Capitolo19

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Lauren's pov

«Cosa vuol dire che prendi il mio posto?»
Seguo Cheyenne dentro casa insieme a Camila.
Mia figlia non risponde, è troppo impegnata a togliersi cappotto e scarpe e nel mentre si guarda intorno. Forse deve ancora realizzare di essere tornata qui.
«Cheyenne!» la richiamo
La riunione si è conclusa con quell'uscita improvvisa di Cheyenne.
Subito dopo le ho detto di venire a casa con me e sua madre per parlare e capire le sue vere intenzioni e anche per chiarire il mio comportamento dal momento che sono sparita per una settimana.
Non mi aspettavo di vedere Camila. Ne avevo davvero bisogno, avevo bisogno di abbracciarla e sentirla vicina, anche se sapevo che non avrebbe mai appoggiato la mia decisione di lasciare il mio posto di lavoro per lei.
Sono stati giorni molto pesanti e questo silenzio di Cheyenne mi sta irritando. Mi pulsano le vene delle tempie.
«Lolo, siediti»
Camila mi cinge le spalle con le braccia e questo mi fa sentire al sicuro. Mi conduce fino al divano dove prende posto anche lei vicino a me.
«Ti preparo una camomilla?»
«Vado io» risponde Cheyenne
Ah certo, ora risponde!
Camila nota la mia espressione accigliata e per farmi calmare appoggia la coperta che avevo lasciato sul divano. Mi copre le spalle e poi mi stringe a lei ed io mi rannicchio facendomi piccola sul suo petto.
«Ti senti un po' meglio?» domanda con molta premura
«Avevo bisogno di averti qui»
Sento i battiti del suo cuore aumentare.
«Perché non mi hai chiamata? Non puoi combattere questa guerra da sola, hai bisogno della tua famiglia»
Famiglia... un brivido sale lungo la schiena e mi stringo di più al suo corpo caldo.
Nel frattempo arriva Cheyenne con la tazza fumante che poggia sul tavolino. In questo momento peró vorrei stare con Camila, che tempismo perfetto mia figlia. Ha appena iniziato a farmi i grattini dietro il collo, sa che è un mio punto debole.
«Vi lascio sole, immagino vorreste parlare e penso di aver interrotto qualcosa»
Menomale che è una ragazza sveglia.
«Io comunque davvero voglio prendere il tuo posto, non mi importa della moda, ma voglio poter fare qualcosa per aiutarvi e vedervi felici. Non è un obbligo, è un impegno che mi prendo e ne parleremo presto, ora esco con Taylor»

Rimaniamo completamente sole, in un rumoroso silenzio. Lei è troppo presa nel coccolarmi ed io sono sopraffatta dai pensieri e dalle vibrazioni che mi manda Camila.
Stiamo in silenzio ancora per molto, a parlare è il nostro fisico: mi sdraio completamente sul divano utilizzando come cuscino il ventre di Camila. Lei continua ad accarezzarmi, passando le dita sul viso, senza saltare le labbra, che vengono sfiorate delicatamente dall'indice.
«Sei bellissima» rompe il silenzio «Sei maledettamente affascinante e anche se mi fa seccare questa tua scelta, la trova al contempo cosí sexy e audace»
A quelle parole prendo un dito di Camila rimasto sulle mie labbra e lo avvolgo con la lingua. Cerco il suo sguardo e lei rimane spiazzata da questo gesto.
«Ti sto dimostrando che ti amo e voglio qualcosa con te Camz»
Mi zittisce con un bacio.
Solleva il mio viso e lei si china in avanti. Un bacio lento e passionale. Le sue mani navigano tra i miei capelli ed io mi tiro sempre più trovandomi in ginocchio sul divano e le mani che tengono il suo volto per non farla andare via.
«E questo?» chiedo meravigliata
Sorride e abbassa lo sguardo un po' imbarazzata.
«Mi sei mancata in questi giorni» ammette «Mi sei mancata cosí tanto che ho pianto per ore intere e ho capito quanto tengo a te e quanto sono orgogliosa di te e della donna che sei»

