Capitolo 22

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La sveglia suona ed io, infastidita, spengo senza levare la faccia dal cuscino. I raggi del sole penetrano dalla mia finestra infastidendomi, così sposto la coperta sul viso. Rimango in uno stato di dormi-veglia ma alla fine mi decido di alzarmi e vado a lavarmi la faccia e a pettinarmi i capelli. Torno dal bagno e mi avvicino all'armadio quando noto la giacca appesa.

"Devo restituirgli la giacca... come faccio? Bella domanda."

Faccio finta di nulla e apro l'armadio prendendo una felpa rossa enorme, rubata a mio fratello, e dei jeans neri strappati sul ginocchio. Dopo essermi vestita chiudo l'armadio e mi soffermo, di nuovo, ad osservare la giacca per poi scendere a fare colazione.

"Estrarre informazioni da lui... mai follia è stata più grande... però... Ma certo! Perché non c'ho pensato prima?! Potrei prendere una mini chiavetta e modificarla... ci metterò davvero molto tempo per riuscirci e per installarci i programmi ma..." Penso soghignando

Contenta dell'idea che ho avuto inizio a fare colazione. In seguito inizio con le pulizie della casa e, quando ho finito mi avvio a lavoro.

"Se la cosa dovesse funzionare potrei sicuro scoprire molte cose, ma non credo di farcela da sola... forse chiedendo aiuto a Jude..." Penso non facendo caso al telefono che squilla

Arrivo a lavoro e mi vado a cambiare, per poi far iniziare il mio turno.

Pov Celia

Io:-Ma si può sapere che fine ha fatto!? È da ieri che la contatto.- *Dico arrabbiata*

Il cuore mi martella in petto, la paura mi assale tanto da iniziare a tremare.

Jude:-Calmati, avrà avuto da fare.-

Io:-Non riesco a stare calma Jude, non voglio che sparisca di nuovo dalle nostre vite...- *Dico con gli occhi lucidi*

Jude:-Non sparirà più. Sono sicuro che ora lei è a lavoro e che ti risponderà non appena si accorgerà dei messaggi e delle chiamate.- *Dice mettendo la mano sulla mia spalla*

Attraverso i suoi occhiali riesco a intravedere il suo sguardo pieno di sicurezza, tanta da impedirmi dal distogliere gli occhi. Lui fa un cenno con il capo ed io mi asciugo gli occhi con le dita per poi sfoggiare un sorriso.

Io:-Hai ragione, mi devo fidare di lei.- *Dico un po' più convinta*

Gli sorrido e lo saluto con la mano. Mi allontano da lui andando a svolgere il restante lavoro rimastomi per oggi.

"Ora sono più tranquilla grazie a mio fratello, mi ha fatto ragionare e anche lei mi aveva detto che non se ne sarebbe andata più. Eppure... lei ha una vita adesso in America, prima o poi se ne dovrà andare, ma almeno riusciremo a tenerci in contatto." Penso ottimista

Pov Roxy

(Salto temporale:Alcune ore più tardi)

"Finalmente ho finito!" Penso sollevata

Ai:-Roxy, aspetta! Volevo darti la tua paga per questi giorni, visto che sono la responsabile per quanto riguarda i pagamenti.- *Dice dandomi una busta di carta*

Io:-Grazie. In effetti ora che ci penso devo dare i soldi per l'affitto, sei capitata a pennello!- *Dico sorridendo*

Lei mi fa un sorriso di ricambio per poi salutarci. Prendo il telefono in mano, che ho lasciato spento per tutto il giorno, e lo accendo ritrovandomi una ventina di chiamate è una quarantina di messaggi da parte della stessa persona.

"Ops... sono tutti messaggi da parte di Celia, mi sono dimenticata di richiamarla l'altro giorno, sono una stupida! L'avrò fatta preoccupare." Penso mordendo l'unghia del pollice "Se la chiamo, cose le dico? Sicuro mi farà una ramanzina lunga quanto un campo da calcio...e se ci vado direttamente di persona mi ucciderà all'istante... beh, tanto dovevo andare alla Raimon quindi..." Pendo facendo spallucce

Mi avvio verso la Raimon pensando ad una scusa buona, ma poco da fare, non ho trovato nulla. Quando arrivo mi dirigo al campo da calcio ma non trovo nessuno.

"Come mai non c'è nessuno? Strano..."

Intenta nel dirigermi verso il campo coperto una voce mi ferma.

Io:-Signor Raimon, salve.-

Sony:-Ciao, ma che ci fai qui?- *Chiede curioso*

Io:-Stavo cercando gli altri.-

Sony:-Gli altri stanno allo stadio cammino imperiale, oggi ci sarebbe stato l'inizio del Cammino Imperiale, non lo sapeva?- *Chiede stupito*

Io:-In effetti no. Sono stata impegnata in questi giorni e con la testa altrove, non ho avuto modo di parlare con i ragazzi.- *Dico rattristendomi*

Sonny:-Capisco. La vita di un adulto è piena e ricca di alti e bassi, ma per superare tutto non si deve dimenticare degli amici. Vedrai che con il tempo tornerai vicina a loro come un tempo.- *Dice sorridendo* -Beh, ora vado, il lavoro non si ferma mai.-

Lo vedo andare via, ma io non faccio lo stesso, anzi mi avvicino alla vecchia sede.

"Mi dispiace così tanto, non voglio trascurare gli altri e Celia, non voglio che pensino che per me ci sono solo quando ho bisogno di loro, perché non è così. Dovrò farmi risarcire per tutto, per tutti questi anni passati distanti. Quando tutto finirà, Dea della Vittoria, ti giuro che farò di tutto per risarcire il mio debito con loro." Penso guardando il cielo mentre una lacrima scende

Pov Evelin

Mentre aspetto di arrivare alla nostra destinazione ascolto la conversazione tra Sonny e Roxy.

"Si sta sentendo in colpa."

?:-È occupato questo posto?- *Chiede una voce alla mia sinistra*

Sposto lo sguardo verso la voce e con la coda degli occhi vedo un porcospino blu dagli occhi ambrati che mi sta a mala pena guardando.

Io:-In effetti si, è occupato.- *Dico secca*

Blade:-E da chi? Il fantasma formaggino? Ahahah, fai poco la spiritosa.- *Dice scontroso*

Io:-Se non erro tu dovresti già avere un posto.- *Dico tornando concentrata a ciò che sto ascoltando*

Blade:-Diciamo che stare tra due che continuando a parlare solo di calcio mi sta dando a noia. Quindi, posso stare qui?- *Dice stanco*

Sospiro e annuisco con la testa. Lui si siede ed io spengo l'orologio dal quale ascoltavo la conversazione passando ad ascoltare la musica.

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Ciao!

Volevo avvisarvi che ho corretto la storia e che ho aggiunto e migliorato alcune parti.

In più sto tornando con gli aggiornamenti a causa di questa 'vacanza' per il coronavirus (non dirò la mia sull'argomento).

Quindi, detto ciò, ci si vede.

Alla prossima.

Ciao!

I.E.GO// É come se fossimo fatti per stare insieme, ma non possiamo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora