Capitolo 21

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Io:-Tu!?- *Dico incredula*

Zabel:-Si, proprio io. Vedo che ha accettato il mio invito, ne sono onorato.- *Dice facendo un inchino*

Io:-Se avessi saputo che il mittente del messaggio fosse stato lei non avrei di certo accettato.- *Dico quasi disgustata*

Zabel:-Oh, andiamo, lasciamo da parte questi rancori almeno per questa sera. Me lo concede l'onore di portarla a cena? Tra amici si intende.-

Io:-Amici? Io e lei non siamo amici.-

Zabel:-Allora da conoscenti, come più preferisce. Allora, mi concede l'opportunità di portarla a cena?- *Chiede dandomi una rosa rossa e facendo il bacia mano*

"É arrivato finalmente il mio momento. Forse riuscirò a ottenere finalmente delle informazioni da lui o lo porterò alla ragione, cosa molto difficile..." Ragiono prendendo la rosa in mano

Io:-Va bene, ma non si illuda troppo.-

Zabel:-Mi segua.- *Dice ignorando ciò che ho detto*

Faccio come dice e andiamo verso una Ferrari rossa.

"Adoro questa macchina!" Penso mentre i miei occhi si illuminano

Lo vedo che mi guarda, ed io sposto lo sguardo dalla parte opposta, per poi andare ad aprire lo sportello del passeggero alla destra del guidatore.

Zabel:-Prego, entri.-

"Quali sono le sue intenzioni? Mi sembra che mi sta prendendo in giro. Fin dove vuole spingersi?" Penso osservandolo

Faccio come vuole ed entro in macchina allacciandomi la cintura. Zabel chiude la portiera e sale al posto del guidatore.

Io:-Dove ha intenzione di portarmi?-

Zabel:-In un ristorante. Ne conosco uno dove potremmo stare da soli senza essere disturbati e senza che ci siano scandali come quello della scorsa volta.-

Io:-Come ha fatto a sapere che io sarei venuta? Se non fosse stato così cosa avrebbe fatto?- *Chiedo osservando la rosa*

Zabel:-Beh, sarei stato lì come un babbeo ad aspettarla per ore finché non mi sarei arreso all'idea che lei non sarebbe venuta. Ma non mi sarei di certo arreso.-

Io:-E il motivo per il quale ha richiesto quest'uscita sarebbe?-

Zabel:-Beh, onestamente parlando, mi ha incuriosito dalla prima volta che l'ho vista e avevo intenzione di conoscerla meglio. Quindi la prego, annulliamo queste formalità e finiamola di darci del lei.-

Io:-Questo lo deciderò con il tempo.- *Dico fredda*

Il tragitto continua in un silenzio di tomba, ma ci mettiamo meno del previsto ad arrivare. Zabel si affretta a scendere dalla macchina per aprirmi la portiera. Esco dalla macchina guardandomi intorno. Sento una mano che prende la mia, la quale, a differenza della sua, é fredda. Guardo la mia mano presa dalla sua ma non riesco a fare nulla che lui inizia a camminare trascinandomi con se.

"La sua mano...così calda...un calore famigliare...mi ricorda...." Interrompo i miei pensieri e inizio a camminare al fianco di Zabel

Entriamo e ci viene incontro un cameriere.

Cameriere:-Ha una prenotazione?-

Zabel:-Si. Ho prenotato un tavolo per due a nome Zabel.-

Cameriere:-..Prego mi segua.- *Dice dopo aver controllato l'elenco*

Arriviamo al tavolo prenotato e Zabel mi sposta la sedia per potermi sedere.

"Ammetto che sotto la sua veste da imperatore strafottente c'è della dolcezza...o fa parte tutto del suo piano? Rispetto a prima i suoi movimenti sono diventati più normali, meno rigidi. Il ciò fa pensare che la sua idea di tirare fuori qualcosa da me é passata, o per il momento." Penso osservandolo

I.E.GO// É come se fossimo fatti per stare insieme, ma non possiamo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora