~MINE~ {Pennywise}

~I SUOI OCCHI~

Ho la vista appannata. Piano piano apro gli occhi.
Vedo una figura ai piedi del mio letto. È buio, riesco solo a vedere che è alta come una grande montagna.
Anzi, vedo qualcos'altro.
Due occhi.

Bellissimi.

Sono un misto tra l'azzurro e il giallo e mi piace da morire.

Come se avesse frugato tra i miei pensieri, mi guarda con uno sguardo più acceso e un sorriso malizioso.

Arrossisco.

Sembra l'abbia visto perché mi si avvicina. Io invece indietreggio sempre di più fino a toccare lo schienale del letto, così mi porto le ginocchia al mio petto, stringendole sempre di più.

Non ho paura, ma sento come se fossi in imbarazzo davanti a lui. Chissà perché, dato che non so nemmeno chi sia.

Si avvicina sempre di più fino a che i nostri nasi si toccano.

Riesco a vederlo:

È il clown.

Non dico niente, i nostri sguardi sono come una cosa sola. Poi sposta lo sguardo verso il mio braccio ferito.

Toglie la benda e io lo guardo non capendo cosa voglia fare. Mi sorride, cercando di rassicurarmi. Poi poggia la sua mano guantata sulla mia ferita, che è ancora fresca.

Per un attimo vedo i suoi occhi diventare completamente gialli e una goccia di saliva scendergli dal lato della bocca.

<Ah.....> mi brucia, ma il pagliaccio mi blocca la bocca con l'altra mano. Non riesco a dire niente. Mi fissa per un attimo, poi ritorna alla ferita.

Ora non brucia più. Mi sento sollevata.

Mi leva la mano dalla bocca e con l'altra mi rimette la benda, aiutandosi poi con l'altra.

<Che mi hai fatto?> dico sottovoce, rompendo quel silenzio, inquietante ma allo stesso tempo imbarazzante.

<Tranquilla...> dice sempre sottovoce mentre mi sorride <domani starai meglio...> poi mi accarezza la guancia dolcemente.

Rabbrividisco.

D'un tratto le sue labbra carnose incontrano le mie.
Mi bacia dolcemente.

Il mio è un misto tra disgusto, piacere, e.... no, neanche ora ho paura.

Perché dovrei avere paura... di lui?

Mi ha fatto molto male l'altra notte, ma questa volta ha fatto di tutto invece per curarmi.

<Chi sei?> gli chiedo con un fil di voce.

<Mi chiamo Pennywise, ma ora dormi.> e sparisce nelle tenebre.

Mi sa di essermi innamorata.

Di un mostro. Mi sono appena innamorata di un mostro...