The School for the Gifted |ITA|

Capitolo IX

Nove

LOGAN MI FECE cambiare perché non mi sentivo a mio agio ad indossare la divisa. Anche si andò a cambiare, quindi non avevo fretta. Mi aveva chiesto di indossare un vestito, ma non sapevo quale.

  Avevo alcuni vestiti, ma li indossavo raramente. Due non mi entravano nemmeno più, mentre uno l'avevo indossato solo al ballo. Un altro invece me l'aveva preso Claire pensando che mi stesse bene. L'avevo indossato solamente per cinque minuti per stabilire se mi entrava o meno.

  Optai per il vestito di Claire. Era rosa e senza spalline con una cintura marrone appena sotto al seno. Completai il look con un paio di ballerine marroni. Non toccai i capelli, non aveva senso ri-acconciarli.

  Quando finii di prepararmi sentii qualcuno bussare alla porta. Quando andai ad aprire trovai Logan in un bel paio di pantaloni eleganti e camicia. Aveva in mano un mazzo di girasoli.

  "Wow!" esclamai. "Dove li hai trovati?!"

  Lui sorrise e mi porse il bouquet. "Ho i miei mezzi"

  "Lascia che li metta in un vaso"

  Non avevo un vero e proprio vaso, quindi usai una bottiglia d'acqua che lasciai poi sul lavandino del mio bagno con i bellissimi fiori dentro.

  Ritornai da lui. "Stai molto bene stasera. Dove andiamo?"

  "Shhh" sussurrò lui prendendomi per mano.

  Oscar entrò in camera di corsa. "Ciao Andi! Ciao Mr. Logan! Oooh! Sei molto bella Andi!"

  Sorrisi. "Esco per un po'. Non fare nulla di stupido mentre sono via, okay?"

  Lui annuì. "Tu non vare la strana"

  Lo guardai male e Logan mi tirò fuori dalla stanza.

  "Per favore dimmi dove stiamo andando!" lo implorai mentre ci dirigevamo verso il garage.

  "Nope" risponde Logan con un ghigno. "È una sorpresa. Andiamo, faremo tardi"

  Lui prese un paio di chiavi dalla bacheca, e seppi automaticamente che avremo preso la  macchina di Scott. Non capivo come mai Logan prendeva sempre quella, ma non avevo mai letto la sua mente al riguardo. Scott ci avrebbe perdonato, l'aveva sempre fatto. Più o meno.

  Salii in auto allacciandomi la cintura mentre Logan accese l'auto. "Adesso me lo dici?" gli feci gli occhi dolci.

  Lui alzò gli occhi al cielo. "No. Sono sicuro che potresti leggere la mia mente e scoprirlo da sola"

  In realtà non ci avevo pensato. Ero troppo concentrata su Logan che mi ero dimenticata dei miei poteri.

  Scossi il capo. "No. Rovina il divertimento" feci l'occhiolino.

  Lui rise ed uscì dal garage. "Non te lo dico comunque, ragazzina" 

  Incrociai le braccia al petto e guardai fuori dal finestrino. "Sai, se siamo una coppia non dovresti chiamarmi ragazzina. Potresti sembrare un pedofilo"

  Lui fece spallucce. "Lo sembrerei comunque, tu sei così giovane"

  "Quanti anni pensi che io abbia?"

  "Non 22" rispose lui.

  Mi morsi l'interno della guancia senza dire nulla.

  Logan si fermò al semaforo, e calò un silenzio imbarazzante. Non c'erano altre auto attorno a  noi, il che mi sembrò un po' strano. Sentii Logan tirare su con il naso. Sapevo che c'era qualcosa  che non andava.