Capitolo 16

1K 73 9
                                    

E' passata una settimana dall'arrivo di (T/n) al villaggio.

Il sole splende incurante della tragedia appena avvenuta.

Il trattato con il Villaggio della Roccia è saltato, per ovvi motivi.

La ragazza è seduta su una panchina al parco, guarda con nostalgia una foto della sua famiglia.

In quella foto dai colori accesi, è abbracciata a Itachi, il piccolo Sasuke è in spalla a quest'ultimo, accanto c'è Shisui che avvolge un braccio attorno alla spalla di lei.

Shisui era un grande amico di Itachi e (T/n), era un fratello maggiore per entrambi, un ragazzo spiritoso e gentile e un ninja di alto livello.

Era una giornata di primavera, la famiglia Uchiha aveva organizzato un'uscita al parco, i momenti passati insieme erano sempre meno e Sasuke era riuscito a preparare un bel picnic vicino al lago.

Come oggi, il sole splendeva, l'acqua era calma, illuminata dai raggi di luce.

I bambini facevano volare i loro aquiloni, ma vista la mancanza di vento dovettero rinunciare nel loro intento.

E' stato uno dei migliori ricordi della ragazza, quel giorno, con l'aiuto di Shisui, aveva imparato a camminare sull'acqua.

Le piacerebbe tanto poter rivivere quella giornata così allegra.

In questo momento, Sasuke è all'accademia con i suoi amici, sempre se ne ha, a imparare qualche tecnica ninja, si allena per diventare più forte, per poter battere Itachi.

Lei sospira, tra qualche giorno verrà sottoposta a un esame per diventare genin, niente lezioni in accademia, sa già abbastanza di cosa vuol dire essere ninja, avrà un prova forse un po' diversa, ma per il resto, l'unica cosa a differenziarla dagli altri, è la sua discendenza di Uchiha.

Sentendo degli schiamazzi, alza lo sguardo infastidita.

Un ragazzino biondo, occhi azzurri irradiati di felicità e dei bizzarri baffi da gatto sulle guance.

Il piccolo accortosi della presenza della ragazza, smette di fare ciò che stava facendo, ovvero infastidire le anatre nel lago tirando sassi, si avvicina per poi sedersi sulla stessa panchina.

"Ciao (T/n)!" esclama sorridendo.

"Ciao Naruto." la ragazza sorride di rimando.

"Ho sentito che sei tornata al villaggio!"

"Cosa te lo fa pensare?"

"Sei qui!"

"Che perspicacia..."

"Com'è il Villaggio della Roccia?"

"Polveroso."

"Naruto." chiama lei.

Il ragazzo le rivolge la sua attenzione.

"Quanto ti manca per realizzare il tuo sogno?"

L'espressione del biondo si riempie di fiducia.

"Vedrai... un giorno riuscirò a diventare Hokage! Diventerò il più grande Hokage che si sia mai visto nel nostro villaggio!" esclama sorridendo.

Il ragazzo è adesso in piedi sulla panchina, le mani appoggiate sui fianchi, i capelli scompigliati mossi dal vento, la luce illumina i suoi lineamenti di bambino.

La ragazza gli sorride.

"Ti assicuro che un giorno realizzerai il tuo sogno, diventerai l'Hokage più grande e potente che Konoha abbia mai avuto, sono pronta a scommettere su di te, quindi non deludermi!"

Il biondo è quasi commosso, tira su con il naso, nessuno gli ha mai mostrato tanta fiducia.

I suoi tornano a illuminarsi di quel bagliore pari alla luce delle stelle che illuminano la notte.

"Non ti deluderò! Un giorno... Il nome di Naruto Uzumaki... verrà pronunciato con ammirazione!"

Naruto indica il monte sul quale sono scolpiti i volti dei precedenti Hokage.

"Naruto, nonostante il tuo sogno sembri da folli, il desiderio infantile di un bambino, io ti ammiro, nonostante tutti non ti trattino con rispetto, nonostante gli altri ti guardino dall'alto in basso, continui ad andare avanti..."

"Io però non sono in grado di utilizzare nessuna tecnica."

Il bambino abbassa lo sguardo.

"Hey... la qualità di un ninja non si basa sul numero di tecniche conosciute, ma sulla capacità di non arrendersi mai!"

"Grazie, grazie mille (T/n)!"

"Se vuoi posso aiutarti con l atecnica della moltiplicazione del corpo, però..."

"Però...?"

"Però devi smetterla di saltare le lezioni in accademia!" lei sorride forzatamente.

"Signor sì signora!"

Il ragazzo si allontana in direzione dell'accademia.

Lo sguardo di lei si rabbuia, un pensiero le torna in mente.

Decide di andare nell'ufficio dell'Hokage.



'Dicevano

Che

I

Sogni 

Si

Realizzano

Sempre,

Ma

Si

Dimenticavano

Di 

Dire

Che

Anche

Gli

Incubi

Sono

Sogni'

-------------------------------------

Anche questo capitolo l'ho preparato a scuola durante il torneo di pallavolo, preferisco scrivere piuttosto che vedere la mia classe perdere...

Andreste a leggere la mia nuova storia?

Unconditionally [Deidara x Reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora