Appena si è appoggiato sul cuscino ha chiuso gli occhi, e il suo respiro è diventato subito regolare e profondo. Ha passato la notte sveglio, a riparare la mia spada probabilmente, perché il suo letto era occupato. Da me. L'ho cacciato via senza pensarci, non lo volevo con me e adesso me ne pento. Vederlo sul letto con un'espressione dolce, appena appena corrucciata, per la prima volta dopo tanti sguardi colmi di negatività, mi fa sentire al mio posto, come se fossi stata destinata a finire in questa stanza con lui. E subito mi rendo conto di aver sbagliato tutto: sono sempre stata cattiva con lui, sebbene volessi salvarlo, aiutarlo, gli ho sempre urlato contro. Avevo bisogno di sfogare la frustrazione che ho accumulato in questa situazione così anomala per me che dovrei essere su Jakku ad aspettare i miei genitori, e ho usato lui come capro espiatorio. È il Lato Oscuro che agisce dentro di me, che mi spinge a tirare fuori tutta la rabbia e l'odio per creare un muro di difesa, come uno scudo deflettore. Ma io non mi sento appartenere a quel lato della Forza, io ho bisogno di calma per poter utilizzare tutto il mio potenziale, e Ben, che è il mio opposto, fa la stessa cosa. Agisce seguendo il Lato Oscuro ma è attratto anche dal Lato Chiaro, sebbene non ne sia completamente soggiogato: sente che non è quello il potere che fa per lui. Lo capisco, adesso lo capisco pienamente: so cosa lo ha portato a diventare quello che è, e so che cosa lo costringe a rimanere lì, senza possibilità di evoluzione, di cambiamento.
Mi avvicino piano al letto e mi sdraio affianco a lui, sul bordo, in modo da stargli vicino ma non eccessivamente vicino. Anche se ho lo sguardo rivolto verso la parete riesco comunque a sentire il calore del suo corpo, e i suoi incubi. Se mi concentro vedo quello che vede lui: buio, morte, decomposizione, marciume, dolore, insetti, tradimento. Sento quell'insieme di cose terribili anche nella mia testa, e il cuore mi fa male se penso che questa è la sua vita da chissà quanto tempo. Nessuno dovrebbe vive in queste condizioni, nemmeno lui. Soprattutto lui. Ricordo quando l'ho chiamato "mostro", a quanto devo averlo ferito dicendogli una cattiveria simile. Lui non è un mostro, soffrire e fare degli sbagli non ti fa diventare un mostro. Io capisco le sue motivazioni, e le accetto. E mi rendo conto che forse, però, sono anche io nel torto a pensare ad una cosa del genere, forse è il Lato Oscuro che me lo fa credere, è il grigio che abbiamo intorno che ci tiene in questo limbo. Siamo vicini alla fine, alla soluzione, lo sento. Però ci sono ancora delle questioni sospeso e questo non mi sta bene. Tra me e Ben c'è ancora un divario troppo grande, l'equilibrio c'è, ma non tra di noi. Non voglio più essere il suo opposto, o finiremo sempre con lo scontrarci, voglio essere la sua parte complementare: ho bisogno di simmetria, ho bisogno che i due piatti della bilancia abbiano lo stesso peso, ho bisogno di equilibrio tra di noi, non solo nella forza. La realizzazione di questo pensiero mi lascia senza fiato: io voglio stare al suo fianco. Mi ha chiesto tante volte di unirmi a lui, e ho sempre rifiutato per paura dell'Oscurità, ma adesso mi rendo conto che io voglio davvero stare al suo fianco, sebbene questo voglia dire far crescere il Lato Oscuro dentro di me. Non so se sono pronta, in realtà, ma abbracciare quel lato che temo così tanto potrà far capire a Ben che anche lui può tornare a comprendere e non temere il Lato Chiaro.
Mi sembra di avere la soluzione in mano, ma metterla in atto sarà molto più complicato. Lui, nel frattempo, inizia a respirare in modo meno regolare e più profondo. Cerco di non pensarci, di ignorarlo, perché so di non poterlo aiutare. Ho paura di non poterlo proprio fare: sono solo una mercante di rottami, lo sono sempre stata. Io non capisco niente della Forza, delle visioni che abbiamo, del legame che condividiamo. Come potrei mai aiutarlo? Eppure, nel momento in cui prova a pronunciare qualche parola mi giro, con tutti i sensi in allerta pronta a qualsiasi evenienza, sentendomi un'ipocrita. Tento di capire cosa sta dicendo ma è tutto troppo confuso, non riesco a collegare niente di quello che dice in modo da riuscire a dargli un senso. E quando mi avvicino per provare a sentire meglio lui apre gli occhi. Trattengo il fiato, mi ha colta su fatto. Mi sento le gote e le punte delle orecchie andare in fiamme dal momento in cui il suo sguardo si scontra violentemente con il mio.
"Rey," mi dice delicatamente con una voce che non ho mai sentito prima. Quella voce, dannazione Ben, ti prego, ridillo. Ben, ridillo. È la voce di cui ho bisogno. Dimmelo un'altra volta.
"Rey..." dice di nuovo, come se sapesse a cosa stavo pensando - non che non fosse plausibile - e il mio cuore trema, e si scioglie, e gli occhi pure, e il mio labbro inferiore ha uno spasmo, e finalmente: crollo.
Angolo autrice: per inaugurare il nuovo anno inizio con un (cortissimo) capitolo, il primo che contiene i pensieri di Rey. Abbiamo la soluzione in mano ma non sarà una strada semplice!
Buon anno a tutti e grazie per i commenti e le stelline! Sono contenta che la mia storia vi piaccia!
Un bacino a tutti, Ann.
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Introspection - A Kylo Ren story
Фанфик[[Relyo]] Ben Solo non riesce a lasciare andare Kylo Ren, è parte di lui, è un potere di cui non può fare a meno. Ben è ferito, dilaniato, e soffre di un dolore immenso: il dolore provocato dal divario tra luce e buio. Rey potrebbe aiutarlo, ma non...