Non una tomba su cui piangere.
Non una lacrima da versare.
Un lieve sorriso carico di malinconia sul volto.
La guerra ha portato via tante vite.
Amici, famigliari, compagni.
Il caos regnava sovrano.
La persona di fronte a te è davvero tua alleata?
È un nemico irriconoscibile?
Tra le fila avversarie, una pratica disumana.
Una tecnica in grado di riportare in vita i morti.
Lo hai rivisto.
Era lui.
I suoi capelli biondi.
I suoi occhi azzurri.
Il suo solito carattere scorbutico.
Nonostante fosse come immortale, hai dovuto dirgli addio.
Hai visto il corpo diventare polvere e il suo animo dissolversi.
"Deidara, io ti amo..."
Le lacrime scorrono silenziose e lo sguardo è fisso nel vuoto.
"...e sempre lo farò."
Era la seconda volta che dovette dirgli addio. Avrebbe continuato a considerarlo un idiota per gli anni a venire a causa della sua morte, avvenuta solo ed esclusivamente per il suo orgoglio.
Era morto, come (T/n) aveva sempre temuto che accadesse, diventando l'arte che tanto amava, rinunciando a vivere pur di battere un avversario possessore dello sharingan che lo aveva umiliato in passato.
Non era riuscito a dimenticarsi della sconfitta subita per colpa di Itachi Uchiha e che lo costrinse ad unirsi all'Aktasuki. Aveva giurato a se stesso che non sarebbe accaduto mai più, eppure di fronte a quegli occhi color cremisi, non poté fare altri che piegarsi nuovamente.
Era accecato dal rancore che provava per quei due fratelli che lo guardavano indifferentemente, con quello sguardo che sembrava innalzarli rispetto a Deidara. Non riusciva a sopportare quella sconfitta. Si era trovato a lodare e considerare arte l'abilità di un nemico, e non riusciva a superare questo affronto.
Voleva dimostrare la sua superiorità nei confronti dello sharingan. Aveva sfruttato la sua tecnica finale, sperando così di vedere il terrore negli occhi freddi ed inespressivi di Sasuke Uchiha.
La previsione di Sasori si rivelò corretta: Deidara era destinato a morire giovane; fu proprio così.
Negli ultimi prima di esplodere, diventando lui stesso quella che definiva arte, Deidara rivide la sua breve vita. Poté ripercorrere i suoi sbagli, i fallimenti, le sconfitte, le vittorie, gli addii, gli arrivederci, gli amici che aveva abbandonato.
Si chiese se avesse potuto finire diversamente la sua vita, non che si lamentasse di come avesse vissuto fino alla sua morte.
Se avesse fatto scelte diverse, forse sarebbe ancora ad Iwa, senza però fare ciò che più lo aggradava e senza poter esprimere liberamente la sua arte.
Ciò che ai suoi occhi aveva di positivo l'Aktasuki era il fatto che potesse agire liberamente, mostrando al mondo la sua arte effimera.
Non si pentiva di nulla, tranne il non essere riuscito a sconfiggere il potere del Clan Uchiha e l'influenza che avevano su di lui.
A Konoha era una bella giornata. L'unica persona che non riusciva a godersi l'aria estiva, costante del villaggio, era (T/n).
Aveva saputo della partenza del Team 7 in cerca di Sasuke. Non si dava pace.
Il senso di pericolo e la percezione dell'avvicinarsi di qualcosa che avrebbe potuto disperarla le attanagliava il cuore.
Nessuno gliene diede mai la conferma prima dello scoppio della Quarta Grande Guerra, ma per dei giorni si vestì completamente di nero, in segno di lutto, senza confessare a nessuno il perché della sua scelta d'abbigliamento.
Era stato nel corso della guerra che lo aveva rivisto, quando aveva ormai lasciato questo mondo. Era troppo tardi perché potesse salvarlo e ripudiava quelle tecniche che riportavano alla vita i morti.
Lo salutò per l'ultima volta, prima che la tecnica che lo teneva in vita venisse sciolta. Ebbe il tempo di sussurrargli ciò che provava per lui, per poi vederlo scomparire definitivamente.
Non aveva avuto modo di poter vivere felice accanto a lui ed ora la morte stessa impediva loro di di essere vicini.
Avrebbe vissuto costantemente chiedendosi se avesse potuto impedire che Deidara abbandonasse il villaggio, anni prima, quando ancora non era un criminale ed aveva la possibilità di decidere chi diventare.
Sospirò, decisa a cominciare un nuovo giorno senza doversi preoccupare ulteriormente. Una situazione ben più grave incombeva ed doveva mettere da parte i suoi sentimenti.
Del resto anche lei era un'Uchiha, e come tale era in grado di nascondere ciò che provava meglio di chiunque altro.
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E questa storia è finita, dopo due anni! Scusate per il finale un po' così, però mi è passata la fase "Naruto" e non avevo più molta voglia di continuarla... al momento sono nella fase "One Piece". Entro i primi di luglio dovrei pubblicare una nuova x Reader su... *rullo di tamburi*... provate ad indovinare! Al momento sto preparando dei capitoli, così riuscirò ad aggiornare più frequentemente rispetto al solito!
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Unconditionally [Deidara x Reader]
Fanfiction"Passato, presente e futuro fanno parte della vita di ognuno di noi. Il passato resterà tale in eterno e non potrai cambiarlo. Il presente lo vivi un solo secondo prima che diventi passato. Puoi solo riporre le tue speranze nel futuro e impedire che...