~MY EYES~

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<Ben, vuoi dire....>
<Pennywise, si. Ha sbranato un...>
<Lo visto anch'io.>
<Jenny, io ho paura. Ho paura anche per te. Insomma, come fai ad amare un essere del genere?!>
<Non lo so nemmeno io, ma è così.>

<Vedo la farmacia!> esclama Ben indicandola.
Entriamo ed andiamo dal farmacista. <Ehilà, ciao ragazzi!> saluta.
Non perdo tempo e gli mostro le ferite che ha il mio amico.
<Oh, cielo. Non preoccupatevi, ci penso io.> dice accompagnando Ben in una stanza, e io li seguo a ruota. L'uomo si china verso di lui e gli alza la maglietta.

A tratti geme per il dolore provocato dall'acqua ossigenata.
Poi il farmacista prende delle bende e inizia a fasciare la sua pancia.
È un uomo credo sulla quarantina-cinquantina e indossa un paio di occhiali che gli stanno enormi.

<Ecco fatto.> dice alzandosi in piedi soddisfatto. Avrà bisogno di un po' di riposo.
<Grazie mille. Quanto le devo?> dico mettendomi le mani in tasca e facendo risuonare quei due o tre spiccioli che mi rimangono. Ho lo sguardo deluso. "Come farò a pagare?"
<Niente soldi, signorina. > dice marcando sul suo viso pieno di rughe un largo sorriso.
<Grazie davvero.> ringrazio dirigendomi verso l'uscita <Arrivederci.> usciamo.

<Grazie, Jenny.> dice tra un sospiro e l'altro.
<Ti fa tanto male?> chiedo cercando di sfiorargli la pancia, ma lui si ritira indietro per il troppo dolore.
<Si...> dice con lo sguardo rivolto verso l'asfalto.

<Posso sapere come ha fatto a farti uscire tutto quel sangue?> chiedo ad un tratto, mentre c'incamminiamo verso casa sua.
<Bowers mi ha inciso sulla pelle la lettera "H".>
<Bowers?>
<Henry Bowers, non ne hai mai sentito parlare?> chiede e io faccio spallucce <È il boss della "Bowers Gang"....>
Adesso capisco: è quel pezzo di merda. D'un tratto mi ribolle il sangue nelle vene. "Bastardo..."

<J-Jenny?> chiede Ben riattirando la mia attenzione su di lui <Hai sempre avuto gli occhi gialli?>
<V-veramente... li ho sempre avuti azzurri-verdi, perché?>
<No niente.> dice strizzando un po' gli occhi <Credevo di averli visti gialli fino ad un attimo fa.>
Sospiro.

Siamo davanti casa sua.
<Ciao!> saluto.
Lui mi sventola la mano come per dire "ciao" e rientra a casa.
"Credo proprio di dover tornare anche io." Dico percorrendo la via del ritorno.

<Ehi mamma! Ciao Rob!> saluto chiudendomi la porta alle spalle.
<Ciao amore!> saluta mamma, abbracciandomi.
<Vado in camera.> dico dirigendomi verso il piano di sopra.

In quel momento sento il campanello suonare.
"Chi mai può essere a quest'ora?" mi chiedo fra me e me.

<Jenny, puoi scendere, per favore?> mi intima mia madre. Scendo di fretta le scale.
Vedo sulla soglia un ragazzo molto simile a... Pennywise versione umano.
Sbarro gli occhi a quella vista. È il solito ragazzo di quando ci siamo visti l'ultima volta, solo più giovane. Ora sembra avere 16 anni.

 Ora sembra avere 16 anni

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<Ciao, amore.> dice dolcemente venendo nella mia direzione e baciandomi dolcemente. Un brivido mi percorre la schiena.
Arrossisco ricordando mia madre proprio accanto a noi.

<Volete andare di sopra?> chiede mia madre, che non sembra curarsi del fatto che mi abbia appena baciato e che non le abbia detto nulla del mio nuovo fidanzato.... anche se non è proprio come lo vede.

<Si, grazie signora.> dice Penny <Comunque io sono Bill, Bill Skarsgård.> continua stringendo la mano a mia madre.

