18.

7.4K 214 8
                                    

"N'te facevo tipa da McChicken."

Mando giù un sorso di coca e Damiano pulisce la salsa che é colata sulla sua nocca con un bacio.

"Ha parlato er Crispy McBacon qui.." si lamenta Victoria, battendomi il cinque davanti al naso storto di Damiano.

"Penso de avé fatto na cazzata a invitavve." -brontola, puntandoci il resto del panino contro- "Voi due insieme sete pericolose."

Sorrido e gli bacio la tempia, facendo attenzione a non macchiargli il pullover di maionese. Victoria ne approfitta per rubargli una manciata di patatine e mi fa segno di starmene zitta.

"Allora principí, a che punto stai cor pezzo novo?"

Damiano inizia a tossire e per poco l'acqua non gli va di traverso: batto sulla sua schiena fino a che le parole di Victoria catturano la mia attenzione.

"Stai scrivendo un nuovo pezzo?"

"Mh.." -si morde il labbro, guardando Victoria che gioca con i bocconcini di pollo- "Da poco."

"Mi dispiace Dem, non pensavo.."

Lui la ferma alzando una mano e io mi perdo a guardare l'anello brillare sul suo anulare.

"Perché non volevi dirmelo?" gli chiedo, assicurandomi che non ci senta nessuno.

Solleva la testa dai pochi morsi che rimangono al suo panino e una ciocca gli dondola di fronte all'occhio, mentre l'altro é attraversato da un fascio di luce.

Cazzo, quanto me ricordi David Bowie.

"Me sò dimenticato." -alza le spalle, ma so che é una bugia- "Vittó, ma ci'o sai che l'amica de Bea se la fa co Pocahontas?"

Sarai 'nnato a scuola poco e male, ma la furbizia la devi avé imparata pe strada.

"Damiano!" -lo colpisco, facendolo ridere- "Ti avevo chiesto di non immischiarti!"

"Scusame, ma dovevo troppo dillo a quarcuno.."

Mi sorride come un ragazzino che ha appena salato per la prima volta e io non posso far altro che poggiare le mie labbra sulle sue: sanno di bacon e follia.

"Vabbé Beatrí, n'è manco 'n segreto de stato. Al compleanno de Damiano, quand'era, tre settimane fa? Stava lí a cinguettá come passerotti!"

Damiano si copre l'addome che si muove dalle risate e io ci poggio una mano sopra per fermare il sussulto.

"T'é cresciuta la pancia, Rockstar."

"É vero, Damiá. Stai a beve troppo."

Lui mette il broncio e si china sugli addominali con aria seria, massaggiandosi l'ombelico.

"Non stalle a sentí, fai la tua porca figura su n'omo der genere."

Gli massaggio i capelli, consapevole che é il modo più rapido per calmarlo, e lui si stende sul divanetto con le palpebre a mezz'asta e le mani incrociate sul cavallo dei pantaloni. Victoria ci guarda e scuote la testa con un sorriso, alzandosi poi per buttare il resto del pranzo nel secchio.

"Che ore so?"

"Quasi le due. A che ora avete appuntamento?"

Alza il polso a livello degli occhi, fissando i peli sulla carne spoglia, e mi guarda come un cane colpevole.

"Troppo presto."

Fissa la mano dietro la mia nuca e mi spinge dolcemente verso di lui, regalandomi dei baci lenti e bagnati.

un bacio al tabacco. | måneskinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora