Capitolo 15

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Finalmente l'ho finito.

Sono ormai 3 ore che, con l'aiuto di Manuel -che a quanto pare non mi odia così tanto- sto cercando di intagiare qualcosa su questo maledetto pezzo di legno.

Devo dire che è uscito veramente bene: se pensiamo al fatto che io non sia una costruttrice e mai lo sarò.

Sorrido felice di aver finalmente terminato questo maledetto lavoro. Le mie mani non sono conciate molto bene, sono piene di graffietti e sangue ovunque. Non importa, ne è valsa la pena.

Saluto e ringrazio Martin che nel frattempo si è diretto a svolgere altri lavori.

È pomeriggio ormai, non ho neanche pranzato per finire questa maledetta collana. Ne varrà la pena, ne sono sicura.

Cerco con lo sguardo il ragazzo dagli occhi color oceano.
Quando lo individuo appoggiato con la schiena ad un albero e il volto completamente rosso e sudato inizio a corrergli incontro felice.
Non appena nota il mio sguardo si fa improvvisamente sollevato. Per fortuna non è arrabbiato per il fatto che abbia baciato Tommy sulla guancia. È stato un bacio tra amici.

"Gally!" Finisco di percorrere la distanza che ci separa e lo abbraccio di slancio ispirando il suo odore.
"Ehi Rose. Pronta per l'adunanza? Dove eri a pranzo?" Mi tartassa subito di domande.
"Calmo. A pranzo stavo facendo una cosa importante con Manuel. E per quanto riguarda l'adu..." mi blocco notando il suo sguardo infastidito che mi chiede chiaramente spiegazioni.

"Manuel?" Chiede alzando un sopracciglio. La sua solita espressione si fa spazio sul suo volto.

"Si, era per una cosa importante. Ma adesso ascoltami devo..." per la seconda volta mi blocca.
"Non voglio che stia con quel ragazzo. Ne con i suoi amici" è molto infastidito.
"Non ti devi avvicinare a loro se non ci sono io a proteggerti. Chiaro?" Chiede in un modo troppo brusco.
Lo guardo confusa e spaventata. Da quando è così irascibile con me?

"Scusami. Non mi sono saputo controllare. Ti prego perdonami." Si scusa subito. Il suo comportamento in questi giorni mi preoccupa. Che ha che non va?
"Va tutto bene?" Domando prendendolo per mano.
Mi fa un sorrisetto sbilenco che, paragonato alla sua solita faccia corrucciata gli sta quasi male.
Comunque ho capito che ha qualcosa che non va.
Faccio per aprire bocca e chiedergli cosa ha in questi giorni, ma ovviamente la sua voce mi blocca un altra volta:
"Che cosa hai nella mano?" Dice guardando il mio pugno serrato da cui esce una cordicella di corda nera.

Improvvisamente mi ricordo quello per cui sono venuta da lui. Il suo regalo.
"So che non sei tipo da smancerie e.. neanche io lo sono. Ma se mai mi succedesse qualcosa lì dentro -dico indicando le porte- voglio che tu ti ricorda di me."
"Non ti succederà più niente. Lo sai" lo dice più a se stesso che a me. Sa che ormai non mi può più obbligare a non entrare, forse perché ha capito che quello è il mio posto. Il mio posto però è anche con lui. Lui per me è come una specie di punto di riferimento. Una stella polare, ecco.

"Lo so" cerco di rassicurarlo. Se io morissi probabilmente lui in qualche modo tirerebbe avanti. Ma io no. Se lui morisse, non riuscirei più a vivere. Probabilmente morirei con lui. Non avrei nessuna ancora a cui aggrapparmi, perché si, lui è la mia ancora e senza un'ancora affonderei.

"Ma se mi dovesse succedere qualcosa in qualsiasi caso... beh, ricordati di me." Dico lasciandogli nella mano la collana a cui ho lavorato tutto il pomeriggio.
La guarda attentamente: in verità non è niente di entusiasmante: è una semplice collana con un pezzo di legno che sopra ha la scritta: il mio eroe- la tua Rose

In realtà fa schifo, ma se dovesse succedere qualcosa e io non dovessi farcela lui avrebbe un mio ricordo. Di tutto quello che abbiamo condiviso.

"Ti... ti piace? So che non è bellissima e che è un po' fatta male ma.."
"Mi piace tantissimo" mi dice sorridente. Davvero?
"Davvero?" Chiedo entusiasta. A quanto pare il mio lavoro non fa così schifo.
"Si" dice alzandosi da terra per poi prendermi per i fianchi.
"Grazie, amore"

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Cammino velocemente per i corridoi accanto a Gally che mi ha preso per il braccio per camminare più velocemente. Come se aiutasse.

"Dove stiamo andando?" Chiedo. Improvvisamente, quando eravamo la al nostro albero ha guardato sul suo orologio da polso -che non sapevo neanche avesse- ha fatto un'espressione preoccupata e mi ha afferrato per il braccio portandomi all'interno del Casolare dicendo solo "siamo in ritardo".
"Cammina e basta" sembra... infastidito? Come se gli fossi d'intralcio, come se gli dessi... fastidio? Forse è solo una mia impressione. Spero.

Mi sono persa per la milionesima volta nei miei pensieri e non mi sono accorta che siamo arrivati davanti a una porta di legno scuro. Non ho mai visto questa parte del casolare.

All'interno sento varie voci che discutono, tra esse, posso sentire la voce di Newt. Perché? Sta urlando come un pazzo di stare in silenzio e aspettare "il loro arrivo". Che si riferisca a me e a Gally?

Gally apre di colpo la porta, senza neanche bussare. Ma cosa gli prende adesso? Questo ragazzo è bipolare.
Mi trovo davanti una stanza abbastanza ampia: difronte a me c'è Tommy seduto su una sedia, sembra nervoso, probabilmente perché intorno a lui -seduti su altre sedie poste a cerchio intorno a lui- ci sono tutti gli intendenti. Ci sono solo due posti liberi: uno alla destra di Zart e uno accanto a Minho.

Newt ci guarda infastidito -in verità guarda solo Gally così-
"Finalmente ce l'hai fatta pive. Quando ti sei offerto di portare tu Roxy qui non pensavo ci mettessi così tanto" dice scocciato.
Gally lo guarda malissimo.
"Avanti siediti" dice Newt sbuffando e indicandogli il posto vuoto che c'è accanto a Zart e indicandomi a me quello accanto a Minho che mi guarda sorridente.
Sento il braccio stringermi. Non ha ancora tolto la mano dal mio braccio, l'idea che io debba andare vicino a Minho non credo gli piaccia.

Mi avvicino quanto basta per digli all'orecchio: "va tutto bene"
Sembra calmarsi e se ne va a sedersi.

Mi siedo vicino a Minho.

Non so perché, ma ho come l'idea che questa sarà una lunga discussione.

Stay- The Maze RunnerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora