III.

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Il viaggio sembra infinito, mi torturo le mani camminando avanti e indietro per la mia stanza da ore ormai. Non arriveremo mai, mi dico, e lo spero. Sento che ci stiamo avvicinando, la sento sempre più vicina, e non so cosa succederà. Sono spaventato, ho paura di ferirla ulteriormente e non voglio. Il Lato Oscuro mi chiama, mi dice che il momento è arrivato: porrò fine alla guerra. Nessuno soffrirà più, dopo oggi nessuno morirà più, ci sarà pace nell'universo sotto il comando del Primo Ordine. Fottuta Resistenza, questo loro non lo capiscono! Devono sempre mettersi in mezzo, con i loro pensieri democratici, convinti che una Repubblica sia la risposta. Ma io so di essere dalla parte della ragione, io non sono cattivo. Qualcuno bussa alla porta e mi distoglie dai miei pensieri. 


"Leader supremo, siamo in prossimità del sistema di Dantooine, Signore," sento dire da dietro la porta. "Bene", recupero la spada laser, guardo la maschera. Prenderla o non prenderla? Kylo Ren o Ben Solo? Un piccolo sorriso contorto mi appare sul viso senza che me ne renda conto: Ben Solo è morto. 


Riesco a vedere il Millennium Falcon dalla sala comando, tutti e quindici i piloti e il generale Hux stanno aspettando un mio ordine. Siamo cinque Star Destroyer contro un'astronave da carico, non hanno nessuna possibilità di sopravvivere. Qualcosa dentro di me mi dice di dare ordine di fuoco, di distruggerli in un millesimo di secondo, di vederli sparire. Ma a bordo c'è anche Rey e non posso permetterlo. 


"Generale Hux si metta in contatto con il Millennium Falcon, voglio parlare con il Generale Organa." Le parole escono come un sibilo, non so se sono pronto a farlo, non so a che cosa sto andando incontro né che conseguenze dovrò affrontare, ma devo farlo, devo provarci. 


"Ma...Leader Supremo, non..." il generale prova a contestare il mio ordine. 


"ORA!" urlo girandomi verso di lui, sono tentato dal Lato Oscuro, mi dice di fargli capire chi comanda, ma non posso, non stavolta. Non sono cattivo.

Hux urla qualche ordine ai piloti mentre io mi giro a guardare di nuovo l'astronave che abbiamo di fronte. Sento che intorno a me la gente si muove, fa ciò che ho ordinato, ma l'unica cosa che riesco a vedere davvero è Rey. È seduta al posto del co-pilota eppure c'è qualcosa che non va, è strano, è come se non riuscisse a vedermi. Perchè, perché non si gira? Perché non sente che sono qui? Forse mi ha definitivamente chiuso fuori, si è arresa. Sa anche lei che non passerò mai più al Lato Chiaro, sa che non combatteremo mai più fianco a fianco. Sa che è tutto una bugia e ha ragione. Continuo a guardarla: c'è preoccupazione nei suoi occhi, come se sapesse che la fine sta arrivando. Ora più che mai mi sento in dovere di dare a quelle persona un'ultima possibilità, per Rey. 


"Signore, siamo in collegamento con il Generale Organa" Rey sparisce di colpo. Non so chi mi stia parlando, non mi interessa: essere interrotto così mi fa innervosire e non poco. Non poteva sapere, ovviamente, che cosa stava succedendo in realtà, e aveva un buon motivo per venire ad avvisarmi di quello che stava succedendo. Trattenni il respiro per qualche secondo per raccogliere tutto il coraggio che avevo in corpo e andai verso il computer.


Per un momento non dissi niente, non sapevo, in effetti, cosa avrei potuto dirle. Erano anni che non parlavo con mia madre, l'unico contatto che ho avuto con lei è stato quando ho sentito la sua presenza su una nave della Resistenza e quel giorno è quasi morta. Rabbia, e odio si fanno strada dentro di me, digrigno i denti. Debole.


"Ben," la sua voce è dura, ma c'è un istinto materno che la ricopre, come se non volesse ferirmi.


"Ben è morto. Non sono qua per parlare di redenzione Generale Organa, sono qua perché voglio darvi un'ultima possibilità per arrendervi, entrambi sappiamo che non avete nessuna speranza di uscirne vivi: arrendetevi senza opporre resistenza e finiamola qua." Cerco di usare un tono freddo e distaccato, fortunatamente la maschera mi aiuta: non voglio lasciar trapelare nessuna emozione. 


"E una volta che ci saremo arresi cosa farete? Ci ammazzerete uno alla volta? Non voglio condannare questi uomini senza aver lottato, Ben. Prova a capire la mia situazione." Il tono si è addolcito un po', eppure la cosa non mi tocca. 


"I soldati semplici e i piloti verranno rilasciati su Dantooine. Lei, la Jedi e chiunque abbia un qualunque grado, sarete ospiti del Primo Ordine" dico, cercando di sembrare il più autoritario possibile. Non voglio Leia sulla mia nave, non voglio nessun comandante, nessun capitano. Voglio solo Rey, è lei che deve essere fermata, perché è l'unica in grado di fermare me.


"Con ospiti intendi dire prigionieri?" mi chiede, ma non sembra preoccupata, anzi: è più tranquilla di prima. 


"Avete un'ora per decidere cosa fare, allo scadere del tempo apriremo il fuoco," non voglio più sentire una parola, "chiudete il collegamento" ordino prima di andarmene.

Introspection - A Kylo Ren storyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora