Quattordici
"PER QUANTO tempo ho perso i sensi?" fu la prima cosa che dissi quando ritornai in me.
"Qualche ora" rispose Logan
Notai che non ci trovavamo al piano inferiore, eravamo nella mia stanza. Mi misi a sedere e mi guardai attorno. "Oscar lo sa?"
"L'intera dannata scuola lo sa, ragazzina" Logan mi prese la mano. "Tu e Jean avete veramente spaventato gli studenti"
Lasciai andare la sua mano e mi alzai dal letto iniziando a fare avanti e indietro per la stanza. "Oh mamma mia. Ho quasi ucciso uno dei miei simili"
"Ma non l'hai fatto" disse Logan.
"Quasi" ribattei. "Il Professore mi caccerà, non è vero?"
"No"
Mi fermai e guardai il mio ragazzo. Era coricato sul mio letto e sembrava rilassato, ma sapevo che non era così.
"Resti qui Andi" mi rassicurò Logan.
Crollai a terra e scoppiai a piangere come una bambina. Era imbarazzante piangere in sua presenza, ma mi aveva già vista piangere e non riuscivo a fermarmi. Faceva male. La mia mente stava soffrendo. Ciò che avevo fatto qualche ora fa faceva male.
Logan scese dal letto e mi raggiunse, mi abbracciò ed io appoggiai la testa sul suo petto senza smettere di piangere. Mi strinse a sé in modo che mi desse conforto. "Non dare la colpa a te stessa, Andi" sussurrò. "Niente di tutto ciò è colpa tua"
"Allora p-perché mi sento come se t-tutto questo lo fosse?" domandai iniziando a tremare. Le luci sfarfallarono, succedeva quando ero furiosa.
"Te la stai prendendo per niente, Andi" disse baciandomi la testa. "Stai tranquilla, va tutto bene. Jean starà bene. Abbiamo altre cose di cui occuparci. Non pensi che ci sia qualcosa che non va in questa allenza?"
Tirai su con il naso asciugandomi le lacrime. "Si" risposi. "Non mi piace per niente, Logan"
Lui scosse il capo, era d'accordo con me. "Neanche a me. La guerra potrebbe portare all'estinzione sia degli umani che dei mutanti"
Non mi piaceva ciò che aveva detto. "Non mi piacciono le guerre" commentai affondando la testa nel suo collo. "Anche se una fazione vincesse rimarrebbe povera"
"Si"
"Per favore non far si che mi rendano l'arma" ricominciai a piangere.
"Oh, non piangere tesoro" disse. Poi mi alzò la testa. "Sei molto meglio di così. So che non vuoi essere l'arma. Ti prometto che se ne avrai bisogno io ci sarò"
Sentivo le lacrime agli occhi e continuavo a sbattere gli occhi per non farle scendere, ma non ci riuscii. "Ho bisogno di te" sussurrai appoggiando la testa nuovamente sul suo petto.
Lui mi accarezzò i capelli e mi lasciò sfogare il mio pianto. "Sono qui per te" disse continuativamente.
(X)
Quando finii di piangere mi lasciai abbracciare da Logan, fuori era buio ed Oscar ci aveva raggiunto. Quando vide in che condizioni versavo andò in bagno senza dire una parola. Lo sentii piangere, il che mi distrusse ulteriormente, se fosse possibile.
"Andi" sussurrò Logan, "devi coricarti". Mi prese in braccio come fossi una bambina e mi aiutò a coricarmi.
"Resti con me?" domandai.
"E Oscar?"
"A letto ci stiamo tutti e tre" rispose.
Logan si tolse la maglia ed i pantaloni prima di mettersi a letto con me. Mi accoccolai a lui.
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The School for the Gifted |ITA|
Fanfiction| storia originale di @ObliviousAngel | cover credits: @translatorITA | 📚 Andromeda (Andi, in breve) aveva avuto un terribile incidente, ed era in fuga. Era a conoscenza di cos'era successo ai dotati che erano stati catturati dal Governo. Poi aveva...