Mi stringeva, mi sentivo al sicuro, nessuno mi stringeva così da secoli, la sua pelle era così liscia e morbida, non dimenticherò mai la prima volta che la sentii così vicina alla mia, per non parlare del suo profumo e dei suoi capelli. Mi sentivo come in un abbraccio da parte di una famiglia che non vedi dall'inizio di una lunga vacanza, o di un amico con cui ti eri perso, dopo averlo finalmente ritrovato.
Non ci misi tanto ad addormentarmi e lui nemmeno. Non vidi le fiamme, ma avvertii il profumo del mare, il tiepido vento estivo che mi accarezzava il viso e il lieve ma piacevole fastidio dei granelli di sabbia tra le dita dei piedi. Inutile dire che miliardi di domande erano già comparse nella mia mente, quando un «Ehy.» sbucò dal nulla. Era lui, capelli neri e scompigliati, occhi che mi scrutavano glaciali e affascinanti. Dovevo rimanere in guardia? Eppure non c'era cattiveria nel suo sguardo, probabilmente aveva tante domande quante ne avevo io, ma quella notte, decidemmo di stare in silenzio e goderci il momento.
Non dormivo da tanto, troppo, e la notte scivolò via veloce, seguendo le onde del mare. Luna ci aveva svegliati, era mattina e... Non era successo nulla. Non un pezzo di letto, o di cuscino o di me stesso, era andato bruciato, era andato tutto bene.
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Il profumo dei sentimenti
RomansaStrani i sentimenti, eh? Compaiono dal nulla e profumano di mare, fiori di pesco e pelle.