Capitolo 25

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Mi sveglio tutta pimpante e piena di energie. Spengo la sveglia insistente e accedo alla mia playlist preferita su Spotify mettendo l'opzione casuale; per mia grande fortuna la canzone che parte è "The Future is now", cosa che mi fa alzare dal letto per ballare mentre mi preparo. Afferro il primo intimo che mi capita sotto mano, dei jeans stretti blu strappati con una camicia rossa a quadri neri da legare le estremità in vita. Lego i miei lunghi capelli in una coda alta, per poi farne una treccia e legarla, nuovamente, in una cipolla. Il tempo di finirmi l'acconciatura che la canzone finisce e parte "Rose" di Nana.

"Il mio stile è un po' cambiato con il passare del tempo, sia a livello di guardaroba che a livello di musica, insieme a ciò è cambiato il mio carattere. Ho imparato molto in America; ad esempio fare la cantante in un bar per guadagnare dei miseri soldi è meglio evitare. Adoro la musica, ma trasformarlo in un lavoro diventerebbe odioso per me. Soprattutto se iniziando ad inseguirmi i produttori per ventiquattro ore di seguito...solo per inserirmi nella loro casa discografica. Roba da pazzi!" Penso lavandomi viso e denti

Prendo il telefono e scendo per andare in cucina. Rischio di scivolare e cadere un paio di volte visto che la canzone mi coinvolge a tal punto da ballarla mentre scendo le scale. Arrivata in cucina decido di preparare i miei adorati pancakes mentre di sottofondo continuo ad ascoltare la mia musica. Prendo la farina, le uova, lo zucchero, il burro, il latte e il lievito per dolci e comincio. Dopo aver preparato l'impasto preparo il tutto per cuocere i pancakes, ma una chiamata improvvisa e indesiderata interrompe la mia musica.

"Chi è il rompi balle di turno?" Penso scocciata

Afferro il telefono e rispondo, senza guardare chi sia l'utente.

"Pronto?" *Dico svogliatamente*

"Wow, che voglia di vivere! È così che si saluta il proprio fidanzato? Dopo tanto che non ci parliamo?"

"Oh diamine! Era lui..." penso sbattendomi una mano in fronte

"Mi sono appena svegliata, sai com'è... Come mai mi hai chiamata? Da te ormai è sera no?"

"Volevo sapere come sta andando con il Quinto Settore. Spero che quel maiale non ti abbia importunata nuovamente."

A sentire il termine 'maiale' un qualcosa dentro di me scatta, lo sguardo mi si incupisce e una nota di rabbia mi sale.

"Invece di chiedermi come sto mi chiami per sapere come va con il quinto settore!?"

"Beh, prima finisci con lui prima tortini."

"Non sono venuta in vacanza, Mark, o per fare un viaggio di lavoro. Almeno quando chiami, le poche volte che lo fai di tua volontà, preoccupati di come sto, se ho mangiato, di coprirmi per il freddo o qualsiasi altra cosa sdolcinata da farti venire il diabete, ma non chiamarmi per sapere se ho risolto i miei impegni qui e non mi chiedere di quel maiale come lo chiami tu. So che non sopporti il che io sia qui ma abbi almeno il buon senso di chiamarmi per un motivo valido o per sapere come sto, per parlare anche per poco. Ti ricordo, come hai detto tu, che l'ultima chiamata l'abbiamo passata litigando. Se volevi litigare di nuovo, beh, ciao!"

Non gli do il tempo di aprire bocca che spengo la chiamata.

-Non farti sovrastare dalla rabbia, passa avanti.- *Dico a me stessa*

Quando riavvio la canzone il telefono mi squilla, questa volta è mio fratello.

"Per quanto ti voglia bene, ho fame." Penso ridacchiando mentre attacco la chiamata

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 12, 2020 ⏰

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