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Jungkook si sentiva male.
Aveva dormito sin dal giorno precedente, quando aveva letto l'ultima pagina del diario di Taehyung. Sospirò lentamente, passandosi una mano tra i capelli.
Oh, come avrebbe voluto che tutto quello non fosse altro che un brutto sogno, come tanti altri.
Oh, come avrebbe voluto che Taehyung fosse ancora lì assieme a lui.
Oh, come avrebbe voluto essersi comportato meglio nei confronti del suo prezioso ragazzo. Ma, ora, era troppo tardi; Taehyung non era più assieme a lui e non aveva la benchè minima idea di dove si fosse cacciato.
La testa gli faceva troppo male e, a causa di ciò, faticava a pensare lucidamente; inoltre, l'intero corpo gli doleva immensamente. Gemette, alzandosi in piedi e massaggiandosi il braccio sinistro, intorpidito a causa della posizione in cui si era trovato fino a pochi attimi prima. Non riusciva a capire come avesse fatto ad addormentarsi, ma sicuramente non stava poi tanto meglio di prima. Si guardò allo specchio, ma l'immagine riflessa gli parve quasi irriconoscibile; era come se Jungkook fosse stato sostituito da un'altra persona  che gli assomigliava particolarmente. Scure occhiaie violacee gli decoravano gli occhi, dell'acne causata chiaramente dallo stress gli era apparsa sulla fronte e sulle guance, per non parlare del fatto che fosse estremamente pallido.

Si rifiutò di guardare la sua immagine per solo un altro secondo e si gettò su di una sedia, afferrando il diario su cui aveva scritto tutti gli indizi dategli da Taehyung, cercando una soluzione che potesse collegare tutti i punti che era riuscito a scoprire. Si mise le mani nei capelli, non avendo la più pallida idea riguardo a dove il suo ragazzo si potesse essere nascosto.
Chi era la persona che aveva amato di più al mondo, oltre a lui? Di chi gli aveva parlato, la prima volta che si erano incontrati? Quale posto importante si trovava accanto al ristorante in cui si erano incontrati per la prima volta? Chi è che lo chiamava "coniglietto", oltre a lui?
Dov'era Taehyung?
Lasciò che un lungo sospiro spaventato abbandonasse le sue labbra.
E se non fosse riuscito a trovarlo? Jungkook aveva paura che non avrebbe avuto occasione di vederlo di nuovo.
Se così fosse stato, chi lo avrebbe abbracciato, la mattina appena sveglio? Chi gli avrebbe accarezzato le guance mentre dormiva? Chi sarebbe stato il suo primo pensiero al mattino, appena sveglio?

La sua testa era piena di domande senza risposta e di sensi di colpa che, oramai, lo stavano completamente divorando. Gli veniva da piangere, ma fece del suo meglio per trattenersi.
"Sono forte," si disse, "io sono forte e troverò Taehyung."
Ripetè la stessa frase più e più volte, cercando di convincersi che fosse vero, mentre permetteva ai pochi indizi nella sua testa di viaggiare tra i suoi ricordi, nel disperato tentativo di scoprire quale fosse la soluzione.

Sospirò. Era un sospiro disperato.
Non riusciva a pensare a nulla e, a causa di ciò, sentiva di star impazzendo.
Non riuscire a trovare Taehyung lo stava mandando fuori di testa. Tutto quello che desiderava era poter incontrare di nuovo il suo ragazzo, abbracciarlo, baciarlo, fare in modo che comprendesse tutto l'amore che provava per lui. Voleva svegliarsi di nuovo accanto a lui, osservando i raggi di sole che gli baciavano la pelle del viso.
Quel viso bellissimo, che desiderava ricoprire di baci più di qualsiasi altra cosa al mondo. Si sentiva così disperato. Così bisognoso. Senza alcuna speranza.

Era così vicino a ritrovare Taehyung, eppure aveva la sensazione di essergli terribilmente lontano.

Nel sentire il telefono che vibrava, spalancò immediatamente gli occhi. Si alzò in fretta e lo prese in mano, sbloccandolo in un attimo.

YoonGi Hyung: "Ciao Kook! Riposati e mangia per bene~ Rilassati un po' e ti assicuro che trovare Taehyung sarà molto più semplice!! Giuro su Dio, se vengo a scoprire che non hai mangiato bene, verrò personalmente a casa tua e ti ficcherò degli spiedini d'agnello giù per la gola~"

Sorrise, ma i suoi occhi mostravano chiaramente il disappunto che stava provando. Si sedette sul divano, sfiorando con le dita la copertina del quaderno su cui aveva raccolto gli indizi di Taehyung.

"Cosa ti aspettavi, Jungkook? Sei talmente stupido da aver davvero pensato che lui ti avesse scritto?" Si disse, piegando la testa di lato, scuotendola con fare scioccato.

Le sue braccia erano avvolte attorno ai fianchi di Taehyung, mentre affondava il volto nel suo petto.
Le dita di Taehyung gli accarezzavano dolcemente i capelli. Jungkook chiuse gli occhi, godendosi il tocco piacevole del maggiore. Taehyung gli baciò la testa e Jungkook sorrise, mostrando i suoi denti da coniglietto. Il maggiore lo guardò, lo sguardo carico d'amore e affetto; quegli erano così caldi e Jungkook li adorava.
"Mia nonna aveva ragione, nel dire che sembri un coniglietto, Jungkook-ah." Il maggiore sorrise, vedendo il rosse espandersi sulle guance del più piccolo.

Le sue dita stavano continuando ad accarezzare la copertina del quadernino, mentre la sua mente viaggiava. Sorrise con fare triste.
"Se solo sua nㅡ" Si fermò e spalancò gli occhi.

Saltò giù dal divano e corse in camera sua per cercare dei vestiti da mettersi. Si cambiò in fretta e si lavò i denti, correndo poi verso la porta, mettendosi la giacca e le scarpe. Uscì dal condominio correndo, troppo voglioso di incontrare l'altro.

È stato davanti ai miei occhi per tutto questo tempo. Era così semplice capirlo, eppure per me è stato troppo complicato.

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