Capitolo 12

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Continuo a correre lungo la strada che mi porta al campo al fiume. L'aria fredda mi schiaffeggia il volto, il rumore scricchiolante delle foglie secche dai colori tra il giallo e l'arancione riecheggia nelle mie orecchie, i miei occhi fanno attenzione a non andare a finire in una pozzanghera, a causa della pioggia della sera prima; lo stesso odore di pioggia si insedia nelle mie narici portandomi ad uno stato di freschezza mentre i miei polmoni si riempiono d'aria. Il sole fa capolino tra le nuvole grigiastre e fa brillare grazie ai suoi fievoli raggi le piccole gocce sulle foglie.

"Ammetto che, per un centro abitato quest'atmosfera e questa bellezza naturale ti lascia comunque col fiato sospeso. E poi, correre di prima mattina mi da la carica per affrontare la giornata e questa la sento una giornata positiva." Penso facendo un piccolo sorriso

Durante la mia corsa un'auto nera si accosta vicino a me, ma continuo la mia corsa dandoci poco peso; finché la sua voce non mi distrae.

Zabel:-Buongiorno signorina, la vedo abbastanza mattiniera. Sa, pensavo che oggi, a causa della pioggia, fosse una brutta giornata e invece la trovo molto pacata e bella.- *Dice con un sorriso in volto*

"Ma questo ha la parlantina già di prima mattina? Per quanto ammetto che abbia ragione sull'andamento della giornata, non ci penso proprio di dargliela vinta."

Io:-Lo era finché non ha interrotto la mia corsa. Cosa vuole?- *Chiedo freddamente*

Zabel:-Sono venuto ad assicurarmi che lei verrà alla partita tra la Raimon e la Royal. Mi dispiace per la vostra sconfitta.-

Io:-E come mai si cura lei in persona di assicurarsi della mia presenza? Non le bastava mandare Hobbes?-

Zabel:-Sono curioso di vedere in prima persona il suo bel visino mentre la Royal esegue un goal dopo l'altro stracciando la vostra squadra.-

Io:-Ne sta parlando come se la partita fosse già conclusa.- *Dico in modo provocatorio*

Zabel:-É bello vivere nel credere, peccato che é solo un'illusione. Insomma, stiamo parlando della Royal.-

Io:-Già, ma la Royal é già stata sconfitta più di una volta e sarà sconfitta di nuovo. Noi della Raimon non ci fermeremo mai e, se mai dovessimo essere sconfitti, ci rialzeremo. Nessuno, nemmeno il Quinto Settore può fermarci. Anche se dovessimo perdere la partita, stia tranquillo che non ci avrà fuori dai piedi perché noi continueremo a combattere.- *Dico più convinta che mai*

"Ma perché mi sono messa a dare spiegazioni a una persona simile? Mi da sui nervi parlare con lui eppure...perché non me ne vado? Perché rimango ancora qui a farmi saltare i nervi?" Penso intenta nell'andarmene

Zabel:-É proprio testarda, sa.- *Dice prendendomi il viso con una mano*

Allontano bruscamente lui e la sua mano dal mio viso e lo guardo con disgusto.

Io:-Sarò testarda, ma almeno non sono un dittatore che comanda gli altri e soprattutto non mi comporto in un modo a dir poco disgustoso.- *Dico prima di andarmene via schifata*

"Ma quanto può fare ribrezzo una persona?! Ma io dico, perché sono stata tanto stupida da non essermene andata prima? Io ho dei seri problemi... eppure dentro di me un qualcosa mi diceva di sentirlo ad ascoltare, di aiutarlo a capire l'errore che sta facendo... Io ho DECISAMENTE dei problemi mentali. Guarda te cosa vado a pensare!" Mi rimprovero mentalmente mentre continuo a sentire la sua mano sul mio viso

Il telefono mi vibra nella tasca dei pantaloni, un po' aderenti, della tuta.

"Pronto?"

I.E.GO// É come se fossimo fatti per stare insieme, ma non possiamo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora