Capitolo 14

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Nobody's p.o.v. 

Il sole splende, l'Uchiha con il cuore a pezzi cammina lungo un sentiero sterrato e polveroso, ha lo sguardo chino.

Gli occhi che fino a poco prima hanno versato lacrime, ora sono spenti.

Tutte le persone amate sono scomparse in  un attimo.

Sperava si trattasse di un sogno, la vita non poteva realmente essere così incasinata.

In un attimo il mondo le è crollato addosso.

Chiudendosi in se stessa ha rifiutato l'aiuto dell'unica persona che le era rimasta accanto.

Le sue speranze, i suoi sogni andati.

Tutto ciò che amava andata.

Può solo sperare che Sasuke sia in una condizione migliore della sua, sono gli unici due Uchiha rimasti.

Devono supportarsi a vicenda.

Avvicinandosi al villaggio di Konoha, il sole scompare, lasciando spazio a nuvole cariche di pioggia.

Goccia dopo goccia, la pioggia elimina le ultime lacrime sul viso della ragazza.

Le strade del villaggio sono vuote.

Tutti chiusi nelle proprie case a confabulare riguardo ciò che è successo al clan Uchiha.

I più giovani ignorano l'accaduto andando avanti con le proprie vite, solo quando sapranno cos'è il dolore cresceranno, per adesso vivono spensierati.

Un bambino con i capelli corvini e gli occhi onice e seduto su un gradino di pietra.

E' seduto davanti a quella che è stata la casa della sua famiglia.

Tiene la testa appoggiata sulle ginocchia.

Piange.

Ha bisogno di qualcuno che si prenda cura di lui; è solo un bambino.

E' solo un bambino, come può essere costretto a soffrire.

E' solo un bambino. Un piccolo e indifeso bambino che necessita di protezione.

Vuole qualcuno che lo abbracci e gli dica che va tutto bene.

La ragazza si siede accanto al bambino, silenziosa.

Il piccolo Sasuke alza un secondo lo sguardo per vedere il volto della persona accanto a lui.

I loro occhi mostrano il dolore.

Vorrebbero parlarsi, supportarsi a vicenda, consolarsi.

Però non si dicono niente.

Non riescono a parlare.

Il loro silenzio vale più di mille parole.

Non hanno più niente che possa ricordare loro la propria vita.

Il rumore dei loro cuori che si rompono è assordante.

Una melodia impossibile da non udire.

Una melodia che può essere udita anche da un sordo.

Una melodia carica di sofferenza.

Una melodia infernale.

Una richiesta d'aiuto.

Non si guardano neanche una volta.

In silenzio, si alzano e mano nella mano si allontanano da tutto ciò che un tempo era casa loro.

Restare lì dopo ciò che è accaduto sarebbe da masochisti.

I loro ricordi.

La loro felicità.

Il cuore di Sasuke ha sete di vendetta.

Il cuore di (T/n) crede nel perdono.

Non comprende appieno l'accaduto.

Non è in se.

A ogni passo ciò che resta del cuore cade in un abisso sempre più profondo.

Il tempo potrà forse guarire le loro ferite; o potrà aprirle.

Come ti senti quando la persona che più ami ti abbandona?

La persona che più ami ti tradisce.

Si allontana lasciandoti inerme, vulnerabile sulla terra fredda, e tu con le lacrime agli occhi speri che faccia ritorno.

Cosa faresti se la tua realtà perfetta finisse nel caos più assoluto?

Cosa faresti nel sentire il tuo cuore rompersi senza conoscere un rimedio per aggiustarlo?

Come ti sentiresti nel momento in cui vieni privato di tutto?

Ecco come si sentono i due Uchiha baciati dalla sfortuna di essere nati sotto questo nome.

Questo vuol dire essere Uchiha. 

Vuol dire essere condannati.

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Spero che il capitolo vi sia piaciuto!
Grazie a tutti per leggere il mio libro, abbiamo appena superato le mille visualizzazioni, grazie tante!
Spero che la storia vi stia piacendo <3

Nel caso siate interessati, sul mio profilo, trovate una raccolta dedicata agli aggiornamenti, vorrei dei pareri riguardo future storie, se volete fateci un salto, sarebbe di grande aiuto!

Unconditionally [Deidara x Reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora