Capitolo 25

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Per favore leggete l'angolo autrice, è importantissimo. Ora smetto di rompere e vi lascio il capitolo:

Cerco in tutti i modi di scacciarmi via questa sensazione di impotenza e di pericolo, mentre Gally -prendendomi per il polso- mi trascina al di sotto di un grosso albero da cui si possono vedere perfettamente la figura di Thomas e la ragazza dagli occhi blu da cui il nuovo velocista sembra essere molto preso.

Avverto subito la rabbia di Gally da come tiene il mio polso nella morsa stretta della sua mano. Lo conosco ormai è so che cercare di aprire un qualsiasi altro discorso quando è così arrabbiato serve solo a peggiorare le cose.

Arrivati sotto questo albero mi fissa negli occhi con una rabbia che poche volte gli ho visto addosso. È colpa mia se quella pazza gli ha tirato addosso di tutto e di più?

"Come facevi a sapere il nome della ragazza?" Chiede in modo brusco, decisamente troppo brusco, tantè che rimango confusa e spaesata a guardarlo.
"Scusa, Rose, è che devo saperlo. Ti ricordi qualcosa del tuo passato?" Sta veramente dubitando di me?
"Stai dubitando di me?" Domando ferita.
"Rose..." incomincia a parlare, ma ormai ho afferrato tutto. Non si fida neanche di me. Come può non fidarsi neanche della persona che gli ha donato anima e cuore? Che ha dimostrato più volte di tenere a lui?
"Lascia stare, ho capito tutto, Gally. A te importa solo di te stesso, non ti interessa niente di quello che provano gli altri, di come posso esserci stata dopo ogni tua parola cattiva contro di me, di tutte quelle volte che ho pianto per te, ti ho dato il mio cuore e tutto quello che fai tu per tutta risposta è pensare che io possa essere una spia mandata per uccidervi tutti!" Sbotto arrabbiata più che mai, sento gli occhi pizzicare, segno che le mie lacrime stanno per uscire ma stringo i pugni fino a far diventare le nocche bianche.
Noto del pentimento nel suo sguardo, ma ne ho abbastanza dei suoi teatrini ormai.

Mi giro di scatto e faccio per andarmene sperando che riesca ancora a trattenere le lacrime per poi liberarmi alle facce morte, ma come sempre la sua mano raggiunge il mio braccio, cercando di fermarmi.

Resto girata di schiena però, non ho nessuna intenzione di farmi vedere piangere. Non gli darò questa soddisfazione.
"Rosalind" la sua voce roca e sofferente rompe il silenzio che è creato tra di noi per qualche secondo, non ci penso due volte, strattono con una forza che credevo non mi appartenesse il mio braccio dalla sua presa e inizio a correre verso le facce morte, ben consapevole metà della radura -compreso Minho- ha visto il nostro spettacolino e le lacrime che sgorgano senza sosta dai miei occhi verdi.

 "Rosalind" la sua voce roca e sofferente rompe il silenzio che è creato tra di noi per qualche secondo, non ci penso due volte, strattono con una forza che credevo non mi appartenesse il mio braccio dalla sua presa e inizio a correre verso le fac...

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Prendo alcune erbe che potrebbero essere utili a Frypan in cucina mentre cammini tra gli alti alberi della radura, ovviamente, sono alle faccemorte, il che implica che nessuno mi vedrà dato che, nessuno viene mai qua, sopratutto all'ora di pranzo.

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