Presentimenti

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"Chi sei? Che cosa vuoi? Vattene, lasciami stare!" sto urlando ad un ombra che mi segue, non so chi sia, non so che cosa voglia e non so da dove venga, ma so che vuole uccidermi. Eppure sembra che questa.. cosa mi conosca, sembra che sappia esattamente cosa stia per fare, sembra che sappia a cosa sto pensando. Mi trovo in un vicolo buio della città. Come ci sono arrivata qui? L'ultima cosa che mi ricordo è che stavo parlando con i ragazzi del maneggio in cucina della villa, perché ora mi trovo qui? Chi mi ci ha portato? Perché i ragazzi non mi hanno salvata? E' tutto così strano..
All'improvviso l'ombra si fa più grande e sempre più vicina, ho paura. So quello che sta per fare, so quello che vuole fare, riesco a percepirlo, è come se provasse per me un odio, un odio profondo che sembra essere coltivato nel tempo. Chi vuole far questo? Ma, soprattutto, chi mi odia? Ho mille domande in testa, ma per nessuna di loro esiste una risposta.
L'ombra è pericolosamente vicina, scappo il più velocemente possibile ma è sempre ad un passo da me, non è un umano allora, deve essere un vampiro. Continuo a correre ma inciampo su una buca in un bosco e cado a terra, l'ombra si ferma di fronte a me. E' buio e non riesco a guardarlo in viso, capisco che è un ragazzo della mia età ma non riesco a distinguere nient'altro. E' sempre più vicino e in un batter d'occhio si fionda su di me.

Un urlo. E poi stop.

Mi sveglio in un mare di sudore e in preda al panico, Jason entra di corsa nella mia stanza con una faccia sconvolta.
"Vanessa stai bene?" il suo tono è scosso e preoccupato ma quando vede la mia faccia, la sua espressione peggiora
"Oh Jason, si tutto apposto, era solo un incubo" un incubo decisamente strano..
"Hai voglia di raccontarmelo?" non so se ne voglio parlare, non vorrei far preoccupare la famiglia per uno stupido incubo, in fondo è stato solo un sogno, niente di importante.
"Non preoccuparti Jason, non è stato nulla, un semplice sogno, tranquillo" provo a sorridergli ma continuo a pensarci e lui se ne accorge,
"Vanessa hai urlato nel bel mezzo della notte a causa di un incubo, non può non essere nulla, puoi raccontarmi tutto la sai vero?" oh Jason.. mi dispiace ma finché non sarà una cosa certa è meglio non dirti nulla.
"Jason certo che lo so, ma davvero, stai tranquillo non è niente" noto la sua espressione rattristata ma è meglio così, causerei solo preoccupazioni inutili. Sicuramente non è niente di importante.

La notte è filata, fortunatamente, liscia, senza altre preoccupazioni. Ma quell'incubo mi ha sconvolta non poco, ancora non capisco chi potrebbe fare una cosa del genere, chi mai mi vorrebbe morta?
Infondo nessuno conosce la mia natura, quindi chi mai potrebbe voler questo?
Troppe domande, troppi dubbi.
Forse è meglio non pensarci e andare avanti, è stato solo un sogno, niente di che.
"Ei, come stai?" Anthony è sulla soglia della mia stanza con una faccia decisamente preoccupata, se Anthony sapesse del mio sogno sarebbe la fine, userebbe i suoi poteri per sapere esattamente a quello che penso, quindi devo fingere che non sia successo nulla.
"Ei Anthony, tutto bene tu?" cerco di fare la faccia più tranquilla possibile ma sembro un tricheco con il raffreddore e lui se ne accorge.
"Non prendermi in giro, dai che è successo?" bene. Di bene in meglio proprio,
"Nulla, che vuoi che sia successo? Ho solo dormito." non so mentire affatto. Le mie labbra dicono una cosa, ma nella mia faccia sembra esserci scritto 'sto sparando stronzate', assurdo!
"Mh, va bene, come vuoi." sta ridendo. Vuole giocare? Vuole fare in modo che sia io a parlagliene? Va bene, giochiamo.
"So quello che stai facendo, ma fidati che non cederò così facilmente." gli dico scherzosamente, anche se su quello che dovrei raccontargli non c'è da scherzare. Il mio viso si fa improvvisamente serio e Anthony lo nota immediatamente,
"Io spero che non sia una cosa importante, altrimenti significherebbe mettere in pericolo tutti noi." ora il suo tono è duro e riesco a riconoscere il suo fare autoritario di sempre. Le sue parole un po' mi spaventano ma mi rilasso pensando che era solo uno stupido sogno, niente per cui mettere in pericolo la famiglia.
"Tranquillo, era solo uno banale sogno." le mie parole lo rassicurano e lascia, sorridendo, la stanza.
Mi alzo e vado a svegliare Evelyn che sta mattina non sembra essere collaborativa.
"Non voglio andare a scuola!" ti prego Dio aiutami tu
"Evelyn ci devi andare, non discutere, dai su, alzati e vestiti." mi fissa con occhi di fuoco (letteralmente) e mi mostra i denti,
"Ei signorina, non giocare a questo gioco con me." il mio tono è duro, odio quando si comporta così, sarà anche un vampiro da molto più di tempo di me ma resta comunque una bambina.
Circa..
"Stai zitta! Posso fare quello che voglio!" mi mostra nuovamente i denti con un più cattiveria di prima e io le rispondo di rimando con molta più crudeltà di lei e la rimetto al suo posto.
"No cara mia, non finché ci sarò io!" detto questo si alza e comincia a vestirsi e io mi sento realizzata ad essere riuscita a metterla al suo posto.
Evelyn è cresciuta con tre fratelli e purtroppo, senza volerlo, l'hanno resa molto viziata. Ma non posso fargliene una colpa, dopotutto è la loro sorella. Inoltre, è intrappolata in un corpo da bambina per l'eternità, non deve essere facile da accettare, mi dispiace veramente tanto per lei. Dopotutto le voglio bene.
"Ti odio." ecco appunto, anche lei mi vuole bene noto. Rido perché so che non è quello che prova, lo percepisco.
"Si ti voglio bene anche io. Dai muoviti che altrimenti facciamo tardi." lei sbuffa ma fa quello che le dico.

Scaricata Evelyn a scuola, mi reco all'università. Questa mattina non sono riuscita a salutare i ragazzi, sono dovuta scappare di corsa per riuscire a portare Evelyn ma non importa, starò con loro questa sera.
Vado con Silvia a lezione e decido di non dirle niente riguardo al l'incubo, la vedo abbastanza scossa per conto suo, non voglio complicare ulteriormente la situazione.
Ha detto di aver percepito dei rumori sospetti durante la notte che non le hanno fatto chiudere occhio.
"Stai tranquilla, vedrai che non sarà stato nulla, magari era solo qualche animale che si aggirava lì vicino in quel momento." mh che strano, lei i rumori, io il sogno..
"Si, lupi mannari!" ha urlato e alcuni ragazzi si sono girati verso di noi e hanno cominciato a ridere,
"Alza un po' la voce, non sono sicura che in Canada ti abbiano sentito!" ride alla mia battuta e per un attimo lo vista rilassarsi ma dopo qualche secondo la sua espressione torna quella agitata di prima.
"Ascoltami, nessun licantropo è così stupido da aggirarsi nel nostro territorio, stai tranquilla, un lupo non era di sicuro." licantropi e vampiri sono nemici giurati da sempre e nessun vampiro va nel loro territorio e nessun lupo viene nel nostro. È la regola.

Dopo le lezioni torno a casa e i ragazzi del maneggio sono già tornati, almeno riuscirò a passare qualche ora con loro.
"Ciao ragazzi! Vi dispiace se sto con voi questa sera?"
"Certo Vanessa! Abbiamo tante cose da raccontarti!" le parole di Francesca mi scaldano il cuore, significa che mi considerano ancora parte di loro.
Mi siedo in salotto con loro e sento mille racconti su mille cavalli diversi, le gare mi mancano decisamente tanto.
Francesca si è guadagnata il primo posto in una categoria e sembra la ragazza più felice del mondo, è così buffa. Mi ricordo perfettamente la mia vittoria ai campionati mondiali, non ci volevo credere, mi sembrava di sognare. È stato il giorno più bello della mia vita.
"Volevamo chiederti una cosa, ti va di venire con noi domani sera fuori a cena? Così ricordiamo i vecchi tempi." merda! E ora cosa rispondo?

Spazio autrice
Ed eccoci qui! Con il capitolo successivo. Il sogno era qualcosa di strano non trovate? E i rumori percepiti da Silvia? Quale scusa troverà Vanessa per la cena?
Scoprirete tutto seguendo la storia.
Sciao belli❤️❤️

LOVE AND THE DARKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora