~ALL I WANT IS YOU~

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Cammino per le strade.
Mi sembra tutto normale.

"Lo facciamo per una buona causa..."

"...questo lo sai anche tu."

"Lo so." penso, come se stessi parlando di nuovo con Beverly "Ma è troppo importante per me."

Quando vedo in lontananza quella casa, corro a più non posso per raggiungerla, e credo proprio di essere la prima a fare una cosa del genere.
Quando sono davanti al cortile incurato, però, ho un attimo di esitazione.

"Ti ucciderà."

"Farebbe mai una cosa del genere?"

"Milioni di bambini. Ha ucciso milioni di bambini come noi."

"Come te."

"No. Non lo farebbe mai. Me lo ha detto anche lui. Lui tiene a me."

"Non credi ti stia solo usando?"

<BASTAAA!> urlo in preda al panico. Sento stormi di uccelli volare via.

Non voglio più sentire queste voci. Lui non è solo un mostro. Lo so. Basta.

Attraverso il cortile ed entro.
Voglio solo... parlare. So che è la cosa migliore da fare.

<S-sei qui?> chiedo timidamente.
Nessuna risposta. Cerco il mio cellulare dentro lo zaino, per vedere se qualcuno mi ha chiamato. Nessuno.
"Meglio." penso.
Sotto il mio cellulare il blocchetto con cui io e Beverly abbiamo "parlato" poco fa.

Inizio a sfogliarlo.

"Lo amo."

Sento qualcuno dietro di me. Mi giro lentamente e per poco non mi prende un colpo.

<C-ciao Penny.> saluto.

Si limita a guardarmi maliziosamente. Credo abbia letto anche lui.

Si china e mi da un bacio a stampo.
<Ti amo anch'io.> dice dolcemente.

<M-mi dispiace per..>

<Non fa niente. In fondo hai ragione.> dice con un velo di tristezza <Io sono un mostro.>

<No, non è vero. Lo so che non è così e lo sai pure te.>

Mi avvicino e lo abbraccio. Voglio solo rassicurarlo e fargli capire che andrà tutto bene.

Lui, con mia sorpresa, mi prese in braccio e mi porta nella stanza con il materasso.
Per un momento sento un brivido di paura, ricordando ciò che è successo in quella stanza. Lo guardo negli occhi e stavolta vedo che sono completamente azzurri, quindi mi tranquillizzo.

Ci mettiamo seduti. Ad un tratto mi prende i polsi e mi fa battere la schiena sul materasso, come quella notte.
Le sue labbra si posano nuovamente sulle mie, per poi darmi un bacio affettuoso sul collo.

<Perché sei venuta qui?> chiede, rimanendo sopra di me.
Divento tutta rossa in viso, per il contatto visivo così stretto fra noi.
<Volevo parlarti, e stare con te.>

Sento il suo petto appoggiarsi al mio.

<Di cosa volevi parlarmi?> continua curioso.

<Credo... tu, ci tieni a me?>

Mi bacia di nuovo, stavolta le sue labbra premono di più le mie e la sua lingua si fa strada nella mia bocca.

<Tu che dici?> dice, una volta staccatosi dalla mia bocca.

Annuisco.

<Ascolta..> continua <quello che ti hanno detto quei ragazzi è vero, inutile far finta di nulla. Io sono un mostro, che vive nelle fogne e mangia i bambini come te. Ma so anche che sono qualcos'altro, e tu per prima me lo hai fatto capire. Sono un divoratore di mondi, io sono un demone spedito qui dal Macroverso.
Io non ho mai mangiato nessuno se non per cibarmi, è come te che ti nutri della carne, no?>

<Già ...>

Mi lascia i polsi, però rimango sdraiata. Lui rimane sopra di me.

Mi piace sentire il suo calore sul mio petto. È così bello che mi addormento. Credo che anche lui si stia addormentando.

(Pennywise's pov)

Si è addormentata. È così dolce e carina che la stringo sempre di più. La adoro. È la prima volta che ho contatti così stretti con qualcuno.

Se solo ripenso al suo primo giorno qui a Derry... oh, non me lo sarei mai perdonato. Anche se, a dire il vero, allora non provavo nulla per lei.

Sento dei gemiti provenire da lei e la sua espressione diventare più cupa e preoccupata.
Credo stia facendo un incubo.

Chiudo gli occhi ed entro nel suo sogno.

La vedo. Ha paura di qualcosa che sta arrivando.
Sento dei ruggiti o qualcosa del genere, mentre si vede una figura venire verso di lei.

Sono io.

O meglio, è una figura identica a me, ma so di per certo che non sono io.
Io sono qui.

Quello strano "Pennywise" si sta avvicinando a lei con gli occhi gialli e con la bava alla bocca, piena di denti lunghi e affilati.

Conosco già quell'espressione.
So cosa sta per fare.

Lei urla e io cerco di proteggerla, ma non riesco a muovermi.

Ormai sono l'uno a un metro di distanza dall'altra, quando finalmente riesco a muovermi.
L'abbraccio forte e lei mi guarda, non capendo chi dei due fosse il vero me, quando mi sorride e ricambia l'abbraccio.
Sono sollevato, quando mi sveglio.

Sono ancora sul materasso insieme a lei, e mi accorgo di essere sdraiato su un fianco con lei accanto, e ci stiamo abbracciando.
Il suo viso è tornato tranquillo.
Sorrido a quella vista. Sono davvero felice.
Le do un bacio a stampo e le sussurro: <Tutto quello che voglio sei tu.> ottenendo un suo sorriso: sembra abbia sentito, magari ignara del fatto che le stessi dicendo veramente, e che magari quelle parole siano state solo frutto della sua immaginazione.
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Ciao!
Questo è una specie di avviso.
Volevo solo dirvi che mi dispiace di non essere costante con i capitoli, che magari scrivo di pubblicarli il pomeriggio quando, invece, arrivo a notte fonda quando aggiorno.
Il punto è che in questi giorni sto facendo un sacco di giri, che magari devo trovarmi in più luoghi in una giornata, e quindi non sto molto a casa.
Perciò scusate.
Non mi aspetto nessuna comprensione, anzi, sono stata stupida a fare promesse che non riesco a mantenere.
Vi chiedo solo di avere pazienza perché non credo riuscirò a pubblicare un capitolo al giorno.
Anche perché ho deciso di scrivere questa storia per avere uno sfogo, e quindi voglio che rimanga come un piacere o un hobby, ecco.
Cercherò comunque di pubblicare magari un capitolo un giorno si un giorno no, che dite?
Detto questo, siamo quasi arrivati alle 1000 visualizzazioni, perciò grazie per il supporto e anche per i voti, davvero.
Un bacio a tutti e scusate se ho scritto un bel po' in questo "spazio autore" ma mi sembrava dovuto.💗💗💗

~MINE~ {Pennywise}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora