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Capitolo 13. Incontri inconvenienti
---------------------------------------------Beyond's pov
Prima di andare a prendere l'aereo per trovare L, seguii Sharon e l'origliai attraverso la porta.
Si sentivano risatine, quelle risatine che a parer mio son fastidiose.
Disgustato dall'affetto che provavano in quel momento andai a prendere un taxi ed andai in Italia.
Con me non portai nessun bagaglio, presi solo delle lenti a contatto grigie per nascondere i miei occhi rossi dello shinigami.Andai al duomo e subito lo trovai.
Light Yagami, colui che tutti credon morto dalla sua collaborazione con L....
Gli scattai una foto.-Chissà come sarà felice la tua famiglia quando scopriranno che sei vivo e vegeto ed hai inscenato la tua morte per scappare con L... patetico...- mi dissi malvagiamente.
Continuai a seguirlo quando ad un certo punto entra in un vincolo cieco e fa una telefonata.-Sharon, ricorda cosa sei andata a fare, ti ho dato il mio potere, non deludermi.- disse sussurrando.
Dopodiché andò in macchina è partì.
Non avendo soldi con me tirai un pugno ad una donna e gli presi il portafoglio. Me ne andai via di corsa e rubai un taxi. Mi spiace per loro, ma devo seguirlo, devo scovare L e soprattutto devo ucciderlo...
Devo rimpiazzarlo....
Devo diventare lui...
Il presunto Light parcheggiò dentro una villa, io invece parcheggiai di fuori e mi intrufolai dentro.
Eccolo lì, Ryuzaki era in camera sua disteso sul letto.
Non era cambiato di una virgola, anzi è diventato ancora più bello...
Mi nascosi sotto il letto, dovevo aspettare il momento giusto per rapirlo e portarlo via con me.
Lui è mio.
Non di Light.
Solo ed unicamente mio.
Stetti tutta la sera ad origliarli, parlavano dei cazzi loro, di quanto si amassero.
Puttano di merda, lui è mio.
La mattina seguente Light andò al lavoro ed io rimasi con L il quale andò in cucina ad abbuffarsi di cibo.
Presi un coltello, mi avvicinai furtivamente a lui per tapparmi la bocca, ma proprio quando mi avvicinai prese un coltello e si girò verso di me.
-Mi chiedevo quando saresti tornato da me- disse premendomi contro il muro, non mi lasciava via di scappo.
-Te l'ho detto, quel giorno ce ci saremo rincontrati ti avrei ucciso- dissi sospirando
-Beyond smettila, noi due ci amavamo...- disse avvicinandosi a me col viso
Già... ogni volta ripenso a quando stavamo insieme... mi mancano le sue labbra su di me, mi manca il suo respiro sul mio collo.
-È colpa tua, tu hai accettato di diventare un investigatore, se non siamo sposati noi due è colpa tua. Se mi avessi amato davvero avresti rifiutato.-
-Beyond caro, lo so che poi avresti accettato TU il mio ruolo- disse disgustato
- È vero, ma io non ti avrei dimenticato, tu invece hai una cazzo dì figlia ed un fottutissimo marito. Ti sei dimenticato di me-
Quando lui sentì chiamato in causa Light diventò furioso.
-Non nominare la mia famiglia!- disse avvicinandomi il coltello al
collo.-Vattene e non tornare mai più- aggiunse.
Non aveva il coraggio di uccidermi, forse anche lui sente ancora qualcosa?
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L'erede del Death Note. Figlia della Lawlight
FanfictionA 15 anni ereditai il potere di essere un Dio, quando lo vidi cadere sapevo già in cosa andavo in contro. "Ecco il potere di mio padre Light" pensai. Il potere dà alla testa, io non ero così. Cosa mi sta succedendo, vedo cose strane, mi sto trasform...