1914

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Abbiamo giocato a questo gioco di recente - o forse dovrei dire al Gioco - che si chiama 1914. Diavolo, che roba.

Io e i miei amici Kyle e John amiamo la storia. È qualcosa che ci unisce. Così, quando Kyle tirò fuori il Gioco dallo sgabuzzino di suo padre, abbiamo pensato che sarebbe stato divertente provarlo. Un gioco da tavolo impraticabile degli anni Settanta, duecento piccole pedine di cartone che attraversano un percorso fatto di esagoni che ricalcano tutti i fiumi, le montagne e le città di Francia. Ogni pedina possiede tre piccoli numeri per l'attacco, la difesa e l'avanzamento. Ci sono tabelle di numeri per lo spostamento, il combattimento, il rifornimento - colonne interminabili su dozzine di fogli polverosi.

John e io eravamo i tedeschi. Kyle scelse i francesi; era l'unico che poteva fare testa o croce su tutti i numeri, così seguimmo la sua guida.

La partita iniziò lentamente. Ci vollero tre ore per disporre il tutto e le pedine si muovevano di circa un centimetro a turno, se eri fortunato. Ciononostante, è una bomba. Il Belgio cadde molto in fretta. L'Olanda non aveva mai avuto chance. I soldati tedeschi sferrarono un attacco contro Verdun e la Legione Straniera guidò una carica per circondare Metz. Anche se erano solo una serie di quadrati che si spostavano pigramente.

Circa alla quarta sessione di gioco, le cose iniziarono a farsi un po' strane. La fanteria francese accerchiata fuori Anversa stava terminando le scorte di cibo e Kyle ci disse che avrebbe iniziato a far mangiare loro i cavalli della sua divisione di cavalleria per continuare a sfamarli. Disse che avrebbe preso un bonus se avessero mangiato anche i cavalieri. Provammo a scherzarci sopra, ma lui aprì l'enorme libro delle regole e com'era prevedibile sulla "tabella degli effetti del cannibalismo" c'era scritto chiaro e tondo, anche se Dio solo sa quanto spesso quel particolare evento ci si aspettava accadesse.

Quella scoperta diede una nuova spinta alla partita - iniziammo a cercare quali altre regole opzionali riuscivamo a scoprire. Le Appendici Osiriane - subito dopo la sezione "Gioca per Posta" - cambiarono completamente la mia Offensiva al Belgio. È sorprendente cosa possa fare issare la cassa toracica di un nemico per il morale delle tue truppe - perlomeno, secondo le note dell'ideatore.

Saltò fuori che c'era tutta una sorta di meccanismi che ti garantivano dei vantaggi, per il giusto prezzo. I sigilli di sangue di permettevano di aggiungere +1 al tuo lancio di dado, ma solo se il sangue era fresco. Il "Sangue Consacrato" ti donava dell'esperienza bonus - il maresciallo Foch prestò giuramento su di esso. Il filo spinato era più resistente se vi erano intrecciate delle ossa. Chi si immaginava che la Prima Guerra Mondiale avesse avuto così tanto a che fare con la logistica delle arterie?

Non fummo felici di massacrare le seconde linee. Ma credo che i miglioramenti delle nostre posizioni attorno le Fiandre giustificarono più che bene quella particolare decisione.

Ormai sento le armate marciare di notte, ma è Kyle quello che ha preso le cose sul serio. Non si limita a segnarsi i nomi dei sacrifici giornalieri - facciamo tutti così ormai, evita un sacco di debuff - ha cominciato a segnarsi i turni sulla sua stessa pelle. E a tenere d'occhio le vertebre di John.

Ha annunciato la costruzione di una piramide di teschi grande abbastanza da ricoprire tutta Parigi e visibile dalla Luna. Continua a scrivere pagine dopo pagine di regole aggiuntive in un inchiostro rosso decisamente sospetto. John si limita a stare seduto e a mormorare. Non è più stato lo stesso da quando abbiamo mangiato Bucefalo.

Stiamo preparando qualcosa di speciale.

Nel 1918, le cose si sono... intensificate. La prossima offensiva sarà quella decisiva - ci stiamo preparando. Ciò che era il Belgio è colorato di rosso, le dighe trattengono viscere umane invece di acqua. Sono cruciali per il nostro successo - le viscere, intendo. I nostri eserciti di millioni di soldati hanno smesso di esistere da tempo, sono solo di poche centinaia di migliaia ora, ma che migliaia! Il femore del tuo migliore amico colpisce più duramente di qualsiasi proiettile, i gilé fatti con i tendini dei belgi sono come kevlar nelle mani dei nostri sarti. I problemi delle scorte alimentari sono cose del passato; è più facile trovare del cibo su due piedi, o per meglio dire, in due stivali. Ogni tedesco porta con sé un centinaio di anime nel suo esofago. Non voglio pensare a che cosa abbiano i francesi lì.

Sono stati sacrificati tutti, tranne i migliori. I nostri soldati odierni sono estremamente efficienti, ma necessitano di molti ingredienti.

Estate del 1918. Kyle siede in cima all'Ossario Parigino e si prende gioco di noi. Non ci sarà un 1919.

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