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«Compriamo una casa.»
Fu una sua idea, la cosa non mi dispiaceva, amavo la mia casa, ma era carica di ricordi, cose della mia vita che avrei solo voluto chiudere in uno scatolone, per poi sotterrarlo in giardino, nell'attesa che la decomposizione e il tempo, le facessero sparire nel nulla.
Ci accordammo su una casa niente male, era costruita vicinissima ad un lago, e non c'era altro che natura, boschi, alberi e tanta tranquillità. Fu come aprire un libro nuovo, veloce e piacevole, dopo averne chiuso uno vecchio e pesante. Quella casa, era la prima cosa che potessimo ufficialmente definire nostra. Una cosa che da lì in poi, avrebbe racchiuso tutto ciò che era "noi".
La nostra parte preferita era la camera da letto, ci passavamo le ore, ed erano le mie ore preferite, quelle in cui rimanevamo abbracciati l'uno all'altro, parlando di noi, o senza dire nulla, gustandoci ogni momento e ogni cosa, a partire dal mio e dal suo odore, che erano diventati il nostro odore, i respiri lenti e regolari, che testimoniavano il nostro stare bene nel viverci e poi... Quelle lunghe dormite, rilassanti, di chi non dorme così bene da tanto, tanto tempo.

Il profumo dei sentimentiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora