고통

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Le pesanti gocce di pioggia scorrevano sulla pelle di Jungkook, mentre il ragazzo rientrava in casa. Aveva sempre odiato andare a fare compere, ma quel giorno lo stava proprio detestando. Certo, non aveva un bell'aspetto, date le occhiaie scure sotto i suoi occhi, il peso che aveva perso ed i suoi capelli arruffati, che non facevano altro se non accentuare il fatto che il suo aspetto fosse a dir poco deplorevoleㅡ ma gli sguardi che otteneva dalla gente, lo facevano stare ancora peggio. Non si era mai creduto bello, e non era mai stato sicuro del suo aspetto, al punto da arrivare a pensare di non essere abbastanza per Taehyung. Stava iniziando a capire che fosse vero.

Mise le cose che aveva comprato sul tavolo e si sedette sul divano, fissando il soffitto.

Non osò prendere il diario per leggere una nuova pagina, nonostante fosse già passato un giorno intero, dall'ultima volta. Semplicemente, non aveva il coraggio per farlo.

Si morse il labbro, cercando di non far fuoriuscire le lacrime.
"Io ho bisogno solo di te, Taehyung. Però, io--" Si coprì il viso con le mani, iniziando a piangere sommessamente.
"Ti ho messo da parte, l'ho veramente fatto! Ma p-perché, poi?"

Jungkook pianse ancora più forte, guardandosi intorno.
"La casa è così vuota senza di te, senza la tua allegria, senza la tua bellissima risata. Mi sto ancora aspettando di vederti saltare fuori da un angolo per dirmi che questo è solo uno scherzo e che stavi solo giocando a nascondino."

Singhiozzò, senza che le sue lacrime smettessero di scorrere neanche per un attimo.
"È solo che- Mi manchi da morire, ed io sono solo un codardo! Non posso leggere un'altra pagina, non riesco a leggere le tue parole, sapendo quanto ti ho ferito e quanto tu abbia sofferto in silenzio. Sono desolato e ti chiedo scusa, dal profondo del cuore... Avrò mai occasione di dirti questo, Taehyung? O ti ho perso per sempre?"

Il ragazzo prese il diario tra le mani, guardandolo con fare quasi terrorizzato.
"Ho l'impressione che non riuscirò a farcela."

Guardò il quadro sul muro che raffigurava lui e Taehyung, sospirando e lasciando che un'ultima lacrima gli scorresse lungo la guancia.
"Leggerò tutto questo solo per te. Lascerò che queste parole mi distruggano in tanti, piccoli pezzetti, così come ho fatto io con te, sebbene so che non soffrirò mai tanto quanto te. Voglio sistemare tutto, Taehyung."

Esitando, aprì il diario e sfogliò lentamente le pagine, sentendo il suo cuore che batteva ad una velocità anormale.

"Ciao, Jungkook. Come stai? Io sono come al solito, non è migliorato nulla. Abbiamo parlato a malapena, negli ultimi giorni, e non riesco davvero a capire cosa ti stia passando per la testa. Mi sento così inutile. Mi manca il mio ragazzo, ma sembra che a lui non importi del mio dolore. L'unica cosa che voglio è poter dormire assieme a te, svegliarci tardi e stare assieme tutto il giorno. Voglio tenerti tra le mie braccia, ispirare il tuo odore (Dio, quanto amo il tuo profumo).
Ieri, visto che non sei stato a casa tutto il giorno, sono andato in camera nostra ed ho abbracciato il tuo cuscino. Odorava di te e, sebbene fosse freddo, per un momento ho avuto l'impressione che tu fossi lì assieme a me.
Credo di essermi addormentato e, quando mi sono svegliato, erano le otto di sera e tu ancora non eri tornato a casa. Ti ho chiamato un sacco di volte, ma tu mi hai risposto solo una volta. Mi hai detto 'Smettila di chiamarmi, sono impegnato' e hai attaccato. Cosa poteva essere più importante del tuo ragazzo che ti chiamava per più di venti volte?
Sai, Kook, odio dire, o anche solo pensare, una cosa del genere riguardo a tutto questo, ma io ho paura."

Jungkook spalancò immediatamente gli occhi. Per quale motivo avrebbe dovuto avere paura? Di cosa, poi? Era colpa sua?

"Ho paura tu mi stia tradendo."

Jungkook sentì il cuore fermarglisi nel petto. Sentì il sangue rimbombargli nelle orecchie, il viso che diventava pallido. Iniziò a tremare violentemente e, poco dopo, si rese conto che le sue labbra stavano tremando in modo quasi impercettibile. Aveva voglia di piangere, ma non riuscì a farcela; era troppo scioccato. Era come se fosse stato colpito da una scossa causata dal dolore che aveva provato nel leggere quella breve frase. Il suo cuore iniziò a battergli furiosamente nel petto e di costrinse a portarsi le mani all'altezza di esso, poggiandosele sul torace con la speranza di far sparire almeno un poco di quel dolore. Iniziò ad ansimare e, in pochi secondi, temette di essersi dimenticato come respirare.
Non riusciva a credere di aver ferito Taehyung al punto da portarlo a credere una cosa del genere. Non riusciva a credere di aver perso la sua fiducia.
Provò a continuare a leggere, giusto per comprendere al meglio possibile cosa gli fosse passato per la testa.

"Negli ultimi tempi sei davvero distante nei miei confronti. Non dormiamo assieme da quasi due mesi, ti comporti come se ti desse fastidio parlare con me, sei sempre freddo con me. Quando sei con me, non sorridi più. Non mi abbracci più. Non mi baci più. Negli ultimi tempi, non mi saluti neanche la mattina, prima di andare al lavoro.
Mi fa male pensare una cosa del genere, ma devo chiedertela per essere sicuro."

Questa volta, le lacrime scorsero copiose lungo le guance del ragazzo, che pregava silenziosamente che la domanda che stava per leggere non fosse quello che pensava.

"Mi ami ancora?"

Jungkook non ce la faceva più. Chiuse il diario e lo gettò con forza per terra. Iniziò a piangere, singhiozzando sommessamente con il viso tra le mani.
"Certo che ti amo ancora, brutto stupido! Come potrei smettere di amarti? Non ti ho mai tradito, come hai potuto pensare una cosa così orribile di me?" Urlò a nessuno in particolare, essendo in casa da solo. Cadde sulle ginocchia, piangendo più forte e lasciando che le sue spalle tremassero ad ogni singhiozzo che lasciava le sue labbra.
"Ti amo così fottutamente tanto. Come ho potuto farti così male? Io ti amo. Te lo ripeterò fino alla nausea. Io ti amo, Tae. Ti amo davvero." Iniziò a calmarsi, respirando più lentamente.
Afferrò il diario che aveva gettato a terra, cercando la pagina da cui si era interrotto, riprendendo dal punto di poco prima.

"Mi dispiace averti costretto a provare amore per me. Ti amo, Kook. Ti amo davvero.
Questo è l'indizio di oggi.
Ti ricordi quella foto che ti feci quando andammo assieme al mare? Guardala con attenzione.
-Taehyung"

A Jungkook parve che il mondo attorno a lui avesse preso a girare furiosamente. Aveva ancora quella foto, era sulla scrivania in camera loro. Corse nella stanza, gettando tutto ciò che si trovava sul ripiano, finchè non scorse la foto. Taehyung era così felice quando l'aveva farra; l'aveva dichiarata 'una dei suoi migliori scatti'. La prese con dita tremanti e con molta, molta attenzione la portò vicino agli occhi, osservando con attenzione ogni singolo dettaglio che sarebbe potuto sembrare superfluo. Girò la foto e notò una scritta molto, molto piccola sull'angolo in alto a sinistra.

"Ti amo."

Jungkook non aveva mai sentito così dolore in tutta la sua vita.

[ 고통 ㅡ dolore ]


ㅡPer la foto di cui si parla nel capitolo, abbiamo pensato a quella della cover di 2U di Jungkook.

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