***

Cheyenne's pov

«È che sono arrabbiata, capisci?»
Sbatto la birra sul tavolo e passo il dorso della mano sulle labbra per ripulirmi dalla schiuma.
«Ah ah» commenta Taylor mentre gira dell'erba
«Mi hanno nascosto la verità per anni, non sapevo neanche della tua esistenza, sono stata tagliata fuori da questa famiglia, nessuno mi ha mai accettata!»
Continuo a passarmi la bottiglia mezza vuota tra le mani e fisso il nulla mentre provo a calmarmi un po'.
«Tesoro, non è vero che non sei stata accettata, è solo che questa famiglia è acciecata dal lavoro e dai soldi» sbuffa il fumo «Ehi, neanche io vengo considerata granché» ride
Prende un sorso di vino rosso direttamente dalla battaglia.
«Ascolta, io non sono il miglior esempio, anzi in questo momento le tue madri mi ucciderebbero» indica tutta la roba che c'è sul tavolo «Ma di me ti puoi fidare e se ti dico che Camila e Lauren ti amano mi devi credere! Sei fortunata ad avere delle madri come loro, anche se indubbiamente avrebbero potuto comportarsi diversamente e non le giustifico affatto»
Mi offre una sigaretta che accetto volentieri. Mi piace stare in sua compagnia, senza regole.
La casa è un completo casino, ci sono strumenti ovunque, bottiglie vuote, sex toys in giro. Mozziconi nei bicchieri pieni di acqua. Mi piace uscire dallo schema mentale di perfezione di Lauren e poter evadere.
«Mi piace stare qui» sorrido leggermente «Sei cosí diversa»
«Tesoro puoi venire da me quando vuoi!» alza la bottiglia in aria con una linguaccia, mostrando il suo piercing «Quando hai bisogno di svagarti, qui sei la benvenuta, solo non prendermi come modello, io sono fuori di testa e non voglio curarmi davvero, ma questo...» prende un sorso «Si era capito» conclude «Ah, non mi chiamare zia eh! Mi fa sentire vecchia»
«Ma tu sei vecchia»
La prendo in giro ricevendo un vaffanculo col dito medio ed io ricambio divertita.
«Ora mi tocca prendere il posto di mia madre» cambio espressione «Ho fatto una cazzata?»
«Tu cosa vuoi davvero nella vita? Io ho scelto la libertà e il sesso, tu?»
Mi fissa con questi suoi grandi occhi castani. Mi sento in soggezione.
«Ecco!» mi indica «Tu non lo sai ancora, hai agito di impulso! Senti io sono la prima ad agire di impulso, ma quando si tratta del proprio futuro devi agire di testa e pensarci bene!»
La guardo confusa e sospettosa.
«Quindi tu hai pensato bene di scegliere di bere, fumare e organizzare orge» chiedo retorica
«Ma no amore! Io le faccio, non solo le organizzo» ride divertita «Comunque si! Ma perché ho frequentato il college e ho iniziato a fare festini e ho capito che volevo fare questo nella vita, ossia divertirmi e posso portarmi il pane a casa divertendomi, ma ovviamente non dire nulla alle tue madri» precisa «Peccato che tu non sia ancora maggiorenne, ci divertiremmo insieme a fare festini e tante cose vietate ai minori»
Si alza da tavola barcollando e si avvicina a me.
Non è del tutto vestita, è intimo con una vestaglia addosso e ora mi trovo il suo seno a due passi dal mio volto.
«Ci divertiremmo molto» soffia sulle mie labbra
«Moltissimo»
Annuisco buttandole il fumo in faccia e lei si lecca il labbro superiore.
«Comunque, tesoro mio»
Si mette dietro di me e mi trovo ad appoggiare la testa sul suo seno, mentre le sue mani sono intorno alle mie spalle.
«Pensa davvero cosa vuoi nella vita» riprende a parlare «Intanto devi proseguire gli studi dopo il diploma, quindi valuta ora o ti prendi un anno sabbatico ci rifletti bene»
Alzo lo sguardo e incontro il suo. Sono così comoda con la testa sul suo seno. In questo momento non mi manca Nerea, la ragazza che mi faccio in bagno a scuola.
«Vorrei che Lauren e Camila si sposassero, ma non è possibile se qualcuno non prende il posto di Lauren» sospiro
Mi stampa un bacio sulla testa e mi stringe.
«Troveremo una soluzione»

Cheyenne ||CAMREN|| (rivista)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora