-Esto es una locura ... ¿Cómo saltaste en mente?-[Questa cosa é da pazzi...Come ti é saltato in mente?]le sento dire. Dopo la presentazione di Juan Luis, le cose non sono andate bene. La ragazza, di nome Lali é sbiancata come se avesse visto un fantasma e ha abbandonato la stanza e lui le ha andato dietro, lasciando me e Matias in cucina. Non avrei origliato, ma lei grida e sono sicura che stia anche gesticolando, come fa la maggior parte delle persone quando sono agitate o arrabbiate.
-Conozco a su familia, él es toda buena gente ...-[Conosco la sua famiglia, é tutta brava gente...]dice Juan Luis con più calma.
-Ella no debería estar aquí.-[Lei non dovrebbe essere qui.]ribatte lei
-¡Y ni siquiera en las manos de Veléz!-[E neanche nelle mani di Veléz!]esclama Juan Luis. Credo che da lì a poco scoppierà un litigio.
-¡Pero es su marido! Ella se casó con él, ¡hizo un hijo! ¿Crees que no te estoy buscando?-[Ma é suo marito! Lei lo ha sposato, ci ha fatto un figlio! Credi che non la stia cercando?]grida lei. Mi do un colpo sulla fronte per non averci pensato prima. E' ovvio che a quest'ora Christopher mi stia cercando! Sono sicura che abbia cercato prima di tutto a casa, in Inghilterra e ricevendo una risposta negativa...Oh no...La mia famiglia sarà preoccupata e mia madre penserà al peggio. Devo assolutamente chiamarla.
-Escúchame bien, Lali, no tienes que poner tu nariz en mis cosas porque no te importas.-[Ascoltami bene, Lali, tu non devi mettere naso nelle mie cose perché non so affari tuoi.]
-De acuerdo, pero dime ... ¿Qué harás cuando descubra que su esposa y su hijo se están escondiendo de ti?-[Va bene, ma dimmi...Che cosa farai quando scoprirà che sua moglie e suo figlio si nascondono da te?]
Basta così, mi dirigo verso di loro per poter dire anche la mia dato che stanno parlando di me. Juan Luis é il primo che si accorge di me e cerca di assumere un'aria un pò più rilassata. Lei non sembra voler nascondere il suo disagio nei miei confronti, e io non nascondo il fatto di averli sentiti urlare dall'altra stanza.
-Avrei bisogno di chiamare a casa.-dico rivolta a Juan Luis-Sono sicura che quello sia il primo posto in cui Christopher abbia cercato e ora i miei saranno preoccupati.
-Il telefono é lì se vuoi chiamare.-dice lei tagliente, indicandomi il telefono sul tavolino in angolo. La ringrazio e mi dirigo verso il telefono, riordinando la mia mente e digitando prima il prefisso e poi il numero. Il cuore mi batte forte nel petto finché non sento la voce di mio padre dall'altra parte.
-Papà, sono io.-dico e per qualche secondo c'è il silenzio dall'altra parte e poi lo sento piangere.
-Oh Dio...Jade, tesoro sei veramente tu?
-Si, sono io papà.
-Norma! Norma! Vieni qui! Jade é al telefono!-grida e sono sicura che tutto quel fracasso che sento é causato da mia madre che corre.
-Tesoro, sei proprio tu? Non sai quanto eravamo preoccupati quando Christopher ci ha chiamati...Ho temuto il peggio!-dice subito una volta afferrato la cornetta del telefono.
-Ok, calmatevi per favore. Io sto bene e anche Matias, lo sentite? Credo che vi abbia sentiti.-dico sorridendo. Matias cerca di prendere la cornetta dalle mie mani ma non ci riesce e inizia a lamentarsi.
-Il mio piccolino, come stai? Dove siete? Jade, ti prego, dimmi tutto quello che é successo perché sono in ansia.
-Christopher mi ha tradita.-dico senza giri di parole.
-Cosa? Come ti ha tradita?-sento gridare da mio padre.
-Era strano, mi stavo preoccupando, credevo che fosse successo qualcosa e alla fine me lo ha confessato. Non sapevo che cosa fare e ho chiesto aiuto ad un amico...Ti dice niente Londoño Arias?
-Mi dice qualcosa...aspetta! Ti riferisci a Juan Luis Londoño Arias?
-Si, proprio lui. Mi ha aperto le porte di casa sua e mi nasconde da Christopher.
-Oh, cara, perché non vieni qui? A questo punto Christopher sicuramente non cercherà più qui.
-Non credo proprio mamma. Lo conosco e non vi lascerà in pace per molto.
-E che cosa dobbiamo fare? Cambiare numero?-chiede mio padre, sempre il solito esagerato.
-Voi fate finta che io non vi abbia mai chiamato, e se lui continua a chiedervi di me...ditegli che non sapete niente. Oppure...non rispondete più al telefono.
-Io lo stacco questo telefono.-esclama mio padre.
-Ora vedo. Ciao mamma. Ciao papà. Vi voglio bene.-dico e poi metto giù la cornetta e mi volto, trovando quattro paia di occhi a fissarmi intensamente, e solo ora mi accorgo che sto piangendo.
La ragazza si avvicina a me e mi asciuga le lacrime sorridendomi teneramente. Prende gentilmente Matias, che dimostra subito curiosità verso di lei.
-Capisco come ti senti.-dice semplicemente lei-Ci sono passata anche io.
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Tan Facìl 2
FanfictionQuesto é il sequel di Tan Facìl che trovate sul mio profilo. Se non lo avete ancora letto, correte a leggerlo.