Capitolo XXV

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Venti cinque

 

OSCAR SE N’ERA ANDATOEra letteralmente scappato. Avevo usato i miei poteri per volare al suo dormitorio a controllare, ma avevo appreso che aveva portato con sé tutte le sue cose. Sembrava essere stato di fretta. Non capivo il perché e la cosa mi feriva.

  Mi misi a sedere sul suo letto e quando mi coricai sul fianco sentii che il suo cuscino odorava di lui. L’ultimo membro della mia famiglia se n’era andato. Non sapevo come usare Cerebro, il Professore non me l’aveva mai insegnato. Avevo provato a cercarlo da sola, ma non ci ero riuscita. Avevo sette miliardi di persone nella testa e ne stavo cercando una sola.

  Scott era appoggiato allo stipite della porta della stanza di Oscar. “Andi?” ruppe il silenzio.

  Mi issai sul gomiti. “Che c’è?”

  Mi raggiunse e si sedette accanto a me prima di estrarre qualcosa dalla tasca posteriore dei pantaloni. “Ha lasciato questo sul suo letto. Non so se ci aiuterà a trovarlo, ma mi sembrava giusto l’avessi tu” mi porse un pezzo di carta ripiegato.

  Lo aprii ed iniziai a leggere.

Devo andarmene dalla scuola, mi dispiace. Solo non penso sia sicura. Ho previsto qualcosa di terribile, e devo andarmene per far si che non accada. Dite ad Andi (se non sei già tu che stai leggendo) di STARMI LONTANA e di non cercarmi. Se lo farà la mia predizione si avvererà e perderemo molte vite. Ditele di non farsene una colpa, e ditele che le voglio bene.

 

-Oscar

 

  Mi iniziarono a tremare le mani e mi venne da piangere. Non potevo più vederlo e non ero sicura per quanto sarei riuscita a sopportare la situazione.

  “C’è di più” disse Scott. “Ha usato l’inchiostro invisibile. L’ha scoperto Milo” mi porse una torcia speciale.

P.S. Devi far si che gli studenti vadano nella mia vecchia casa. Sotto al letto dei miei genitori è stato creato un posto che sarà sicuramente più sicuro. Mentre per quanto riguarda voi, gli X-Men, dovete scappare. Solo perché Magneto è in prigione non significa che non succederà più nulla di brutto. Correte via al più presto.

 

  Sgranai gli occhi. “Perché dovremmo farli andare a casa mia? Non ti sembra sospettoso?”

  “Non pensi che sia tutto sospettoso?” domandò Scott. “Non ci ha detto cosa sta succedendo. È solo scappato dalla scuola. Non è qualcosa che facciamo”

  Mi morsi il labbro inferiore mentre rilessi la lettera. “Il mio istinto mi dice che dobbiamo effettuare il trasferimento. Bobby, Rogue, e Bestia resteranno con i ragazzi. Mentre il resto di noi ce ne andremo. Ma non so dove”

  Scott mi guardò negli occhi. Esitò e poi disse, “Sei tu il capo. Non dovrei contestare le tue decisioni”

  Annuii rivolgendogli un piccolo sorriso. “Stanotte. Durante il giorno sarebbe sospettoso. Fa ordinare a Bestia i biglietti del treno per la mia città natale. Assicurati che siano scaglionati in tre tempi diversi. Si allontaneranno in tre gruppi: il primo sarà Bobby, poi Rogue e poi Bestia. Dopo che se ne saranno andati sigilleremo la scuola e poi prenderemo uno dei van e ce ne andremo” guardai l’orologio sul comodino. “Cinque ore. È tutto il tempo che abbiamo”

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