Capitolo17

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Cheyenne's pov

È l'ora di pranzo, siamo appena atterrate all'aeroporto internazionale dell'Havana.
Sono mesi che non vedo Havana e finalmente sono a casa. Camila invece ha lascito cuba tredici anni fa ed è la prima volta che torna qui. Mi ha rivelato di essersi trasferita ai tempi per Lauren, a lei non dispiaceva Miami.
Il viaggio è stato un tuffo nei ricordi, mi ha raccontato come si sono conosciute, come andavano d'accordo le due famiglie e quanto fosse amica con Taylor.
«Vediamo dov'è finita... eccola!» esclama guardando di fronte
In doppia fila al lato opposto c'è una Porsche bianca e appoggiata alla portiera una donna vestita in nero con gli occhiali da sole e la sigaretta tra le dita.
Man mano che ci avviciniamo lei abbozza un sorriso e non appena Camila è abbastanza vicina non esista ad abbracciarla.
«Camilita»
«Sei proprio una donna» sorride mia madre «Eri solo una ragazzina»
«Sono passati tanti anni» annuisce
Rivolge lo sguardo verso di me, si toglie gli occhiali da sole e mi osserva da capo a piedi.
«E tu» canticchia «Sei mia nipote»
«Cheyenne» annuisco
«Finalmente ti conosco»
Mi poggia una mano sul viso e rimane in silenzio senza distogliere lo sguardo dal mio.
«Sei la fotocopia di Lauren»
«Tu non le somigli affatto» obbietto «Sembri completamente...»
«Il suo opposto o la pecora nera?» ride «Io sono quella ribelle, potrei essere la zia simpatica che ti porta a bere e...»
Camila la fulmina con lo sguardo.
«Magari ne parliamo un'altra volta o tua madre mi ammazza» gongola «Se rimani molto qui e ti interessa divertiti dimmelo, nel tempo libero faccio la dj nei pub notturni e nelle discoteche e posso farti entrare gratis ovunque»

Okay, Taylor è forte! È completamente l'opposto di mia madre, non sembra avere cura dell'etichetta o delle regole, è fuori dal comune rispetto a mia madre. E durante il tragitto in macchina mette musica techno ad alto volume e parla con un tono alto per sovrastare la riproduzione di spotify.
«Taylor potresti abbassare, mi sta venendo mal di testa»
«Guastafeste» borbotta «Meglio?»
«Quindi, perché mi hai fatta venire qui d'urgenza?»
La sorella di mia madre chiude la radio e si toglie gli occhiali da sole rivolgendo uno sguardo serio a Camila mentre siamo in coda.
«Lauren vuole cedere il posto a me, vuole lavorare dietro le quinte per non rendere più pubblica la sua immagine e ho insistito affinché ci ripensasse, ma ha detto che è l'unico modo per poter tornare con te e questo sua decisione è anche per dimostrarti che lei vuole davvero averti nella sua vita, ma non può finché è sotto i riflettori»
Svoltato l'angolo inizia ad intravedersi l'enorme palazzo della famiglia Jauregui e i parcheggi riservati, tra cui quello di Taylor.
Non ho mai conosciuto la famiglia di Lauren, non conosco i genitori e chiunque ha messo una parte di sè per far nascere e crescere questo impero. Penso che questa sarà la volta buona, anche per conoscere la verità e tanti tasselli mancanti.
«Ascolta Camila»
Spegne il motore e prende velocemente una sigaretta dal pacchetto sul cruscotto.
«Io sono stressata» butta il fumo dalla bocca «Sono stressata e nervosa. Io sono un grandissimo casino, uno sbaglio, bevo, mi faccio, ballo e suono in discoteca, faccio lo schifo e non so darmi una regolata. Prendo farmaci e sono in cura, non posso prendere il posto di Lauren» sospira mantenendo un tono calmo
Mia madre finora non ha proferito parola.
«Sono stati i miei genitori a costringere Lauren a lasciarti per non rovinare l'immagine di famiglia e mi sono sempre opposta perchè sai quanto stravedevo per voi due. Non vi hanno mai fatto problemi, sei sempre stata accolta a casa nostra, ma ti ricordi quando Lauren era incinta vero? Ai miei genitori non importa con chi sta Lauren, solo che non deve fare passi falsi perché le persone parlano e quindi le hanno fatto il lavaggio del cervello per anni e lei ora ha paura di accettarsi e farsi amare, ma lei ti ama. Lei ti vorrebbe sposare, ma non puó... e quindi lascia il suo posto a me per te, perché non desidera altro»
Conclude il suo discorso portandosi una nuova sigaretta alla bocca.
«Basta Taylor» la blocca mia madre «Io e te dopo facciamo un discorsetto, va bene?» le accarezza la guancia «Ora che ho un quadro generale, noi entriamo e provo a parlare con i tuoi genitori e con Lauren»

Cheyenne ||CAMREN|| (rivista)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora