9.

48 5 0
                                    

Passeggiammo per un po', in quelle strade vuote, ma piacevoli, mano nella mano, quasi a dimostrare a quel mondo torrido e afoso che eravamo reali, che non era più un sogno o un gioco, che tutto era nato per quello, ma che avremmo combattuto fino in fondo e contro qualsiasi cosa, per averci.
Lo ospitai nella mia vecchia casa, vecchie foto, vecchi mobili, vecchio tutto. L'aria era cosparsa di polvere, come l'intera casa, chissà da quanto non andavo lì.
Si mise a guardare in giro, incuriosito dalla novità, mi fece molte domande, a partire dalle persone nelle foto, riportarono ricordi dolci e piacevoli, come anche amari e faticosi da ingoiare. Non ci volle molto, che la casa ricominciò a prender vita nuovamente, un po' col mio aiuto, un po' con la magia di Daniel, ritornò ad essere vivibile.
Ora quella casa era... Nostra? Eravamo effettivamente un noi? Non lo sapevo, ma ogni volta che lo guardavo sorridevo, e lui anche, nonostante tutto quello che avevamo fatto a noi, a Luna, nel giro di così poco tempo.

Il profumo dei sentimentiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora