla pazza gioia."
Michael:" Buona notte."
Francesca:" Buona notte. Ps: Sarò sempre una tua fan."
Michael:" Thank you, but now, to cloncluding this night, say something in italian."
Francesca:" Ok. Il mio diletto è bianco e vermiglio, e si distingue fra diecimila. I suoi riccioli sono crespi, neri come il corvo. Le sue labbra sono gigli, che stillano mirra liquida. La sua bocca è la dolcezza stessa; sì, egli è attraente in tutto. Come sei bello, amico mio, come sei amabile."
Michael:" Say it in english."
Francesca:"My beloved is white and ruddy, The chiefest among ten thousand. His locks are bushy, and black as a raven. His lips are as lilies, dropping liquid myrrh. His mouth is most sweet; Yea, he is altogether lovely. You are beautiful, my beloved, yes, pleasant. "
Michael:" Oh you're so sweet."
Disse stringendola forte a se e baciandole il viso, le labbra.
Michael:" Conosco questo poema."
Francesca:" É il Cantico dei Cantici capitolo 5 verso 10 e poi capitolo 1 verso 16, anche se ho saltato alcune parti, perché non lo ricordo molto bene."
Michael:" Ti piace questo libro?"
Francesca:" Si é molto bello, parla dell'amore reciproco tra lo sposo che sarebbe Cristo e la sposa, che sarebbe la chiesa, ma perfettamente utilizzabile per esprimere l'amore tra due persone che si amano."
Michael:" Sono dei versi bellissimi."
Francesca:" Si lo penso anch'io."
Michael:" Ti prego, dimmi un'ultima cosa."
Francesca:" C'ho un sacco de cose da ditte, ma se te bacio faccio prima."
Michael:" Cosa?!"
Francesca rise di gusto sapendo che lui aveva già difficoltà a comprendere l'italiano, figurarsi se riusciva a decifrare il dialetto romanesco.
Francesca:" questa voglio tradurtela personalmente all'orecchio."
Francesca gli si avvicinò all’orecchio e bisbigliò, lui le sorrise, e grazie a lei riuscì a capire il significato di quelle parole dette in una lingua schietta e poco fine.
Michael:" Ahmm Ok, sei molto diretta."
Francesca:" Sono italiana babe, che ti aspettavi."
Michael:" Allora? Cosa aspetti?"
Francesca:" Di cosa parli?"
Michael:" Sto aspettando questo cosiddetto bacio."
Lei le sorrise e si avvicinò a lui per baciarlo.
Michael:" Devi essere coerente con le tue parole."
Francesca:" Ma io lo sono."
Si baciarono, Francesca poggiò la testa sul suo petto, chiusero entrambi gli occhi, rilassandosi e lasciando che il sonno li raggiungesse e li travolgesse, lasciando così, spazio ai sogni che spesso parlano ed hanno qualcosa di misterioso da rivelare.
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Un'Insolita Crociera: Tra Lusso E Follia
FanfictionAmanda Jackson, insieme alla sua famiglia decidono di fare un viaggio a bordo della MSCVIP Cruise, nave da crociera che organizza viaggi per gente del mondo dello spettacolo, così da poter passare del tempo con i suoi genitori. A bordo della nave vi...