~ROB'S BIRTHDAY~

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<P-Penny?>
<Si?>
<Che ore sono?> chiedo, vedendo la stanza sprofondata nel buio.
<Mmmm....9:30.> risponde osservando l'orologio.
<Oddio... i miei genitori saranno qui a momenti...> dico, ancora stordita.
<Già, meglio che vada...> dice lasciandomi nel letto da sola.
<Tu non hai dormito?> gli chiedo, dato che non sembra essersi riposato, al contrario di me, che invece mi sono addormentata fra le sue braccia come una vacca stravaccata.
<Raramente dormo, e ora non ho dormito.> risponde tristemente.
<È per l'occhio?> chiedo.
<....si..> risponde, ma non sembra sincero.
<A cosa stavi pensando?>
<A nulla. Tranquilla.> non si sta degnando nemmeno di guardarmi.
<Ti prego.> dico avvicinandomi a lui <Dimmi cos'hai... ti aiuto io...>
<No... non puoi... ormai è morto...>
<È morto? Chi? Chi è morto?>
Ma nella stanza sono rimasta solo io, e il buio, ovviamente.
"A chi stava dicendo??" penso, mentre mi ributto sul letto...
Domani andrò da lui...

_______________________________
Ore: |8:24|

Mi sono svegliata presto, dopo il pisolino di ieri. Non me la racconta per nulla giusta, quello lì.
Mi metto due lenti a contatto colorate più o meno come i miei occhi (le ho comprate ieri sera di corsa dopo la visita di Pennywise) e le indosso, per coprire quell'occhio giallo.
Scendo le scale.
Vedo mia mamma in cucina che mi prepara la colazione.
<Bene, vedo che ti sei già svegliata.> dice sorridendomi e notando che la stavo guardando.
<Si, tra poco devo uscire.> dico guardandola mentre mi porta la colazione: una tazza di latte con 2 fette di pane con la Nutella, 1 muffin e un bel po' di biscotti. Noto pure molta altra roba sul tavolo.
"Strano... di solito non mi prepara colazioni del genere."
<Eh no, cara mia.> dice con sguardo di rimprovero.
<Eddai maaaaaa!> sbuffo.
<Ma come? Te ne sei dimenticata? Oggi è il compleanno di Rob!> dice alzando lo sguardo al cielo e voltandosi a ripreparare la colazione.
<Ahhh....> dico. "Ma che Cristo! Proprio oggi?!"
Quella notizia non mi fece finire la colazione, nonostante mi piacesse ed era pure raro trovarla.
Dovevo andare, ma, ovviamente, avrei dovuto festeggiare il compleanno di Rob...
Quando Rob scese le scale, mamma lo baciò.
<Buon compleanno, amore!> gli disse.
"Ma come?! 'Amore'?! E papà?! Come azzardava.... se l'era già dimenticato... lo sapevo."
<Mettiti a tavola, guarda cosa ti ho preparato!> dice, facendolo accomodare.
<Oh, ma non dovevi.>dice baciandola a sua volta.
"Che schifo..." penso, con il sangue che mi ribolle dalla rabbia.
Cioè, sapevo che lo amava, mamma, ma a New York non abitavamo insieme e non li ho mai visti baciarsi.
Stringo i pugni e metto un leggero muso, per non far accorgere a mamma ciò che pensavo.
<Buongiorno, Jenny!> saluta tutto allegro e scompigliandomi un po' i capelli rossi.
<Ciao.> rispondo, secca.
Mia madre simula una tosse finta e mi fa cenno con gli occhi di dire "quella cosa" a Rob, che ormai mi stava un po' sul cazzo.
<Auguri, Rob. Buon compleanno.> e lo bacio sulla guancia, con un sorrisetto finto.
<Grazie.> annuisce con un sorrisetto che mi da sui nervi.
<Mamma io dovrei andare.> dico cercando di alzarmi da tavola, una volta finito tutto.
<No.> risponde secca mia madre.
<Ma perché?! Vado un attimo e torno!> dico irritata.
<Perché dobbiamo andare a pranzare fuori.>
<Oddio....> sbuffo <ma sono le 9:35!>
<Beh ti devi andare a preparare cara. Il ristorante è lontano ed è meglio sbrigarsi!>mi risponde mia madre indicandomi la mia stanza al piano di sopra.
Vorrei solo correre ed andare via, ma so solo che complicherebbe le cose scappare, perché tanto dovrei comunque tornare a casa, e mamma non mi farebbe più uscire.
<Mmmm... va beneeee!!> grido andando di sopra.
Mi vesto non troppo elegante. Ormai Rob mi sta sul cazzo e non merita di vedermi elegante al suo...
<Stupido compleanno.> risponde qualcuno al mio posto. Quel qualcuno aveva di nuovo frugato tra i miei pensieri.
<Ciao.> dico rivolgendomi a quello...
<Stupido clown? Hai un grande vocabolario, vedo.> mi risponde con sarcasmo e con un'espressione superficiale.
<Sta zitto.>
<Che c'è, hai la luna storta?> mi chiede imbronciato.
<Come se tu non lo sapessi già.>
<Perché dovrei?>
<Perché leggi nei miei pensieri, credi che sia nata l'altro ieri o cosa?> chiedo sarcastica.
<No, ma volevo che te ne rendessi conto.>
<Embe lo sapevo già.> rispondo. "Crede sia stupida??" 
Il suo sguardo si posa sul mio, poco imbronciato ma allo stesso tempo divertito.
<Credo solo che debba ricordartelo, dato che a volte la tua immaginazione va mooooolto lontana.> ride maliziosamente.
<Senti, non ho tempo per sentire le tue maliziosità o il tuo sarcasmo. Ieri stavi farfugliando qualcosa su uno che è morto...>
<Niente... lascia perdere.>
<No non lascio perdere!> gli grido contenuta, per non allarmare nessuno di quei due al piano di sotto.
<Non dovresti cambiarti o sbaglio?> chiede con un velo di maliziosità, che non tarda a mostrare.
<Infatti stavo proprio per farlo!> sbuffo spingendolo via dalla porta del bagno ed entrando, con in mano l'outfit che avevo scelto.
Mi faccio una doccia veloce senza capelli e mi vesto di corsa, con addosso un po' d'imbarazzo, nel caso mi stesse guardando dallo spioncino.
Un po' di matita sugli occhi e mascara e sono pronta.
Esco dal bagno e me lo ritrovo sul letto nella sua forma umana da sedicenne.
È vestito con uno smoking elegante.
<Perché sei vestito così?> chiedo, attirando la sua attenzione.
<Dobbiamo uscire o sbaglio?> mi chiede. Non sto capendo. Intende... al compleanno di Rob??
<Certo!> risponde. Odio quando entra nella mia testa. Non sono libera di pensare in santa pace.
<Ma cosa?! Dobbiamo andarci solo io, Rob e mamma!!>
<Senti. Io suono alla porta di casa. Tu reggimi il gioco, chiaro?> mi "spiega".
<Ma come farai a scendere senza farti vedere??> chiedo perplessa, ma subito lo vedo lanciarsi dalla finestra.
<Cooosa?!> grido inseguendolo, ma mi blocco una volta arrivata al cornicione bluastro.
Guardo di sotto e lo vedo sorridente mentre mi fa un cenno con la mano.
È tutto pronto.
Spero solo che mia madre lo faccia venire... dopotutto avrò qualcuno della "mia età" con cui parlare, qualcuno che mi capisca.
L'unico che sa del mio segreto, o forse...
"Cazzo, Beverly!!" penso, mentre ricordo quel giorno in cui le avevo detto che le avrei scritto.
Ma ormai è tardi. Ci penso dopo.

~MINE~ {Pennywise}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora