Capitolo 2

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Pov Axel

"Sono passati dieci anni da quel fottuto giorno. Il giorno in cui, accecato dal dolore di perderla, l'ho persa per sempre. Non ho mai rimpianto così tanto una scelta come quella. Ed ora, eccomi qua, a proteggere ciò che ci ha unito." Penso seduto sul trono

Sento le porte della grande sala aprirsi di colpo, riportandomi alla realtà, mentre Cinquedea entra nella sala.

Gyan:-Alex, ho un annuncio da farti!- *Dice con grande gioia* -Devi trovarti una sposa.-

Io:-E per quale motivo dovrei sposarmi?- *Chiedo inarcando un sopracciglio*

Gyan:-Beh, in futuro ci dev'essere chi prenderà il tuo posto come sovrano di questo impero.- *Dice gesticolando*

"Ma impero de che!? Io direi più una dittatura. Non poter scegliere liberamente cosa dice il proprio istinto e la propria testa. Anzi, non bisogna nemmeno scegliere, il calcio è uno solo, quello giocato liberamente."

Io:-Non ne trovo l'utilità, ma se è davvero necessario...va bene. Quanto tempo ho per scegliere la mia futura moglie???- *Chiedo disgustato solo all'idea*

Gyan:-Beh, direi, più o meno, 3 mesi e mezzo. Ovviamente devi trovarne una che stia dalla nostra parte.- *Dice prima di andarsene*

Austin:-Ma se ti sposi, come farai a...- *Dice ma lo interrompo*

Io:-Zitto! Ricordati che non deve uscire niente dalla tua bocca a nessuno.-

Austin:-Nemmeno a Roxy?!-

Io:-No, nemmeno a lei. E poi...non sappiamo nemmeno se lei è ancora viva, dopo la sua partenza non si è fatta più vedere.- *Dico con il cuore in gola*

Austin:-E se lei fosse ancora viva? E se lei in questo momento si trovasse qui?-

Io:-Se è veramente ancora in vita allora sarebbe tornata, invece non l'ha fatto. Non ha dato cenni di vita. Nemmeno ad un componente dell'Inazuma. E anche se ipotizziamo che lei sia ancora fra di noi, come facciamo a sapere lei da che parte sta? Anzi, no, sono sicuro che lei non sarà mai dalla mia parte. Se lei mi riconoscesse sarebbe in pericolo perché cercherebbe di farmi ragionare o cercherebbe di scoprire per quale motivo sono qui, iniziando a far parte del Quinto Settore. La conosco troppe bene... L'ho fatta soffrire abbastanza, non voglio metterla in pericolo ulteriormente.- *Sussurro l'ultima frase mentre stringo i pugni*

Austin:-Quindi, non l'hai mai dimenticata...-

Io:-È impossibile dimenticare una come lei. Tentare è inutile. Ho fatto di tutto pur di riuscire a dimenticarla, ma niente. Sono stato con altre donne, diverse o uguali a lei, mi sono ubriacato solo per dimenticarmi per un singolo istante di lei, ma non è servito a nulla. Lei è unica...- *Dico con un sorriso amaro* -Un detto diceva: 'Puoi bere 15 shots di rum e pera, una vodka lemon e un quattro bianchi con fragola per dimenticarti di quella persona almeno per un po'. Ma dimenticherai il tuo nome, ma il suo no.'-

Prima che quel sorriso si trasformi in un pianto decido di andarmene.

"Non voglio più mostrarmi debole agli occhi di qualcuno."

Austin:-Se la ami così tanto perché l'hai lasciata?- *Chiede non capendo*

Io:-Perché non ho ragionato. Mi sono fatto prendere dalla tristezza e ho combinato un guaio. Quando l'ho capito lei ormai era partita e non potevo più contattarla.- *Dico chiudendomi la porta alle spalle*

Mi dirigo verso la mia camera, chiudendomici dentro a chiave e mettendomi sdraiato sul letto a pensare. Mi avvicino al comodino dal quale estraggo una sua foto.

"Roxy...sei ancora qui tra noi? Se alzi gli occhi verso il cielo riusciremo a guardare lo stesso cielo, oppure tu ormai mi guardi dall'alto? Riuscirò mai a rivederti o a dimenticarti? Il problema più grande è che non voglio dimenticarti."

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Ciao!

Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto.

Mi scuso se alcune volte nn potrò aggiornare, ma ho molto da studiare e la scuola mi occupa molto tempo.

Noi ci vediamo al prossimo capitolo.

Ciao!

I.E.GO// É come se fossimo fatti per stare insieme, ma non possiamo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora