Venti quattro
L'UFFICIO CHE in precedenza apparteneva al Professore ora era mio. Non mi piaceva stare lì senza di lui, mi faceva strano essere la Preside della Scuola. Avevo sempre visto Tempesta ricoprire questo ruolo in futuro, non io.
Avevo organizzato la mia scrivania ed avevo cercato di mettermi a mio agio nello studio. Non stava funzionando. Non mi piaceva.
"Okay, io ci rinuncio" dissi a Jamie.
Sedeva di fronte a me. Aveva trascorso la maggior parte del suo tempo libero con me prima di ritornare in guerra. "Non farlo, Andi. Il Professore voleva che lo facessi, non deluderlo"
"Io..." rimasi senza parole.
Si alzò in piedi e circumnavigò la scrivania. Mi porse le mani che io presi e mi aiutò ad alzarmi. "Devi rilassarti" disse cingendomi la vita con le braccia. "Ti stai preoccupando per niente"
Lo guardai negli occhi. "Non è così. Non sono pronta per questo genere di responsabilità. Frequento ancora il College"
"Il College è sospeso fino a quando non finirà la guerra. Devi proseguire con questo incarico"
"E tu? Mi sei stato attaccato al sedere tutto il tempo da quando sei tornato"
Lui sospirò.
"N-non intendevo essere scortese, scusa. È solo che...non ti va di far altro che guardarmi essere Preside?"
"Si. Voglio uscire con Claire. Ma non posso farlo"
Mi sentii gli occhi riempirsi di lacrime. "Jamie" mi si spezzò la voce.
"Lo so, eravate amiche. Eri amica di entrambi"
Scossi il capo guardando in basso. "Ho fatto del male a Claire"
"Si, hai fatto del male a molta gente"
Iniziai a singhiozzare. "Sei un c-coglione! V-va via!" lo spinsi via e caddi a terra continuando a piangere.
Lui non se ne andò, al contrario si sedette di fronte a me e mi mise entrambe le mani sulle spalle. "Sono solo onesto, Andi. Scusami se sono risultato cattivo" mi abbracciò ed io piansi sul suo petto. "Manca anche a me Claire. Sto solo imparando a non farmi sopraffare dalle emozioni"
Tirai su con il naso. "Q-quindi mi stai suggerendo d-di nascondere i-i miei sentimenti?"
"Ti sto dicendo che andrà tutto bene. Ti sto dicendo che devi concentrarti su altre cose. Okay?"
Annuii. "Si, okay"
Mi diede un bacio sulla testa. "Adesso la Scuola è una tua responsabilità. Prenditene cura. Non focalizzarti su ciò che è successo"
Io annuii ancora. "Si"
Lui si alzò in piedi tirandomi a sé. "Credo che il Professore abbia preso una bella decisione scegliendo te. Sei la mutante più potente al mondo, che tu voglia mostrarlo o meno. Ad un mutante potente spetta una posizione importante. La prossima cosa che dovresti fare è candidarti a Presidente"
Sorrisi. "Eh, penso che quel tipo di potere non mi farebbe restare umile"
Sentimmo bussare alla porta, che vedemmo aprirsi. Logan entrò e disse, "scusate, ho interrotto qualcosa?"
Scossi il capo. "No" mi strofinai il naso. "Che c'è?" andai alla mia scrivania e presi un fazzolettino con il quale mi soffiai il naso. Non volevo che mi vedesse in questo stato.
"Beh, mi stavo chiedendo se volessi uscire con me. Per distrarci un po'. Ma sembri impegnata con Jamie. È per caso un modo per rompere con me?"
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The School for the Gifted |ITA|
Fanfiction| storia originale di @ObliviousAngel | cover credits: @translatorITA | 📚 Andromeda (Andi, in breve) aveva avuto un terribile incidente, ed era in fuga. Era a conoscenza di cos'era successo ai dotati che erano stati catturati dal Governo. Poi aveva...