24. Colpevole in gabbia

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Capitolo 24. Colpevole in gabbia

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Mello's pov

Tanto lo avevo capito, lei era Kira.

-Tanto anche se ti dico di no mi hai già scoperta- disse la ragazza giù di morale

-Guarda che non sto scherzando, io non voglio consegnarti alla polizia.- provai a rassicurarla

-E chi metti in prigione? Near? Sarah?-

-Non lo so, però quella persona non sarai mai tu, fidati di me, per favore.

Spero che le mie parole la abbiamo convinta, io non le voglio realmente male, voglio solo stare con lei.
Mi guardò con quegli intensi occhi marroni.
Erano tristi.
Sembrava che mi volessero dire qualcosa.
Qualcosa come "Ti prego aiutami".

-Non è che non mi fido, ma non so come uscire da questa faccenda... Capiscimi, per me è complicato...- disse spostando lo sguardo sulle fondamenta.

-E non puoi "rinunciare alla proprietà"?-

-No, sei pazzo? Questo potere non lo rinuncierò mai e poi mai.-

-Senti, Ryan ti ama?- chiesi

-Beh penso di sì perché?- rispose

-potresti dirgli di sacrificarsi per te-

-Mah Mello... -

-Sharon deciditi.-

- Ok lo farò-

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Sharon's pov

Tornai nella stanza di hotel, tra un paio di giorni sarei dovuta tornare in Italia.

-Ryan, ci sei?- urlai

Non ci fu alcuna risposta.

-Ryan, non scherzare- dissi

Ma lui non c'era.

-R-Ryan?- provai ancora

Il silenzio dominava sulla stanza.

-R-Ry-Ryan!!!- urlai con tutte le mie forze, mi si formò un nodo in gola, le lacrime cominciarono a scivolarmi lungo le guance, quelle guance che a momenti le scioglievano talmente erano calda dalla disperazione.

Indovinate un po'... nessuna risposta.

Improvvisamente il mio cellulare squilló

-Sharon vieni subito nel palazzo- disse Near

Tentai di correre fuori dalla camera quando inciampai improvvisamente su una mano?

Mi chinai per vedere meglio quando vidi qualcuno scappare.

Mi alzai all improvviso, ma era tardi, quella persona era già andata via.

Tornai nella stanza 601 ed apri l'armadio del tutto.

La persona morta era...

...

...
Ryan...

Urlai dallo spavento e lo portai con me sulle spalle presso il mio ormai lavoro.

Entrai disperata e lo posizionai, provai a fare un massaggio cardiaco, ma nulla era morto..

Mello si avvicinò al cadavere e mi abbracciò forte.

-Non si può fare più nulla, condoglianze- disse staccandosi

-Arresto cardiaco- affermò Mello avvicinandosi anch'esso

-Kira....MALEDETTOO!!!- dissi fingendo un odio profondo contro l'assassino.

-Sharon tu domani torni in Italia- disse il bambino albino stingendo il pupazzo

-Si, dobbiamo muoverci a risolvere sto cazzo dì caso!- dissi guardando Mello.

In quel momento Mello fece un cenno col capo a Near.

-Sarah è Kira, Sharon è lei.-

Uuuh su 3 Kira uno è fuorigioco, uno sono io e l'ultimo è stato acciuffato... Le cose stanno andando come previsto.

-Ditemi che l'avete presa!- dissi alzandomi in piedi

-Tu che credi, che noi la lasciamo per caso andare?- disse ridendo Mello.

Near accese lo schermo in cui mostrava Kira in una stanza.

-Ora dobbiamo solo scoprire come ha ucciso le vittime a distanza.- disse Near

-Ora è tardi, accompagnerò la ragazza in hotel. Domani ti accompagneremo in aeroporto...- disse lui con tono un po' singhiozzante, sembrava che stesse quasi per piangere.

-Perfetto a domani Sharon- disse Near abbracciandomi per la prima volta.

Presi un taxi con Mello, il quale si era gentilmente offerto di accompagnarmi fino in camera, dovevamo parlare di alcune cose.

Arrivati al di fuori della mia porta mi strinse la mano ed una lacrima le scivolò dalla guancia.

-Mello stai bene?- chiesi

- È solo che....- disse lui

L'erede del Death Note. Figlia della LawlightDove le storie prendono vita. Scoprilo ora