Roswehn è la nipote del Governatore di Pontelagolungo.
Un anno dopo la battaglia delle cinque armate, affascinata dal mondo che c'é al di fuori del rinato reame di Dale, intraprende un viaggio per conoscerlo. Attraversa i territori elfici, incontra...
Non aveva mai visto nulla di lontanamente paragonabile. Il grande antro di Thranduil si estendeva fra tronchi di giganteschi alberi, lunghe scalinate, ponti che sembravano sospesi nell'aria. Cascate altissime riempivano quello spazio oscuro di un roboante suono, che tuttavia trasmetteva pace. La donna osservò meravigliata gli elaborati decori, le strane e colorate piante e i lumi fluttuanti che davano a quell'immenso spazio un aspetto fatato.
Notò la presenza di molti Elfi, maschi e femmine, che salivano e scendevano da quelle lunghissime scalinate e sparivano chissà dove. C'era tuttavia una strana quiete, Regan non udiva alcun mormorío, aveva l'impressione che quelle eteree creature non parlassero affatto.
Regan guardò in alto e vide che le sommità di quei giganteschi alberi che costituivano le colonne portanti del regno si intrecciavano, per non lasciar passare i raggi del sole o la pioggia. Era una sorta di immenso tetto fatto di rami e foglie.
Feren la stava conducendo attraverso quelle piccole, tortuose strade che si snodavano davanti a lei. Doveva ricordare a se stessa di non girovagare mai da sola in quel luogo, che Edith avrebbe definito un maledetto labirinto per topi. Il capitano elfico si fermò bruscamente e le disse: "Aspetta qui." Poi avanzò di qualche passo e chiamò: "Nim!"
Dopo un breve attimo, durante il quale Regan si guardó attorno spaesata, comparve da un oscuro corridoio una ragazza elfo. Aveva una veste color sabbia, una catenella d'oro le cingeva la vita. I suoi capelli erano lunghissimi, e terminavano in morbidi boccoli. Un filo d'oro ornava la sua fronte. I suoi occhi, color nocciola, erano penetranti, come quelli di Rael.
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"Lei si chiama Nim. Sarà a tua disposizione per tutta la durata del tuo soggiorno. Puoi conversare con lei nella lingua comune, e può anche leggerla."
Regan sorrise alla donna elfo, che abbassó lo sguardo umilmente. "Nim si prenderà cura di te. Ti mostrerà l'alloggio preparato per la tua permanenza. Se il re lo riterrà opportuno, ti accompagnerà attraverso il nostro reame. Esistono angoli in questo regno che in ogni caso tu non dovrai mai visitare. " Regan ascoltava, troppo emozionata per parlare.
"Sappi che questa donna elfo è stata incaricata di riferire a me tutto quello che succede. Tutto ciò che ti riguarderà. Se tenterai di fare qualcosa di contrario alle leggi di Boscoverde, o se il tuo comportamento offenderà la nostra gente, lei me lo dirà. Dunque non considerarla una tua amica, ma una sorta di sorvegliante." disse Feren, molto freddamente.
"State pur certo, capitano, che non sono giunta qui per offendere il vostro popolo. Chiedo solo di poter parlare qualche minuto con Lord Thranduil. Il mio Re aspetta notizie su questo incontro. Una volta terminato il colloquio, vi prometto che lascerò i vostri confini per mai più farvi ritorno."
Feren annuì, poi si volse verso Nim e le disse qualcosa in elfico. Di nuovo guardó Regan: "Ti lascio con lei. Questo pomeriggio, poco prima del tramonto, verrò al tuo alloggio per accompagnarti dal nostro re."