Capitolo7

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Camila's pov

Non so se mi sento in colpa per aver messo Lauren alle strette, facendole quasi venire un attacco di panico, oppure essere fiera di aver avuto voce in capitolo dopo 13 anni.
Ad ogni modo spero di vederla al ballo perché devo parlare con lei, devo chiederle scusa per come l'ho fatta sentire e averla aggredita col mio atteggiamento. E devo parlare anche con Cheyenne perché  dopo la discussione è scappata a cercare sua madre e non ho avuto il coraggio di fermarla.
Il ballo è iniziato da un'oretta, di Lauren neanche l'ombra, ma vedo con piacere che Cheyenne si diverte parlando e scherzando con delle ragazze e accettando un paio di lenti da una ragazze e un ragazzo. E alla fine di entrambi la becco con le labbra occupate, in particolare con la bionda.
Sorrideva e si muoveva a ritmo di musica ed era così rilassata come se avesse dimenticato del casino precedentemente accaduto e quel bacio pico casto alla fine mi lascia abbastanza sorpresa.
Non molto dopo balla con un ragazzo, vedo malizia negli occhi di entrambi, un casto bacio da parte di lui e poi vanno visa dal centro della pista ridendo e si mettono in un angolino, in una zona più protetta per approfondire quel bacio.
Vorrei cercare di capirla meglio.

Anche io sono in un angolino con il solito bicchiere rosso in mano. Ogni tanto saluto qualche collega o ex studente e studentessa, ma non mi soffermo a parlare con nessuno in particolare.
Ho gli occhi fissi davanti all'entrata, vorrei tanto che entrasse Lauren. Ricordo gli innumerevoli balli insieme, eravamo così giovani e così affiatate. Ricordo anche l'ultimo lento insieme e poi la sua proclamazione come reginetta del ballo all'ultimo anno. Sono ricordi che avevo chiuso in un angolo remoto della mia mente, ma che ultimamente stanno riaffiorando uno ad uno senza darmi tregua.
Sono decisa ad andare via, mi sono stancata di aspettare, per cui butto il bicchiere e mi incammino verso l'uscita col desiderio di bere un po' di vino e dimenticare questa giornata.
Presa da questo grande desiderio e la testa persa nei pensieri, non mi accorgo che lei sta entrando.
Tutti bisbigliano, i riflettori delle luci ora puntano su di lei e al microfono il dj chiede di fare un grande applauso per la sua presenza.
Imbambolata torno alla realtà, accorgendomi solo ora di essere nuovamente faccia a faccia con lei.
Indossa un vestito lungo nero con un grande spacco e i tacchi abbastanza alti. Ha delle curve perfette e il suo viso è addolcito da una acconciatura semi raccolta, che lascia cadere delle ciocche mosse davanti.
Accolta dagli applausi e i fischi, lei con un sorriso seducente e molta sicurezza avanza al cento della pista e poi, invitata dal preside, sale sul palchetto.
«È davvero un piacere avere qui una delle eccellenza di questa scuola e una delle persone più amate al mondo, fonte di ispirazione» commenta il preside «Vuoi dire qualcosa Lauren»
Lei annuisce e prende il microfono, stringendolo saldamente nella sua mano sinistra.
Solo adesso mi accorgo che sull'anulare indossa un anello e non uno qualunque...
«Per me è un grandissimo onore essere qui questa sera con voi e in questa scuola che mi ha vista crescere e dove ho trascorso gli anni migliori e i momenti più belli della mia adolescenza. Diciotto anni fa ho partecipato ad uno degli ultimi miei balli dove sono stata incoronata reginetta ed è molto emozionante rivivere in questo momento questi ricordi così vividi come se il tempo non fosse mai passato!» esclama con un bellissimo sorriso «Detto questo, vorrei fare un caloroso saluto ai miei docenti e al preside e vi ringrazio ancora per questo invito»
Il discorso si conclude con un grandissimo applauso generale e lei torna giù.
Io sono ancora ferma al punto di prima. Scuoto la testa e mi faccio coraggio, ma viene fermata quasi subito da un gruppo di ragazze che le chiedono di scattare una foto insieme e poi altre ancora.
Qualche vecchia conoscenza la ferma per due chiacchiere e sembra che non arrivi mai il momento adatto.
Mi faccio spazio tra gli studenti e decido io di creare il momento, rubandola a chi la sta bloccando ogni volta che fa un passo.
«Lauren!» le si volto subito sentendosi chiamare «Possiamo parlare?»
Mi fa segno di aspettare un attimo e appena riesce liquida una nostra ex compagna di scuola.
«Scusami, adesso devo proprio andare, ci sentiamo» annuisce cortesemente

Si rivolge verso di me e mi prende per mano, andando verso l'uscita.
Non mi aspettavo questa sua reazione!
Una volta fuori dalla palestra, molla la presa e si allontana da me mostrandomi indifferenza.
«Non voglio parlare con te, volevo solo scappare di lì» ammette
«Sei famosa, la gente ti cerca, avresti dovuto immaginarlo» puntualizzo «Non devi parlare con me Lauren, vorrei solo che tu ascoltassi»
Mi guarda accigliata per una manciata di secondi,  poi fa un cenno con la testa consentendomi di proseguire.
«Voglio chiederti scusa per questo pomeriggio, ti ho fatta stare male e nonostante tu abbia fatto del male a me, io non avevo il permesso di metterti in difficoltà davanti a Cheyenne e aggredirti con il mio tono e farti sentire piccola. Credevo di poter farti dire la verità una volta per tutte ma ho sbagliato, come però hai sbagliato anche tu per tredici anni, anche lei è mia figlia e tu non puoi cacciarmi questo diritto»
Non è più la Lauren sicura di qualche minuto fa. Il suo sguardo ora è triste e buio. Abbassa la testa, ogni tanto la rialza ma evita completamente il contatto visivo con me.
«Dirle che sei sua madre, vuol dire rivelarle che io sono ...»  si blocca «Che sono ...» sospira
«Lesbica?» la aiuto a finire la frase
«Shh!» si guarda intorno «Che ti salta in mente? Pensa se ci sentisse qualcuno?»
Io la guardo interrogativa.
«Cosa vuoi dire?» quasi sorrido per l'incomprensione
«Non ti ho lasciata perché mi sono innamorata di un uomo e non ti ho mai tradita Camila! Mai lo avrei fatto» risponde con voce spezzata «Ho ancora il tuo anello di fidanzamento»
Mi mostra il dito con l'anello in oro bianco che avevo notato mentre era sul palco.
«Non ti ho lasciata perché ho smesso di amarti»
Mi avvicino a lei un po' arrabbiata, un po' dispiaciuta per le sue emozioni che emergono in questo momento. La sua voce è appena udibile, fa fatica a parlare.
«Perché Lauren?»
Lei scuote la testa, mi fa capire che non ha la forza di continuare. Vorrei tanto poter sapere la verità, ma non posso costringerla cone ho fatto prima.
Mi afferra la mano e alza lo sguardo mostrandomi gli occhi pieni di lacrime.
«Rimani con me Camila» piagnucola «Non te ne andare. Ho fatto l'errore più grande della mia vita e ti supplico di perdonami, io sono tornata a Miami per te»
Quest'ultima frase mi lascia senza fiato.

Cheyenne ||CAMREN|| (rivista)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora