9. Vacanze?

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Capitolo 9: Vacanze ?

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Sharon'spov

Appena entrai lo vidi lì, pronto ad aspettarmi. Corsi da lui e lo abbracciai. Nel suo abbraccio sentii quanto lui mi volesse bene, quanto non dovevo lasciarmelo sfuggire.

-Come stai?- Chiesi con tono preoccupato

-Molto meglio ora che ci sei tu qui- rispose

Non sapevo se continuavo a ricambiarlo, qualcosa era cambiato tra noi, il problema è che non riuscivo a percepire cosa...

-Potrò rimettermi tra un paio di settimane, sai cosa fare... Ho fiducia in te- disse bisbigliando

-Tranquillo, lo sto già facendo...-

-L'orario delle visite è terminato, può tornare settimana prossima- disse il medico entrando in stanza.

Lo ringraziai, salutai e mi incamminai verso casa.
Durante il tragitto non smisi per un attimo di pensare a lui, ma lo vedo ancora come un amico.
Forse col passare del tempo potrà diventare qualcosa di più, ma per intanto rimarrà solo il secondo killer o meglio soprannominato "Kira".
Arrivata a casa vidi delle valige...WHAAAAAAT.
Feci finta di nulla, ma mentre sali in camera vidi L.

-Papà!!!- dissi entusiasta mentre lo abbracciai

-Oh Sharon quanto mi sei mancata!- disse ricambiando

-Da oggi ci sarà con noi anche la persona che mi ha fatto da padre, che vorrei che tu considerasti tuo nonno.- disse mentre fece entrare un signore

Egli aveva capelli grigi e degli occhiali.

-Piacere Sharon Yagami. Dissi presentandomi e avvicinandogli la mano.

-Che piacere incontrarti, io mi chiamo Watari.- disse mentre mi strinse la mano.

Dopo di che andai a casa ed aprii Instagram.

Quando andai sulla ricerca vidi molti post provenienti dall'Oriente (lo capii dai caratteri) con scritte con candele con scritto  "Kira".

Sul mio viso si formò un sorriso malizioso, i miei occhi diventarono rossi e comparve Ryuk.

-Vedo che ti stai facendo conoscere...- disse

-A quanto pare...- risposi

-Ci tengo a ricordarti che l'offerta degli occhi è ancora valida...-

Il mio sorriso scomparve all'istante ed i miei occhi tornarono normali. Mi alzai dal letto e mi rivolsi direttamente a lui.

-Ho detto di no, quando gli vorrò te gli chiederò, non chiedermelo più- risposi con rabbia.

-Mi scusi signorina, non intendevo offenderla...- disse masticando una mela

-Che sia chiaro a tutti, io non sono più una ragazzina, e non voglio che Mi diciate ciò che devo fare. Capito Miss "Melo Rosso"- (NON FATE COMMENTI SU STO SOPRANNOME PLS AHAHAHAH) dissi sicura di me.

-Se questo ciò che vuoi...-

Ad un tratto si sentì qualcosa cadere da dietro la porta chiusa ed inseguito dei passi allontanarsi velocemente. Ci stavano origliando... Insulsi normali senza potere...

Aprii il mio vecchio diario segreto è vidi che qualcosa nel mio carattere era cambiato da quando trovai il Death Note. Non son mai stata così...

Arrabbiata lo buttai a terra. (Mi sa che ha le sue cose😆).

Mesi dopo...

Mi trovavo con Ryan nel nostro ormai solito bar a bere un drink. Guardando fuori dalla finestra vidi che ormai l'estate era alle porte. Il duomo di Milano oggi era stranamente poco affollato, ma non mi importava.

Ryan mi prese la mano e mi guardò. Io mi girai verso di lui.

-Sharon... I-i-o...- non fece in tempo a terminare la frase che Il cameriere lo interruppe chiedendoci di sloggiare perché doveva andare.

Camminammo insieme lungo le strade di Milano, eravamo così vicini...

Andammo nel parco e mi prese la mano.

-Tu mi piace- disse

-Ryan...-

-Vuoi metterti con me?-

-Sii-

Anche se non volevo starci insieme accettai, eravamo colleghi e dovevamo collaborare. Un cattivo rapporto tra noi avrebbe reso tutto molto complicato.

-Scappiamo- disse

-Ok, che problemi ti affliggono a te uomo- pensai

-Dove vorresti andare?- chiesi

-In Giappone...-

-Dove possiamo avere un maggior controllo di chi ci venera- aggiunse.

-C-Cosa???? I-i-o non posso... voglio troppo bene ai miei genitori...-

-Sharon pensa a noi...-

-No, possiamo andarci in vacanza ma non a vivere!- dissi

-Non ci lasciamo se diciamo che andiamo da soli...-

-Lo so, ma potrei prendere dei soldi dalla mia banca e dire che vado coi tuoi...-

-Benee!!! Grande!- disse felice.

Per la scuola non ci preoccupammo, ormai era finita.

Tornai a casa e cercai dei biglietti, in seguito avvertii i miei genitori.

Per qualche strano motivo erano d'accordo, dicevano anche che volevamo del tempo per loro stessi e che sarebbero stati felici di sapere che andavo a visitare il posto in cui sono cresciuti....

Ci lasciarono fuori e mi imbarcai con Ryan.
Era sera e tra pochi minuti dovevamo decollare. Fuori dal finestrino si vedevano le luci di enormi palazzi e grandi insegne.

-Wow- dissi mentre decollammo

L'erede del Death Note. Figlia della LawlightDove le storie prendono vita. Scoprilo ora