Saliamo di sopra e lo accompagno in camera mia.
Ci sediamo sul letto.
<Cosa ci fai qui? E perché sembri avere 16 anni?>chiedo, a bassa voce.
<Volevo stare con te.> risponde sdraiandosi sul letto, dietro di me, che sono ancora seduta fissando il punto in cui vi era prima "Bill".
<E poi mica potevo presentarmi a 25 anni come tuo fidanzato e nemmeno se fossi stato un clown millenario, non credi?> chiede retoricamente, alzando i suoi due occhi blu verso di me.
"Già." rispondo nella mia testa. Tanto lo so che mi ha sentito.
<Sdraiati pure te, no? Mi fa sentire a disagio il fatto che tu sia più alta di me.> ammette. "Pennywise? A disagio?"

<Che volevi fare?> chiedo, scivolando accanto a lui.
<Perché non ci vediamo un film?> dice puntando il dito sulla televisione appoggiata sulla mia scrivania, proprio di fronte al mio letto.
<Ok. Mi accompagni a prendere un CD?>
<E me lo chiedi? Ma certo amore!> dice posando nuovamente le sue labbra sulle mie. Esco dalla camera assieme a lui.
<Ehi Jenny! Chi è il tuo nuovo amico?> chiede Rob, che stava in corridoio.
<Veramente> risponde Penny al mio posto < sono il suo fidanzato.> e mi cinge a lui con le sue braccia e con sguardo soddisfatto.
<Comunque piacere, Bill.> dice stringendogli anche stavolta la mano.

Scendiamo e apro il mobile con tutti i CD.
<Mmmm vediamo...> dico sfiorando con lo sguardo i vari titoli.

<Amore, scusa> interrompe mamma <ma non abbiamo ancora nessun lettore CD, mi dispiace...>
<Fa niente.> dico chiudendo lo sportello del mobiletto.
<Tenete.> dice porgendoci un pacchetto di pop corn.
<Grazie, mamma.> e salgo le scale trascinando Penny.

Lo spingo sul letto e mi metto seduta affianco a lui.
Lo guardo e mentre sgranocchio una manciata di pop corn gli chiedo: <Perché non ritorni l'umano dell'altro giorno?>
<Perché?> chiede <Non ti piaccio?> dice facendo il labbruccio.
<No no.> dico spingendo via la sua faccia <Ma ti preferisco.> ammetto.

<Così?> chiede. Mi giro e lo guardo con gli occhi a cuoricino: amo troppo quel suo aspetto.

Faccio segno di sedersi accanto a me, e ubbidisce.
Gli porgo il pacchetto e lui ne prende un bel po', poi lo lancia in aria e se li infila in bocca. Rido a quella scena.

Lui si mette a cavalcioni su di me e inizia a giocare con i miei capelli.
Mi sento a mio agio, quando un odorino mi mette in allerta: sangue.
Lo sento provenire da.. da Penny.
Gli afferro il braccio velocemente e gli annuso il polso, mentre lui si fa fare. Quell'odore incomincia a farsi più intenso, e intenso si fa il mio respiro sulla sua carnagione.
Alzo gli occhi a lui, per vedere se è contrario a questo comportamento, ma vedo in lui solo un sorriso compiaciuto, ma un po' stranito.
D'un tratto, si fa gelido, e l'odore si fa più leggero.

<P-Penny, che c'è?> chiedo, ma lui mi prende la faccia fra le mani, palpandola coi pollici e avvicinandosi ai miei occhi.

<Oh, piccola...>mormora preoccupato.
<Che c'è?> chiedo.
<Il tuo occhio, amore. Da quanto tempo è giallo?>
<Non sapevo di averlo.> ammetto, ma ricordavo perfettamente le parole di Ben.
Palpa ancora il mio viso.
<Oddio.... il tuo occhio.... il tuo occhio, piccola.....oh Dio, cosa ti ho fatto?>

<Amore, cosa c'è?> dico accarezzandogli la guancia per calmarlo.

<Oh piccola... ho fatto qualcosa di terribilmente sbagliato.....>

~MINE~ {Pennywise}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora