Capitolo II

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Due.

  DIECI ANNI DOPO ero ancora alla scuola. Mi ero abituata a vedere altri mutanti. Mi mancava la mia famiglia, ma non ero mai tornata a trovarli. Beh, non faccia a faccia. Ero tornata alla mia cittadina e li avevo monitorati spesso, solo per vedere se mancavo a loro. Non si comportavano nemmeno come se non me ne fossi andata.

  Non mi importava più. Avevo una nuova famiglia. Una famiglia di mutanti. Erano premurosi e gentili. Non mi avrebbero fatto del male.

  Ero nella mia stanza e stavo lavorando su una storia. Scrivevo quando ero annoiata, e mi ero annoiata molto. Era estate, quindi non ero al college.

  Qualcuno bussò alla porta.

  "Avanti!" chiamai.

  Claire entrò in camera, era la mia migliore amica. Ci eravamo incontrate il primo giorno di scuola, lei si trovava qui da quando aveva cinque anni. Aveva affogato suo fratello e la sua famiglia l'aveva mandata via. Lavorava con l'acqua. Era come un personaggio de L'ultimo Dominatore dell'Acqua.

  Si buttò sul mio letto. "Che fai chiusa qui dento? Andiamo. Usciamo"

  Feci spallucce. "Preferire stare dentro". Non ero cambiata molto. Mi piaceva ancora stare da sola in casa. Non mi ero mai trasferita in un altro dormitorio con un'altra persona; il Professore sapeva che non mi piaceva socializzare.

  "Non sei divertente!" si coricò in modo che la testa le ciondolò giù dal letto. "Per favore, Andi?" mi rivolge un'espressione da cucciola bastonato.

  Sorrisi. "Oh, d'accordo". Premette un bottone sulla scrivania, e l'ologramma del mio monitor svanì. Mi alzai dalla sedia. Alzai la mano ed usai la telecinesi per prendere un laccio per capelli, quindi mi acconciai i capelli in uno chignon. "Cosa facciamo oggi?"

  "Beh, Jamie voleva che giocassimo a basket con lui. Noi contro lui e Andre"

  Annuii. "Grande"

  Onestamente ero bravissima a basket, ma odiavo giocare contro Jamie e Andre. Jamie manipolava il metallo come suo fratello maggiore, Peter. Suo fratello era uno delle nostre guardie, anzi il capo della guardia. Ad ogni modo, basta parlare di Peter. Jamie era bravo. Lento, ma forte.

  Andre era super veloce, ed usava il teletrasporto. Pessimo mix, onestamente. Era raro quando un mutante aveva due poteri come questi, ma se la cavava bene.

  Raggiungemmo il campo da basket e vedemmo Andre dribblare la palla, la sua coda si muoveva come quella di un gatto quando è arrabbiato, ma era chiaramente felice. Sembrava umano, la sua coda era la sua unica anormalità.

  Lui diede il cinque a Claire e mi abbracciò. "Hey, Andi! Claire ti ha finalmente tirata fuori dal tuo porcile?"

  Alzai gli occhi al cielo. "Oh, piantala. Non è un porcile, è più pulito del tuo dormitorio"

  Jamie rise. "Ha ragione, Andre". Mi abbracciò. "È bello vederti fuori"

  Arrossii. Sapevo di piacere a Jamie, ma non sapevo se anche lui mi piaceva. È complicato.

  Iniziammo a giocare. Era palla nostra – Andre insistette perché iniziassimo noi ragazze – quindi Claire stava dribblando la palla. Corsi a canestro.

  Scott ci raggiunse ed esclamò. "Ricordatevi, non usate i poteri!", poi si sedette su una panchina.

  Risi. Nessun potere mentre si giocava a basket era una grande regola. Era considerato barare, e non era insensata con regola. Ma io la infrangevo ogni volta, principalmente perché nessuno capiva che stavo barando dato che la usavo solo se la palla era vicina a me. In tal modo sembrava solo che la palla si fosse avvicinata a me, o che io mi fossi avvicinata alla palla.

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